SCOPRI-TO Alla scoperta di Torino

A Torino da fine gennaio ai primi di marzo inizia “Il Carlevè ed Turin” molto folcLoristico dove nei fine settimana si festeggia con sfilate in maschera, bande musicali, majorettes e i favolosi carri allegorici che, con partenza dalla Pellerina dove è presente il tradizionale Luna Park arriva fino a Piazza Castello. Vi è poi anche la sfilata di Corso Regina Margherita con i carri e le maschere più famose come quelle di Gianduja e Giacometta. Gianduja è una maschera tradizionale piemontese nata ad Asti nel 1808 dalle idee e dalle satire di due burattinai Giovanni D’artista Sales e Gioacchino Bellone che non solo crearono il burattino di nome Gianduja ma diedero il nome anche al teatrino dove mettevano in scena le loro performances. Dopo la morte dei due artisti il burattino Gianduja continuò ad esistere grazie ad altri burattinai. Dal periodo risorgimentale Gianduja diventò la maschera simbolo del carnevale torinese. Gianduja rappresenta un uomo buono e buffo con in mano un bicchiere di vino ed è spesso accompagnato dalla sua consorte Giacometta. Quest’ultima fu affiancata a lui già nel Novecento e rappresenta una donna solare, coraggiosa e grande lavoratrice ha infatti un grosso copricapo che le tiene i capelli per essere comoda durante il lavoro. Giacometta per alcuni studiosi rappresenterebbe quindi la forza delle donne e la sua arguzia, per altri, dato il grembiule che ha attorno alla vita, rappresenterebbe una furba cameriera. Il carnevale di Torino è anche al Balon nello storico mercato di antiquariato dove la maschera simbolo è la Rusnenta, qui quattro giudici ogni anno decretano la maschera più bella. Anche a Villa Regina sono numerosi gli eventi di carnevale soprattutto per i più piccoli.
Il carnevale Torinese si sviluppa anche attorno alla città, Nichelino ospita ogni anno quasi ventimila spettatori per la sfilata dei carri di carnevale, con la cerimonia di apertura rappresentata dalla consegna delle chiavi della città a Madama Faina e Monsù Panatè. A Carignano il borgo si illumina di luci con serate danzanti e sfilate di carri.
utilizzano la satira per raccontare grandi temi di attualità. Il carnevale Viareggino nasce nel 1873 e i primi carri erano veri e propri monumenti di cartapesta e gesso costruiti nella Darsena dei cantieri navali, nel 1930 nacque lo storico Burlamacco, simbolo del carnevale di questa città. Ogni anno Viareggio raccoglie circa 600.000 spettatori nel suo bel lungomare per questa festa.

