Il vice Presidente del Consiglio regionale: “Bene ma non benissimo: lo sblocco dei pagamenti è una boccata di ossigeno ma il grido di allarme dell’Agis e del Comitato Emergenza Cultura merita risposte strutturali.”
«Ha fatto bene l’assessore Tronzano nei giorni scorsi a scusarsi per i ritardi nell’erogazione dei contributi al mondo della cultura della nostra Regione, però non bastano i mea culpa, occorre dare certezze agli operatori dello spettacolo dal vivo, che vedono il loro difficile e sempre precario equilibrio economico messo a rischio dai pesanti ritardi. La notizia del pagamento di 9 milioni di euro disposti nei giorni scorsi e la promessa di saldare ulteriori 21 milioni entro la fine dell’anno sono una buona notizia, una boccata di ossigeno per un settore in affanno. Tuttavia, il grido di allarme lanciato dall’AGIS Unione Interregionale Piemonte Valle d’Aosta e del Comitato Emergenza Cultura, che denunciano il fatto che molte imprese, e conseguentemente i loro lavoratori, stanno aspettando il saldo del 2022 e l’anticipo del 2023 dei contributi-deve trovare risposte strutturali da parte della Giunta. È sbagliato invocare l’alibi del generico ritardo nei pagamenti da parte della Regione, perché ci sono ambiti in cui i tempi sono ben più accettabili. E soprattutto i ritardi al mondo della cultura vanificano lo stesso spirito del programma triennale della LR. 11/2018, ovvero mettere i vari soggetti ed enti in condizione di programmare e lavorare al meglio. In tal senso auspichiamo che i prossimi bandi possano essere pubblicati prima dell’appuntamento elettorale di giugno»: lo afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele VALLE (Pd) che ha presentato in Consiglio regionale un Question time relativo ai “forti ritardi nell’erogazione dei contributi alle imprese dello spettacolo dal vivo”, interpellando la Giunta per sapere “con quali tempi la Regione Piemonte intende superare questa criticità”.
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