Torino Pride 2023, il corteo arcobaleno quest’anno partirà dalle periferie

Torna il corteo del Torino Pride, con un percorso insolito che rinuncia al centro città, un programma inclusivo e uno slogan che rimanda alla resistenza partigiana. Stamattina alla conferenza stampa di presentazione del programma era presente anche la Città di Torino, che anche quest’anno ha dato il patrocinio all’iniziativa.

“Il Pride è la principale manifestazione in città contro le discriminazioni e per i diritti delle persone che attualmente non li possiedono, come il diritto al pieno riconoscimento della vita familiare o all’affermazione della propria identità di genere”, – ha dichiarato l’assessore ai Diritti e Pari opportunità della Città di Torino Jacopo Rosatelli – “un grande momento di partecipazione popolare, di incontro intergenerazionale e di espressione della pluralità della nostra società. Per tutti questi motivi la Città di Torino concede ogni anno il suo patrocinio all’iniziativa”.

Il corteo del Pride partirà il 17 giugno alle 16.30 da corso Vercelli 15, di fronte alla sede della circoscrizione 7 e percorrerà corso Brescia, via Bologna, corso XI febbraio, corso San Maurizio fino a raggiungere il Po e proseguire lungo il fiume per terminare al parco del Valentino. Un percorso che rinuncia al consueto passaggio in Piazza Castello, costruito in collaborazione con il Disability Pride e il collettivo Mai Ultimi di UniTO, con un’attenzione particolare all’accessibilità.

Il titolo di quest’anno, Tacchi rotti eppur bisogna andar, richiama la canzone partigiana Fischia il vento, suggerendo un parallelo tra la resistenza e la lunga lotta per i diritti della comunità lgbtqi+ e di tutte le altre minoranze, a cui il Pride di quest’anno vuole dare voce. Il programma politico del 2023 infatti, oltre alle istanze più vicine alla comunità lgbtqi+ – tra cui le leggi su omotransfobia, riconoscimento delle coppie omogenitoriali, matrimonio egualitario, adozioni, gestazione per altri e carriera alias -, si fa portavoce anche di quelle per lo ius soli, la tutela dell’interruzione di gravidanza, l’eutanasia, l’accoglienza di migranti e rifugiati, la tutela del clima e il contasto alla violenza di genere.

Alla manifestazione parteciperanno anche l’Università, il Politecnico e l’Accademia di belle arti. Tra gli sponsor anche Smat e GTT, che forniranno punti acqua lungo il percorso e spazi pubblicitari sui mezzi pubblici. Il programma completo, disponibile sul sito www.torinopride.it, prevede anche una festa di chiusura al Centralino Club e sei incontri di avvicinamento al corteo tra sabato 10 e venerdì 16 giugno.

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