Dal 10 febbraio, saranno attivati gli ultimi due impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche previsti all’interno del progetto messo in atto dalla Città per ridurre il numero di incidenti stradali negli incroci più pericolosi.
Anche per questi ultimi due impianti, ubicati negli incroci corso Inghilterra/Vittorio Emanuele II/via Castelfidardo e Piazzale San Gabriele da via Gorizia/corso Unione Sovietica, l’obiettivo è sempre quello di aumentare la sicurezza per gli automobilisti.
Si tratta di sistemi automatici di controllo e rilevamento delle infrazioni semaforiche ai sensi dell’articolo 201 punto 1 bis e 1 ter del Codice della Strada che vanno ad aggiungersi agli altri 11 già attivati. I primi 3 impianti sono stati attivati il 02/12/2019 (Regina Margherita/Potenza/Lecce; Vercelli/Vigevano/Novara; Peschiera/Trapani), i successivi 4 sono entrati in funzione il 09/03/2020 (Giambone/Corsica; Agnelli/Tazzoli; Lecce/Appio Claudio; Pianezza/Nole/Potenza) e il 14/07/2021 è stata la volta dell’impianto di Corso Siracusa angolo Via Tirreno, mentre il 10 giugno 2022 sono stati attivati altri 3 impianti (Vittorio Emanuele II/Vinzaglio, Bramante/Unione Sovietica e Pitagora/Orbassano.
Gli effetti degli impianti sulla sicurezza stradale sono evidenti nei numeri dei sinistri rilevati nell’arco di un anno.
Nonostante l’incremento dei veicoli in circolazione, il numero complessivo degli incidenti del 2022 (4.396 in totale) è in linea con i dati relativi al 2021 (4.304 in totale), un anno che in termini di traffico veicolare si porta ancora dietro una riduzione dei volumi dovuta agli strascichi delle restrizioni a singhiozzo attuate per la pandemia. Si tratta di un dato ancor più significativo se paragonato con i 4.671 incidenti rilevati nel 2019, l’anno di riferimento prepandemico.
Non trascurabile, in termini di sicurezza stradale, è il confronto tra i numeri dei sinistri con feriti riscontrati dall’anno in cui sono stati installati i primi impianti con controllo del rosso: 2.883 sinistri con feriti nel 2022 contro i 3.835 del 2021 e i ben 4.253 del 2019.
Interessante è evidenziare come, nonostante il numero degli impianti di rilevazione semaforica sia aumentato progressivamente negli anni, il numero delle violazioni sia proporzionalmente in continua diminuzione, passando dalle 122.724 del 2020 (anno in cui c’è stata anche la limitazione alla circolazione causa lockdown con soli 3 impianti di rilevazione attivi) alle successive 89.019 del 2021 (anno con volumi di traffico non ancora a regime e con 3 impianti attivi da inizio anno più 4 impianti attivati dal mese di luglio), fino alle 99.849 violazioni del 2022 (anno con volumi di traffico a regime e 8 impianti in funzione da inizio anno più altri 3 attivati dal mese di giugno).
Ciò significa che gli automobilisti, nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, pongono una maggiore attenzione rispetto al passato con importanti ricadute positive sulla sicurezza stradale che trovano riscontro nei numeri dei sinistri stradali con feriti rilevati.
Così come quelli precedentemente installati, anche questi impianti scattano una sequenza di 20 fotogrammi per ogni transito che vengono sempre analizzati dall’operatore di Polizia Municipale, il quale verbalizza solo dopo aver analizzato le immagini per verificare che non ci siano, ad esempio, cause di giustificazione, come il passaggio da parte di mezzi di polizia o di soccorso con sistemi di allarme inseriti o il passaggio/ingombro dell’incrocio da parte di veicoli privati che compiono la manovra vietata per far passare i mezzi di soccorso o di polizia, essendo quindi giustificati.
Anche gli impianti di prossima attivazione rilevano tre tipi di comportamento vietati dal Codice della Strada:
1) arresto del veicolo oltre la linea bianca, sanzionato solo quando si è superata la linea con l’intero veicolo o si è andati a invadere l’attraversamento pedonale, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 2 punti patente;
2) posizionamento del veicolo sulla corsia di svolta proseguendo poi la marcia diritto con la lanterna della svolta sul rosso, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica con decurtazione di 2 punti;
3) attraversamento dell’incrocio con luce rossa, che comporta una sanzione di euro 167 (ridotta del 30% e quindi a euro 116 ) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 6 punti patente.
E’ importante ricordare che alcuni impianti di rilevazione semaforica si trovano in prossimità di controviali in cui sono state recentemente realizzate piste ciclabili con le relative “case avanzate”. Pertanto, occorre rispettare anche la segnaletica orizzontale che ne regolamenta l’uso.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE