Il Dott. Luca Spaziante, Chirurgia Plastica: un connubio di passione, dedizione e arte

Ritratti torinesi

 

Il Dottor Luca Spaziante è un chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Nel suo “modus operandi” arte e medicina si uniscono in un perfetto connubio, volto al miglioramento dell’essere fisico e mentale, ma anche percorso da una profonda etica. Riceve su appuntamento presso gli studi di Torino, Milano, Alba, Asti e Albenga.

Il Dott. Spaziante si fa interprete di una filosofia contemporanea basata su cinque elementi, il primo dei quali è dato dall’arte, sua ispirazione portante e costante in cui armonia, naturalezza e equilibrio diventano i protagonisti assoluti del suo operato.

Il secondo elemento è dettato dalla sezione aurea, che lui traduce con il massimo rispetto delle proporzioni in ognuno dei suoi approcci, attraverso una antecedente scomposizione, nella sua mente, del volto e del corpo che si trova innanzi.

Terzo elemento cui si ispira è quello dell’eleganza intesa come grazia. Quarto elemento è la bellezza; quinto ed ultimo elemento della sua filosofia è il cerchio, simbolo della perfezione suprema.

Il viso denota in sé le caratteristiche di ogni essere umano, uniche ed irripetibili, analogamente al corpo che ne delinea la grazia, l’armonia e l’eleganza. Il Dott. Spaziante, non estremizzando mai i suoi interventi né assecondando mode estreme, si accompagna, invece, con il garbo di un artista, nell’interpretare nel giusto modo le proporzioni, mantenendone totalmente l’autenticità.

“Il concetto di bellezza non ha mai avuto – spiega il Dott. Spaziante – un valore assoluto, è sempre stato rappresentato da un ideale ricorrente nella storia e capace di percorrerne i secoli, adattandosi anche al ruolo assunto dalla figura femminile in un determinato periodo storico.” Prima del Rinascimento il concetto di bellezza era orientato all’opulenza. Statuette femminili antiche, quali la Venere di Willendorf, risalente al 24 mila a.C., mostravano seni abbondanti, in modo tale da dare rilievo alla funzione procreativa femminile; anche nella Roma antica la figura femminile risultava opulenta. Con il Rinascimento iniziava a farsi avanti un concetto di bellezza in grado di configurarsi secondo i canoni delle proporzioni; questo periodo rappresenta, infatti, l’epoca dei grandi architetti, pittori e scultori, capaci di rendere il corpo una parte al centro del tutto.

A questo concetto di bellezza e armonia si ispira costantemente il Dott. Spaziante, nella sua attività di chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico. Un ideale di bellezza che viene da lui stesso perseguito in modo assolutamente non invasivo e personalizzato, prendendo pienamente in considerazione le proporzioni e le caratteristiche del viso e del corpo dei singoli pazienti. L’ideale di bellezza rinascimentale italiana, diverso da quello del Nord Europa, risulta ben evidente, per esempio, nei dipinti di Raffaello, che incarnano l’idealizzazione della bellezza femminile di questo periodo.

L’armonia delle parti, l’amore per le proporzioni e per l’euritmia sono tipiche sia dell’arte che della pittura romantiche e neoclassiche e costituiscono la base della chirurgia plastica ed estetica del Dott. Spaziante, che si richiama fedelmente ai canoni dell’arte.

Il chirurgo plastico Luca Spaziante considera arte e medicina un connubio inscindibile, in cui il miglioramento dell’essere fisico e mentale passa attraverso l’eleganza e l’armonia delle proporzioni. Il canone estetico attuale affonda le sue radici nelle origini del mondo greco antico e proprio l’arte statuaria greca ha dettato i criteri della bellezza secondo canoni divenuti classici. L’armonia dei tratti rappresenta, per il Dott. Spaziante, la nozione fondamentale nell’estetica del viso e del corpo e non può essere disgiunta dalla sua funzionalità.

Tra i diversi scultori che negli ultimi anni mi hanno appassionato – aggiunge il Dott. Spaziante – sicuramente figura un’artista che è stata capace di creare opere scultoree, secondo me, cariche di simbologia: Rabarama.

Nome d’arte della famosa scultrice Paola Epifani, Rabarama esprime nei volti delle sue sculture un equilibrio che è segno di pace e interiorità. Lo stesso pseudonimo che l’artista ha scelto si compone di due parti, “Raba”, che in sanscrito significa segno, e “rama”, che si collega alla divinità. I segni presenti nelle sue sculture sono stati sicuramente di grande ispirazione per il mio lavoro professionale, così come la tecnica utilizzata dalla scultrice di scomporre il volto delle sue creazioni, dei suoi umanoidi, in diverse parti. I simboli che Rabarama tatua su queste sue creature scultoree sono per l’artista strumento atto a comunicare il suo personale messaggio al mondo”.

Per me – prosegue il Dott. Spaziante – i simboli da lei usati risultano una metafora del mio intervento sul volto e/o sul corpo della paziente, che scompongo sempre nella mia mente prima di intervenire, approcciando ogni area anatomica in modo differente e personalizzato, sempre nel rispetto dell’armonia e dell’equilibrio, che ritengo costituiscano l’essenza della bellezza autentica, sinonimo di grazia, eleganza e naturale femminilità”.

Da sempre amante della scultura, per le proporzioni si rifà anche alla bellezza e all’eleganza presenti nelle sculture di Rodin, per il quale corpo e superficie rappresentano lo specchio dell’interiorità. Movimento, luce, prospettiva, monumentalità e il tutto tondo sono elementi che Rodin propone rinnovati rispetto al passato e l’antichità diventa per lui un elemento importante a cui far riferimento. Lo stesso Dott. Spaziante si ispira alle creazioni artistiche di Rodin nel pieno rispetto dell’armonia e delle proporzioni, anche perché da sempre è vissuto circondato dall’arte. Ricorda sua madre dipingere e suo padre progettare e ciò gli ha consentito, sin da bambino, di sviluppare una sensibilità rara e non comune nei confronti del “bello” nell’arte, in particolar modo nella scultura e nella pittura. Ed è proprio questa spiccata sensibilità che oggi gli permette, attraverso la tecnica chirurgica, di perseguire quell’ottimale estetico in modo del tutto naturale. “Correggere senza stravolgere” è il fulcro alla base di tutta la sua pratica chirurgica. Risultati naturali e mai artefatti, questo è ciò che egli stesso ricerca sempre e costantemente nei volti e nei corpi che si approccia a modellare con la grazia di un vero artista.

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Grattacielo Regione, Canalis (Pd): “Adeguare la struttura ai disabili”

Articolo Successivo

I cattolici dopo Berlusconi

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta