interpretato dall’orchestra dei Teatro Regio di Torino diretta da Nathalie Stutzmann di fama internazionale
La Stagione dei concerti 2023/2024 del Teatro Regio di Torino vedrà sul podio, sabato 25 novembre prossimo alle ore 20,Nathalie Stutzmann, reduce da un eccezionale debutto estivo a Bayreuth, salutato con una standing ovation.
Carisma, energia e straordinarie doti interpretative hanno permesso alla Stutzmann di affermarsi a livello mondiale. Nelle sue mani un programma, il 25 novembre prossimo, raffinato e passionale, composto di tre creazioni molto diverse per stile e carattere. La prima è ‘Le tombeau de Couperin’ di Maurice Ravel, il secondo l’’Ouverture del Tannhwuser’ di Richard Wagner, il terzo la Sinfonia n. 6 ‘Patetica’, tra le più celebri pagine di Petr Ilic Cajkovskij.
Nell’estate del 1914 Maurice Ravel era al lavoro su una suite francese dedicata al barocco francese identificato nella persona di Francois Couperin, clavicembalista alla corte di Luigi XIV e fu sorpreso dallo scoppio della prima guerra mondiale che segnò la sua vita e la sua produzione musicale. Il compositore si arruolò e al ritorno dal conflitto mondiale decise di dedicare ogni movimento della suite a un caduto, da cui deriva il nome di Tombeau, omaggio funebre. Il nome di Couperin rimase come simbolo di un’epoca. Non soddisfatto Ravel volle strumentale la suite, riducendolo da sei brani originari a quattro. Questa versione fu presentata per la prima volta a Parigi il 28 febbraio 1920, durante la stagione dei concerti Pasdeloup. “Questa metamorfosi dei pezzi pianistici in sinfonici – rivelò un amico – rappresentava per Ravel un gioco, un gioco giocato alla perfezione, cosicché la trascrizione superava di fascino l’originale. Questa abilità ha raggiunto il suo apice nel Tombeau di Couperin, dove viene sortito un effetto virtualmente mozartiano. Una severa necessità governa ogni movimento; con estrema semplicità e economia, Ravel ottiene brillantezza e varietà di colori nel corso di tutto il lavoro, con una precisione che eguaglia e sorpassa i successi del suo virtuosismo orchestrale.
L’atmosfera della vicenda è riflessa, con un’anticipazione dei temi, dall’Ouverture del Tannhauser di Richard Wagner, che contrappone i due temi simbolo su cui si fonda l’opera intera: il corale dei pellegrini romei, reduci dal viaggio a San Pietro, e il tema di Venere che, nella sua misteriosa grotta, inebria di piacere i suoi amanti. Non potrebbe esserci contrapposizione più forte con, da un lato, la sonorità degli ottoni, con accordi compatti e netti del canto sacro, che nell’opera è destinato a affiorare a più riprese in momenti cruciali, e dall’altro il disegno aereo, sfuggente e sfumato degli archi quasi nebulizzati, che evocano le seduzioni dei sensi. Sarà una magica gioia lasciarsi trasportare dalla bacchetta di Nathalie Stutzmann attraverso quest’atmosfera eroica e leggendaria.
Il concerto si concluderà con una delle più note Sinfonie di Cajkovskij, la “Patetica”, che scrisse come una sorta di personalissimo Requiem, intuendo che la sua fine era vicina. Era il febbraio 1893 e l’abbozzo per la sesta Sinfonia prese a crescere senza tregua. Le pagine si accumulavano ad un ritmo impressionante, poi restarono sospese per quattro settimane a causa di un viaggio intermedio e al ritorno la composizione riprese corpo, più alacremente di prima. La prima esecuzione fu diretta a San Pietroburgo dall’autore stesso nel 1893 e proprio Cajkovskji si sarebbe spento una settimana più tardi. L’appellativo di “Patetica” con cui licenziò alle stampe la Sinfonia ne riflette il carattere tutto interiore.
La direttrice d’orchestra Nathalie Stutzmann tornerà al teatro Regio dal 17 al 26 maggio prossimi per dirigere Orchestra e Coro del Teatro Regio e un cast di proporzioni internazionali nell”Olandese volante” di Richard Wagner, nell’allestimento firmato da Willy Decker, il cui fascino onirico suscitò applausi all’apertura di stagione del Teatro Regio nel 2012/2013.
MARA MARTELLOTTA
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