IL TERZO POLO DOVRÀ DECIDERE COSA ESSERE “DA GRANDE”
“L’operazione ‘Occupy PD‘ messa in atto da Elly Schlein, a base di slogan, vecchie proposte della sinistra massimalista ed attraverso l’ideologizzazione dei temi, segna un ulteriore incremento del populismo che ormai imperversa nel sistema politico nazionale, preannunciando scossoni nei campi politici affini”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’elezione del nuovo Segretario PD e le relative ripercussioni politiche.
“Se da un lato, ora, PD e 5 Stelle sembrano talmente simili da poter diventare un corpo unico, sia in termini di proposte che di elettorato, dall’altro si libera quel campo riformista da sempre oggetto del desiderio dei leader del cosiddetto terzo polo“, continua Desirò.
“L’operazione ‘Renew Italy‘, che, nei mesi scorsi, sopratutto con Calenda ha mostrato un certo strabismo verso sinistra, ora si troverà davanti ad un bivio che potrà segnarne il futuro: occupare il campo riformista, spostandosi ancora più a sinistra di quanto non sia stato fin qui ed abbandonare il tentativo di unire a sé anche il mondo liberale, oppure diventare davvero ‘terzo’, abbandonando il pregiudizio verso il centrodestra ed abbracciando l’idea di poter scegliere, volta per volta le proposte più affini, come fatto per Bucci a Genova”, aggiunge Desirò.
“Per il Terzo Polo, che sembra accelerare sul progetto del partito unico, è tempo dunque di fare chiarezza, di decidere cosa essere, lasciando da parte la confusione politica e strategica che ne ha contraddistinto fin qui il cammino e che è coinciso con le debacle lombarda in solitaria e laziale nel centrosinistra. Osservando il populismo economico e sociale della coppia Conte-Schlein, non può più sussistere una preferenza rispetto ad eventuali accordi con un centrodestra che, Salvini a parte, dimostra di essere oggi più concreto, credibile ed europeista rispetto il campo avverso”, conclude Desirò.
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