Goethe dice che siamo esseri così limitati da pensare sempre di avere ragione. O meglio da ritenere che la ragione sia una. E assoluta. Naturalmente identificandola con la “nostra”.
È questo il limite. Non il corpo, coi suoi confini e le sue fragilità. Il limite che ci rende troppo umani, per evocare il fantasma, sempre presente, di Nietzsche. Ma essere troppo umani, implica il non essere veramente Uomini.
Il limite infatti è mentale. Non fisico. Anche perché la tecnica può farci superare tali limiti. Possiamo volare. Correre a velocità sempre maggiore. Sollevare incredibili pesi…. È il Superman della DC Comics statunitense. Declinazione popolare, e molto americana, del mito della tecnica coniugato con una lettura (parziale e superficiale) di Nietzsche. E, in fondo, delle idee del primo Filippo Tommaso Marinetti…
Ma non c’è macchina o tecnica che possa farci superare i limiti della nostra mente. Certo, computer ed altre diavolerie informatiche potenziano a dismisura la memoria, la capacità di calcolo, etc… Ma il limite mentale resta lì. Invalicabile. Come la Grande Muraglia. Che fu edificata dall’Imperatore Giallo non per impedire ai barbari di entrare dall’esterno. Ma per precludere l’uscita a chi vi si trovava all’interno…
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