Giardino Michele Pellegrino, uno spazio da progettare e vivere insieme

Il giardino dedicato al cardinale Michele Pellegrino, in piazza Borgo Dora, sarà restituito alle bambine, ai bambini e a tutta la comunità. Questa mattina è stato sottoscritto il Patto di collaborazione per la gestione condivisa dell’area tra la Città e la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo.

È uno degli oltre 60 patti di collaborazione firmati dalla Città e dalle cittadine e cittadini per la rigenerazione, cura e gestione di un bene comune.

“L’obiettivo è creare un luogo attrattivo e fruibile da bambini, adolescenti e adulti in cui si realizzano attività ludico-ricreative, educative, sportive e musicali e in cui si possa anche sperimentare il senso civico e l’attivismo per i beni comuni – precisa Jacopo Rosatelli, assessore della Città di Torino –.

Auspico l’avvio di un lavoro di rete con enti e gruppi di cittadine/i per progettare e realizzare iniziative che consentano la riappropriazione dello spazio da parte delle comunità”.

Il Patto di collaborazione consentirà di trasformare il giardino da spazio chiuso e abbandonato in luogo attrattivo e fruibile da tutta la cittadinanza e, soprattutto, di socializzazione e di gioco per i più piccoli. Sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30 nel periodo invernale e dalle 9 alle 22 nella stagione estiva, quando sarà godibile anche nei fine settimana. A breve saranno ultimati i lavori della seconda porzione dell’area ora chiusa al pubblico.

Chi abita o frequenta il quartiere potrà partecipare alla progettazione degli usi e delle funzioni dell’area, per la quale sarà promossa la nascita di un comitato di gestione e progettazione permanente che possa essere allargato nel tempo.

Saranno avviati percorsi di accompagnamento delle persone fragili e/o senza fissa dimora che visitano abitualmente il giardino verso i servizi comunali dedicati. L’accordo prevede, infatti, che la Città garantisca azioni di presidio e inclusione sociale.

Durante il periodo di lockdown, la comunità di quartiere aveva espresso la necessità di disporre di spazi all’aperto per riconquistare la socializzazione in sicurezza e l’area verde di Borgo Dora è stata considerata idonea. Il giardino, realizzato nel 2001, dopo aver ospitato la mongolfiera Turin Eye, una delle attrazioni turistiche della città, dal 2018 è rimasto chiuso in seguito alla dismissione della stessa.

Grazie ad un protocollo di intesa tra la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, l’associazione Fuori di Palazzo e la Circoscrizione 7 – Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone – una porzione del giardino dedicata ad area gioco per le bambine e i bambini è stata riaperta e resa nuovamente disponibile.

Negli ultimi due anni la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo si è attivata per l’apertura di tutta l’area del giardino e sono stati realizzati i lavori di rimozione dei blocchi di cemento per la messa in sicurezza dell’area attraverso una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi.

La Fondazione di Comunità Porta Palazzo, con Stranaidea s.c.s. e l’associazione CO.H APS ha, inoltre, partecipato al bando contributi per migliorare la vivibilità dell’area lungo Dora torinese nell’ambito del progetto europeo ToNite, presentando il progetto Usanze pellegrine, un piano di prove d’uso del giardino che prevede attività di teatro sociale, laboratori esperienziali di arte, gruppi di lettura, mediazione culturale, giochi per i più piccoli. Il progetto è stato selezionato e ammesso al finanziamento.

Il percorso di coprogettazione e di attività promosse dalla Fondazione hanno avuto, oggi, una naturale conclusione nella firma del Patto di collaborazione, uno strumento sempre più utilizzato dalla cittadinanza attiva, dai soggetti civici, che si mettono in gioco con l’Amministrazione Pubblica per gestire insieme spazi pubblici, giardini, aree verdi.

I numerosi esempi di patti di collaborazione attivi in città sono la misura della diffusione della cultura dei beni comuni urbani e dell’importanza della partecipazione di tutte e tutti per la loro cura e gestione. Chiunque può presentare una proposta di collaborazione o aderire ai patti già esistenti e trovare tutte le informazioni utili consultando il sito dedicato ai Beni comuni.


 

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