Ovvio che Damilano prenda le distanze da Salvini e Meloni. Il primo alle prese con il mondo dei tossici e dei festini. La seconda che, oltre a pensare alle Fobie, farebbe bene a pensare anche ai potenziali fascisti di Fratelli d’Italia.
Ne sa qualcosa anche Cirio, il nostro amato Governatore che poco riesce a fare, messo in mezzo dalle beghe tra leghisti e Fratelli d’Italia. E sempre Damilano deve fare un “monumento” ad Alberto Nigra. Uomo di sinistra ha detto, praticamente, a Damilano: sono un moderato, non certo di destra. Avanti al centro senza alcun dubbio. Del resto si sa, Torino è antifascista fino al midollo. Altra novità. Lorusso spera che i pentastellati prendano un sacco di voti. Il perché è molto semplice. Il centrodestra sta rischiando di vincere in quasi tutti i quartieri della città. E Lorusso vincerebbe al secondo turno solo grazie al voto dei pentastellati. Il resto ciarpame. Dalla sinistra sbrindellata ai moderati robe dell’1 %, massimo 2 %. Frattaglie. Così il pd detesta i pentastellati e poi gli chiede al secondo turno di votare Lorusso. Altri vorrebbero votare il PD ma gli è antipatico Lorusso. Anche Chiampa si è un po’ rotto di fare il portatore d’acqua. Sono ormai 20 anni che lui fa il numero uno. E Portas inforca la sua bicicletta e si sbatte solo per la Salerno. Altri non sono fascisti o leghisti ma gli stanno antipatici quelli del pd. Dunque? Ci si turano il naso e votano Damilano. Partita aperta, purtroppo una partita al ribasso. Vincerà il meno peggio. Ed aggiungo io, purtroppo. E’ così da alcuni decenni. Un gioco sempre al ribasso perché manca personale politico all’altezza. Sia ben chiaro: sia a destra come a sinistra. Non sarà facile la scelta perché c’è poca scelta. Il voto è un diritto-dovere. Buona fortuna, miei cari concittadini, per la scelta che farete.
Patrizio Tosetto
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