“Se si vuole veramente aiutare la montagna e i territori dell’alta montagna, non si parli a vanvera di ‘fusione dei Comuni’ ma, al contrario, si affronti seriamente il tema della ‘fusione dei servizi’ tra i singoli Comuni. Gli enti sovra comunali, a cominciare dalla Regione, devono attivare politiche che garantiscono e promuovono i servizi essenziali a favore della persona e della comunità. E i servizi si possono garantire, mantenere e consolidare solo attraverso un ruolo sempre più attivo delle Unioni Montane.
Al contempo, però, vanno archiviate le iniziative propagandistiche e del tutto prive di senso di fondere i comuni. Anche perchè, com’è noto a tutti, nessuno si assume la responsabilità diretta di cancellare storiche identità territoriali a favore di altre identità. L’accorpamento dei Comuni non può nascere per decreto o dall’alto ma solo e soltanto attraverso un processo politico fortemente condiviso dalle popolazioni locali. Senza questo coinvolgimento ogni proposta è del tutto inutile, se non addirittura ridicola e grottesca. Se si vuole aiutare realmente i Comuni montani e la montagna si lavori per consolidare i servizi per la comunità. Per cancellare i Comuni c’è sempre tempo. Senza ulteriore demagogia e propaganda”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci. 2 7 2022
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