Voci di libertà. Oratorio laico sulla Resistenza delle donne

A Racconigi “reading” collettivo online, realizzato da “Progetto Cantoregi”, per celebrare la Liberazione “al femminile”
Da sabato 24 aprile- www.progettocantoregi.it – www.comune.racconigi.cn.it

Racconigi (Cuneo) Scriveva l’indimenticata Anna Bravo (Torino, 1938 – 2019), docente di Storia Sociale all’Università di Torino e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto per la Storia della Resistenza “Giorgio Agosti”, una vita dedicata alla ricerca e alla difesa del ruolo delle donne in campo politico e sociale: “Durante il periodo della Resistenza, le donne si sono impegnate nella lotta di Liberazione su più fronti: nello scontro armato, nel lavoro di informazione, approvvigionamento e collegamento, nella stampa e propaganda, nel trasporto di armi e munizioni, nell’organizzazione sanitaria e ospedaliera, nel Soccorso rosso…nei Gruppi di difesa della donne e per l’assistenza ai combattenti della libertà”. Non un semplice elogio di parte, ma parole di assoluta e storicamente comprovata verità. Volte a ribadire con forza il coraggio e l’impegno, la profonda passione civile, la risoluta fedeltà ai valori di fratellanza (o, meglio, sorellanza) delle donne durante il periodo della Resistenza partigiana, in quello che fu il nostro “Secondo Risorgimento” dall’odiosa dittatura nazifascista. Eppure, a conti fatti e in barba alla Storia, solo a 35mila donne, a fronte di 150mila uomini, è stata riconosciuta ( fonte Anpi) la qualifica di “partigiana combattente”. Per loro solo ruoli certo importanti, ma sempre abbastanza defilati e, tutto smmato secondo “vox populi”, di secondo piano. Nasce di qui, dalla volontà di conferire alle donne partigiane quel ruolo a tutto tondo, di vere protagoniste – al pari degli uomini – della lotta di Liberazione, l’iniziativa online “Voci di libertà. Oratorio laico sulla Resistenza delle donne”, promossa a Racconigi dall’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi”, in collaborazione con “Anpi Racconigi” e Amministrazione Comunale. Ripreso alla “Soms” (ex Società Operaia di Mutuo Soccorso oggi sede di “Progetto Cantoregi”) e trasmesso da sabato 24 aprile sui canali social e sui siti di “Progetto Cantoregi” e del Comune di Racconigi, si tratta di “un reading collettivo a più voci – dicono gli organizzatori – per raccontare e omaggiare l’impegno femminile nella lotta attiva per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo”. Antifasciste per scelta personale o tradizione famigliare, appartenenti a tutte le classi sociali e impegnate in ogni professione, giovani e anziane, provenienti da tutta Italia, con armi o senza, le donne furono elemento imprescindibile della lotta per la Liberazione. “Nella Resistenza – scriveva Ada Gobetti, luminosa icona dell’antifascismo e della guerra partigiana – non vi fu attività, lotta, organizzazione, collaborazione, a cui la donna non partecipasse: come una spola in continuo movimento costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il tessuto sotterraneo della guerra partigiana”.
In scena a Racconigi per “Voci di Libertà” sarano le attrici Irene Avataneo, Chiara Franza e Alessandra Lappano. Il “reading” prevede anche interventi del sindaco Valerio Oderda e del presidente della sezione Anpi di Racconigi, Pierfranco Occelli. Che commenta: “Celebrare il 25 aprile è troppo importante anche in tempi di pandemia, perché questo è per l’Italia una data fondamentale ed emblematica. È la data non solo della Liberazione dalla dittatura fascista, ma è quella che ci richiama subito alla mente i valori su cui si basa la nostra Costituzione: libertà, democrazia, giustizia sociale, uguaglianza, accoglienza senza discriminazioni. Per questi valori si sono battute e spesso ci hanno lasciato la vita, le donne della Resistenza, così come gli uomini. Donne che poi erano le nostre mamme, le nostre nonne, le nostre zie. Visto che usiamo i social, strumenti per i quali sono oggi sicuramente più avvezzi i giovani, spero siano proprio loro a comprendere questi valori che noi tramandiamo. Tocca a loro, gli antifascisti del nuovo millennio, non solo portarli avanti, ma anche rinverdirli, attualizzarli, renderli vivi. Far capire ai loro coetanei che gridare oggi ‘Viva il 25 Aprile’, significa urlare contro la discriminazione, lo sfruttamento, per la difesa dell’unica terra che abbiamo. Noi vecchi non siamo più in grado di farlo”.
Info: 335.8482321 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it Fb Progetto Cantoregi – Tw @cantoregi – IG Progetto Cantoregi.
g. m.

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