La tappa piemontese del road show “InvEst in East Europe” ha illustrato le possibilità per le imprese interessate a operare nell’area. Dopo un 2021 in crescita e un attivo commerciale le aziende piemontesi, nonostante la guerra in Ucraina, confermano la loro forte presenza
Ospitato da Confindustria Piemonte, ha fatto tappa a Torino il road show “InvEst in East Europe” che Confindustria Est Europa ha organizzato per presentare le opportunità di crescita nell’area dell’Europa centro-orientale che comprende undici Paesi. L’iniziativa vuol far conoscere l’attività delle Confindustrie estere al fianco delle imprese, per sviluppare un percorso di crescita, nonché le opportunità di business in Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina.
“L’Est Europa resta un’area di vicinato strategico verso cui le imprese italiane possono rivolgere lo sguardo per accrescere e rafforzare le proprie attività, anche grazie al supporto delle nostre rappresentanze. Nel difficile contesto internazionale, i Paesi rappresentati dalla nostra Federazione risultano strategici per accorciare la filiera produttiva, cogliendo le opportunità derivanti da caratteristiche fiscali, sociali e di crescita economica che agevolano i processi di internazionalizzazione d’impresa in questi mercati, nonché l’opportunità di recuperare le marginalità oggi difficili da ottenere in Italia” ha spiegato Maria Luisa Meroni, presidente di Confindustria Est Europa.
“Fare sistema è il modo migliore per far crescere le imprese. Le opportunità che offre l’Est Europa sono molto ben conosciute dalle imprese piemontesi, che hanno generato un export di 3,9 miliardi e un attivo della bilancia commerciale di circa 230 milioni di euro nel 2021. Quello attuale è un momento complicato per la guerra che sta impattando sull’Ucraina dopo l’invasione russa, quindi, si creano delle perplessità e delle difficoltà nel medio-lungo periodo. Ma questo non vuol dire che la nostra intensità nell’operare, nell’investire e nel generare crescita venga meno” ha spiegato introducendo i lavori Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.
“Attraverso le divisioni Central Europe ed Eastern Europe, operiamo nell’Europa dell’Est verso oltre 4 milioni di clienti, siamo la banca leader con una quota di mercato che supera abbondantemente il 15% in molti paesi. In particolare, siamo i numeri uno in Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria e Croazia e tra i primi tre per le aziende in Serbia e Romania. Esiste un legame molto forte tra l’Europa centro orientale e l’Italia, sul quale continueremo a capitalizzare a favore dell’internazionalizzazione dei nostri clienti, anche alla luce delle opportunità che si presentano grazie al Fondo Next Generation EU” ha spiegato Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest UniCredit, official partner dell’evento.
InvEst in East Europe ha inoltre la peculiarità di consentire a qualunque impresa partecipante di interloquire in sessioni one-to-one con i rappresentanti di Confindustria di sette Paesi dell’Est Europa: Giulio Bertola, presidente Confindustria Romania; Patrizio Dei Tois, presidente Confindustria Serbia; Alessandro Saglio, direttore generale Confindustria Polonia; Gerta Bilali, direttore generale Confindustria Albania; Marco Toson, presidente Confindustria Ucraina; Nunziante Coraggio, vicepresidente con delega all’internalizzazione Confindustria Bulgaria; Marco Marconi, presidente Confindustria Macedonia del Nord.
“Le nostre rappresentanze internazionali sono riconosciute e sono parte integrante del sistema Italia all’estero, una rete al fianco degli imprenditori che garantisce un accesso e un sostegno privilegiato ai singoli mercati inseriti in un’area integrata, interconnessa e sempre più vicina alla Unione Europea. Un’area in cui il nostro export ha registrato valori in crescita del 10% rispetto al 2019 con 38 miliardi di euro totali – ha spiegato in conclusione dei lavori la presidente Meroni -. Dall’agroindustria, all’energia, dalle infrastrutture al manifatturiero sono diversi i settori in cui si presentano opportunità di investimento, senza dimenticare il digitale e le rinnovabili attraverso programmi mirati dei Pnrr nazionali. All’interno di questa cornice oggi ci siamo presentati agli imprenditori piemontesi per accrescere la loro conoscenza di questi mercati, pronti ad offrire il nostro sostegno per accompagnare nuova crescita e prospettive di sviluppo strategico nell’Europa centro-orientale”.
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