Riceviamo e pubblichiamo / Torino – Oggi, Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani, Andrea Turi, Coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, e Chiara Squarcione della Direzione Nazionale di Radicali Italiani, hanno tenuto una conferenza stampa di fronte al Palazzo di Giustizia di Torino, distribuendo ai cittadini Cannabis light, lo stesso prodotto sequestrato il 1° giugno in 49 siti, dove sono stati requisiti 1800 kg di materiale, danneggiando parte dell’intera filiera.
I tre esponenti radicali hanno dichiarato: “La procura di Torino segue ‘gli ordini del governo.’ Quella del 1° giugno è stata un’azione senza alcun vero fondamento, se non quello di abbattere la filiera di Cannabis light. I prodotti che distribuiamo e che sono venduti nei tanti negozi sono del tutto legali. Eppure, nonostante ciò, il 1° giugno scorso la procura ha fatto ispezionare 49 siti tra magazzini, case private e aziende agricole, sequestrando computer, telefoni e 1800 kg di Cannabis Light. Si tratta di prodotti la cui composizione rispetta i limiti previsti dalla normativa, come dimostrano le analisi che abbiamo portato con noi. L’unico scopo è evidentemente distruggere una filiera che dà lavoro a 15.000 addetti in 3.000 aziende fondate da giovani under 35, e che ha un fatturato di 150 milioni all’anno. Altro che colpire la Cannabis light, servono soprattutto politiche differenti sulle droghe che aprano finalmente alla legalizzazione contro l’attuale legge criminogena. Invece, questo Governo, come dimostra il provvedimento proibizionista contro il cannabidiolo (CBD), va esattamente nel senso opposto. I migliori amici di mafie e criminalità sono i proibizionisti che, vietando e punendo, favoriscono la malavita che con il mercato nero incassa decine di miliardi di euro”