Artissima, la fiera che stimola gli spettatori alla comprensione dell’arte contemporanea

IL COMMENTO

Si è conclusa domenica 6 novembre scorso la 29esima edizione di Artissima, la famosa fiera d’arte contemporanea del capoluogo piemontese. Una tra le principali fiere di arte in Italia e l’unica rassegna italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea che può vantare la presenza di gallerie d’arte provenienti da tutto il mondo.

Una delle principali novità di quest’anno è stata la direzione per il primo anno da parte di Luigi Fassi, nominato direttore della fiera lo scorso febbraio con un incarico triennale. In aggiunta all’esposizione fieristica (Main Section, Monologue/Dialogue, New Entries, Art Spaces & Editions), Artissima si è strutturata in tre sezioni curate dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti (Present Future), alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea (Back to the Future) e al disegno (Disegni). Da quest’anno le tre sezioni curate sono tornate ad essere presentate nel padiglione fieristico con stand monografici e su piattaforma digitale con un approfondimento specifico. Sin dalla sua fondazione, nel 1994, Artissima si è sempre caratterizzata per unire la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca.

Andando ad Artissima, infatti, si va alla scoperta di ricercatori, gente che sperimenta.
In un’epoca in cui esiste la macchina fotografica, la rappresentazione della realtà è già assolta dalla fotografia stessa. Per questo motivo l’arte contemporanea è un’arte concettuale e non figurativa.
L’arte contemporanea è fondamentalmente concettuale e per comprenderla non si può prescindere dalla conoscenza dell’artista, da che cosa abbia voluto rappresentare, dal messaggio che ha voluto inviare, dalle sue emozioni ed il suo stato d’animo in quel momento.Il verso di Dante “Amor, ch’a nullo amato, amor perdona” è il verso più conosciuto ma di cui nessuno sa il suo esatto significato: per apprezzarne la bellezza bisogna innanzitutto conoscerne il significato.
Così come una tela di Pollock, un quadro di Kandinsky. Come sempre l’arte è relativa, non assoluta.

Come diceva Picasso l’artista con la A maiuscola è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un anticipatore. L’arte contemporanea però non può non piacere, al massimo non la si comprende, non la si capisce perchè è sperimentazione, ricerca pura. Perchè non può non piacere qualcosa che non si è capito.L’arte è relativa perchè tutti i movimenti artistici sono ricerca, per questo le varie correnti finiscono sempre con il suffisso -ismo. Ll’impressionista è colui che rappresenta lo stesso soggetto in momenti diversi e in lui ogni momento suscita emozioni, sensazioni e stati d’animo diversi.
Dopo tutto l’arte può essere definita come la capacità di un artista nel rappresentare un’epoca attraverso i mezzi espressivi dell’epoca e quelli della nostra epoca adesso sono: neon, installazioni, materiali metallici, cemento, vetro, video, il 3D. Arrivederci alla prossima edizione!

Emanuele Farina Sansone

Foto L. Barozzino

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