Perché alla detenzione non si preferiscono le misure alternative?
“Continuiamo ad assistere a suicidi (72 negli ultimi 10 mesi) di giovanissimi detenuti per reati di piccola entità. Per questi ragazzi, spesso incensurati, fragili, c’è bisogno di cura, di percorsi dedicati; la carcerazione dovrebbe essere una extrema ratio, perché una vita appena cominciata non può finire tra quelle mura per un passo falso” – dichiara il Deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che insieme al collega Devis Dori ha depositato un’interrogazione sul caso del giovane gambiano, arrestato con l’accusa di furto e in attesa di convalida della carcerazione presso la Casa circondariale di Torino Lorusso Cutugno, che la mattina del 28 ottobre si è tolto la vita impiccandosi nella cella.
“Ci sono tanti perché: perché a Torino negli ultimi anni sono aumentati sensibilmente gli arresti? Perché non si preferiscono le misure alternative alla detenzione, meno costose e più sicure rispetto al rischio della recidiva? Perché in Italia si ricorre a un uso della custodia cautelare che produce circa un terzo della popolazione detenuta? E perché un datore di lavoro che ha causato la morte di un dipendente con una scelta consapevole a scapito della sua sicurezza è condannato a 2 anni con la condizionale e mai trattenuto in carcere, mentre un ragazzo africano accusato del furto di una cuffietta bluetooth viene detenuto in attesa di giudizio?” – prosegue Grimaldi. – “Il Governo dovrebbe ritenere prioritario e urgente approvare il d.lgs. 150/2022 e promuovere pene sostitutive al regime carcerario; riformare e aggiornare il Regolamento penitenziario nel senso di una maggiore tutela dei diritti dei detenuti e delle detenute; investire in percorsi dedicati per le persone di giovane età che si trovano private della libertà”.
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