Vite in gioco, uno sportello intercomunale

Un progetto dei Comuni di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, in collaborazione con l’AslTO5

 

«Vite in Gioco» è un progetto realizzato dal Comune di Chieri (capofila), in collaborazione con i Comuni di Moncalieri, Carmagnola e Nichelino ed il SerD dell’AslTO5, e consiste in una Linea Telefonica ed uno Sportello Itinerante, Informativo e Creativo, con sedi nei quattro Comuni interessati, per offrire consulenza economico-finanziaria ed un servizio di accompagnamento, anche legale, oltre che di informazione e sensibilizzazione, promuovendo anche azioni di cittadinanza attiva, ovvero percorsi informativi e formativi insieme alle realtà sociali attive nei territori.

I principali destinatari della Linea Telefonica e dello Sportello sono, oltre alle persone malate di ludopatia, soprattutto le loro famiglie, ovvero le vittime indirette del gioco d’azzardo patologico.

Tutto è nato un anno fa, quando il Comune di Chieri, come capofila del progetto si è aggiudicato il concorso di idee promosso dall’AslTO3 (Dipartimento Patologie della dipendenza).

«Il gioco d’azzardo patologico costituisce un problema molto grave dal punto di vista sanitario e sociale, infatti provoca un crollo delle relazioni sociali, familiari e lavorativespiega l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Chieri Raffaela VIRELLI-le persone seguite dal SerD sono circa un centinaio, ma sono solo la punta dell’iceberg, esiste un significativo sommerso, persone e famiglie che sono reticenti a rivolgersi al Servizi, e questo progetto intende intercettare le potenziali richieste di aiuto, far emergere il sommerso, quindi intervenire per aiutare le famiglie a contrastare le difficoltà economiche che il problema comporta, affrontando e circoscrivendo la situazione di crisi, favorendo contatti con la rete formale ed informale che è presente sul territorio. Spesso nelle vittime manca la consapevolezza del problema ed il coraggio di chiedere aiuto, il nostro auspicio è che telefono e sportelli possano incoraggiare le persone ad avvicinarsi in tempo, spiegando come risparmiare, evitare di indebitarsi e provare rialzarsi. Telefono, Sportello, SerD e servizi sociali opereranno in stretta sinergia. È molto importante che in un progetto di questo tipo si sia sviluppata una collaborazione tra quattro Comuni, l’Asl, il C.S.S.A.C.-Consorzio dei Servizi Socio-Assistenziali del Chierese ed una realtà come il Gruppo Abele. È nostra intenzione promuovere momenti aperti alla cittadinanza e affiancare all’attività dello Sportello e della Linea Telefonica una serie di volontari formati sul tema, che potranno divenire moltiplicatori di messaggi e di informazioni corrette sui rischi legati al gioco d’azzardo, nonché ricevitori e identificatori di situazioni critiche».

«Il gioco d’azzardo patologico ti assorbe e ti mangia la vita ed è importante disporre di strumenti per aiutare le persone a rimettere insieme vite distrutte-aggiunge il Direttore Generale dell’AslTO5 Angelo PESCARMONA-dobbiamo considerare il GAP come una malattia da ‘curare’ con la presa in carico sia dal punto di vista sanitario sia sociale, riuscendo ad intercettare le persone prima che sia troppo tardi, facendo comprendere loro che ricorrere all’azzardo non è una via d’uscita dai problemi economici».

La Linea Telefonica si rivolge principalmente alle famiglie indirettamente colpite dai debiti di gioco dei loro familiari e agli stessi giocatori problematici, e sarà uno strumento per tutti quei cittadini che vogliono informarsi sul tema dei rischi relativi al gioco d’azzardo e sui servizi di cura attivati dai SerD dell’ASLTO5. Attraverso la chiamata telefonica sarà possibile valutare la domanda e concordare con la persona interessata un incontro personalizzato con l’educatore finanziario, presso lo sportello locale oppure tramite videochiamata.

La Linea Telefonica – 331/403.96.78è attiva 6 ore la settimana (dal lunedì al sabato, dalle 13 alle 14) per parlare direttamente con l’operatore; in altri orari sarà possibile lasciare un messaggio vocale o un messaggio scritto su WhatsApp o sms per essere ricontattati.

Lo Sportello Itinerante offre supporto e consulenza economico-finanziaria (analisi e supporto della situazione debitoria, valutazione della gestione del denaro e del rischio economico e patrimoniale per sé, i figli e i congiunti), accompagnando i famigliari nella comprensione della complessità del Gioco d’Azzardo Patologico, individuando e pianificando strategie maggiormente funzionali sulla gestione del denaro, coinvolgendo professionisti esperti in materie giuridiche e finanziarie, ed inviando gli interessati a servizi specialistici dell’Asl, che procederà alla presa in carico per la diagnosi e la cura.

Inizialmente gli Sportelli saranno aperti una volta al mese, poi diventeranno quindicinali e infine settimanali.

 

A Chieri lo Sportello sarà aperto dal 6 aprile e sarà attivo presso lo Sportello unico del Municipio, con ingresso da via Palazzo di Città 10, dalle 9 alle 13, ed è necessaria la prenotazione alla linea telefonica del servizio.

A Carmagnola lo Sportello sarà aperto dal 22 marzo, con sede presso il Palazzo Comunale, in Piazza Martiri (ingresso da Via Silvio Pellico 1 – Uffici delle Politiche Sociali) dalle 9 alle 13

A Moncalieri lo Sportello sarà aperto dal 30 marzo, con sede presso il Centro Polifunzionale Don Pier Giorgio Ferrero in Via Santa Maria 2, dalle 9 alle 13

A Nichelino, sede ed orari in via di definizione.

 

I Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Nichelino cofinanziano il progetto, mettendo a disposizione i locali e coprendo le spese di funzionamento.

Le attività sono affidate all’educatore e consulente finanziario Antonio Cajelli, specializzato sui temi relativi all’indebitamento causato dal gioco in denaro, che ha preso in carico il servizio e seguirà direttamente gli utenti: «L’azzardo non è un gioco, è una spesa. I due principali target interessati dal gioco d’azzardo patologico solo i ragazzi tra 14 ed i 19 anni (il 48% di loro gioca. Dati Nomisma) e gli over 65».

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