Associazione Pannella: “Vaccinare anziani e malati carcerati”

LETTERA APERTA DELL’ASSOCIAZIONE MARCO PANNELLA DI TORINO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE: 

“SUL VACCINO MASSIMA PRIORITA’ ANCHE PER LE PERSONE ANZIANE E MALATE ALL’INTERNO DELLE CARCERI”. 

 

Al Presidente della  Regione Piemonte Alberto Cirio

 

 

Signor Presidente,

 

con l’arrivo del vaccino anti-Covid, si pone, anche nella nostra Regione, il problema della necessità di una vaccinazione dell’intera popolazione in presenza di una pandemia. Con esso il problema della priorità di somministrazione e la necessità di definirne i criteri, anche affrontando i problemi bioetici e pratici connessi.

 

È molto importante tenere conto delle necessità degli individui anche a prescindere dalla loro condizione sociale.

 

Le chiediamo di considerare con la massima attenzione e urgenza la condizione della popolazione detenuta affinchè non vi sia alcun tipo di  discriminazione. Il carcere presenta inoltre criticità dovute al sovraffollamento che suggerirebbero massima priorità per la vaccinazione sia per i rischi di gravi conseguenze per la popolazione detenuta e anche per il personale costretto già a duri turni di lavoro in condizioni spesso difficili. Chi si trova in condizioni di detenzione non ha la possibilità di mantenere le distanze necessarie come il resto della popolazione e ci auguriamo che i tecnici, che indicano i criteri di priorità riguardo la vaccinazione della popolazione, non ignorino tali condizioni. 

 

Auspichiamo pertanto che la nostra Regione guardi nella giusta direzione e che le scelte che guideranno la vaccinazione dal Covid-19 tengano conto di chi si trova privato della sua libertà personale. Le chiediamo  eventualmente di sollecitare anche il nostro Governo ad avere maggiore attenzione per le gravi conseguenze che si potrebbero determinare all’interno delle carceri laddove il sovraffollamento può alimentare il diffondersi dell’epidemia Covid-19.

 

Anche l’Associazione Marco Pannella di Torino partecipa all’iniziativa nonviolenta dell’esponente del Partito Radicale Rita Bernardini che ha ripreso nelle scorse ore uno sciopero della fame per sensibilizzare le istituzioni e il Ministro della Giustizia su questi temi.

 

L’ASSOCIAZIONE PARTECIPA ALL’INIZIATIVA NONVIOLENTA DI RITA BERNARDINI AFFINCHE’ IL GOVERNO SI MOBILITI SULLA CONDIZIONE DI SOVRAFFOLLAMENTO DEI DETENUTI RIGUARDO IL RISCHIO PANDEMIA COVID-19.

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