La scomparsa di Rolando Picchioni lascia un enorme vuoto e una profonda tristezza all’interno di tutto il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino, che esprime le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici e si unisce al cordoglio di tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato. Con commozione e riconoscenza ci stringiamo alla sua memoria, che ci sarà di stimolo per continuare il nostro lavoro. Rolando Picchioni ha condotto, come presidente, il Salone per diciotto anni, portandolo a raggiungere risultati sorprendenti. Per tutti i collaboratori è stato un privilegio condividere con lui momenti di lavoro e di entusiasmo che hanno contribuito a creare la manifestazione editoriale più importante d’Italia. Ci preme ricordare che sotto la presidenza di Rolando Picchioni, affiancato dalla direzione di Ernesto Ferrero, il Salone del Libro ha sempre avuto come obiettivo la promozione della lettura e il sostegno di tutta la filiera libro, anche attraverso l’ideazione di progetti e l’accoglienza di iniziative di respiro internazionale. Ha saputo offrire al pubblico l’occasione di incontrare e dialogare con grandi nomi della letteratura, non solo italiana ma anche internazionale, ha introdotto la consuetudine di accogliere un Paese e una Regione ospiti del Salone ogni anno a maggio e sotto di lui sono nati progetti internazionali, come International Book Forum e Book Film Bridge, e iniziative per le scuole, le periferie e il territorio, come Adotta uno scrittore, Salone Off e Portici di Carta. Grazie anche alla sua perseveranza e lungimiranza e alla sua capacità di collaborare proficuamente con le istituzioni, ha contribuito a rendere Torino Capitale Mondiale del Libro nel 2006 e a individuare in Piemonte, ad Alessandria, la sede del World Political Forum, l’organismo nato da un’idea del Premio Nobel Mikhail Gorbachev nel 2003. Il Salone del Libro di Torino |