Dopo la morte di Maradona è andato in scena il solito copione: la caccia al colpevole.
Com’è che quando muore uno ricco e/o famoso subito dopo parte lo sceneggiato?
Semplice, il cordoglio dura tre giorni circa, le insinuazioni, le allusioni, le maldicenze, le illazioni, le indiscrezioni e le malignità anni e anni e
fanno vendere libri, giornali, riviste, fiction e film.
Non si parla ancora adesso, ciclicamente, di come siano state assassinate Marylin Monroe e Diana Spencer? E della morte di Michel Jackson,
Elvis Presley o Marco Pantani quante versioni sono già fiorite?
Poi, quando uno non ha nessuna intenzione di morire, lo si fa morire a sua insaputa, vedi Paul Mc Carteney, per esempio.
Comunque tranquilli, Maradona non è morto.
Semplicemente si è eclissato per i debiti che aveva con il fisco di mezzo mondo e perché non ce la faceva più a dover mantenere 88 figli e
vedrete quanti se ne aggiungeranno ancora.
Tra qualche mese ne sapremo di più, me lo ha garantito un amico, quasi geometra, che giura di aver calcolato, con assoluta precisione,
la superficie della terra dopo essere riuscito a misurare i lati del rettangolo da cui è formata.
Claudio Mellana
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