IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Lo scrittore ottantacinquenne Ferdinando Camon che io, in verità, ritenevo – sbagliando grossolanamente – che fosse già defunto da tempo insieme alla sua opera, ha battuto un colpo, scrivendo un vergognoso articolo in cui attacca con parole da vilipendio l’Inno nazionale italiano, sostenendo che esso andrebbe sostituito con “Bella ciao“, una tesi peregrina, politicamente e storicamente delirante. All’inizio del pezzo sembrava che scherzasse, ma purtroppo intendeva scrivere seriamente.
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