La Poesia / di Alessia Savoini
IL VELO DI MARA
Spogliami
dei sette veli che hanno spodestato l’alba
:
quale adultero sogno
ha trattenuto un uomo nel covo della sua terra?
Non vedi?
Maya ha smascherato i docili bordi della nostra chimera
:
corpo, come lapis,
un vuoto che declina il suo spazio nel limo
e alla pietra accosta il destino del papavero.
Oblio, amato oblio
quale preghiera raccolta nella chiusa del palmo
trasuda vita sulla fronte dell’assenza?
Coprimi
la nuda ferita della trasmutazione
cruda, come il segno strappato
nell’inguine di una terra alla deriva.
Depongo
l’ultima reliquia della parola
agli angoli di una bocca che bacia la promessa,
nel tempo in cui l’anello sovverte il tronco
e nell’ombra di sette soli
che del tempo hanno spodestato la misura.