Ragazza salvata grazie a mini pace-maker senza fili

Impiantato innovativo mini-pacemaker salvavita ad una 27enne

 

Maria Pia Hospital di Torino è centro di Alta Specialità per l’ambito cuore e tra i primi ospedali ad impiantare l’innovativo mini-pacemaker senza fili MICRA AV

 L’evoluzione continua dei dispositivi per il trattamento delle aritmie cardiache risponde sempre più puntualmente all’esigenza delle oltre 20mila persone, solo in Italia, che necessitanodi un pacemaker (dato AIAC 2018, numero di primi impianti di un pacemaker).

Tra i principali centri a livello nazionale per l’applicazione clinica delle nuove scoperte vi è Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, che è punto di riferimento per il trattamento delle patologie cardiache e aritmiche. Qui è stato recentemente effettuato un intervento salvavita su una 27enne, una giovane mamma di due bambini.

La paziente soffriva di episodi di svenimenti con perdita di coscienza, sintomo che l’ha portata ad effettuare un ECG in occasione del primo parto che ha riscontrato un problema della conduzione elettrica del cuore. Un holter ECG e una conferma diagnostica grazie ad un registratore di eventi sottocutaneo (loop recorder) hanno documentato delle pause patologiche del ritmo cardiaco che potevano mettere a rischio la vita della paziente.

Si è resa necessaria la decisione di impiantare un pacemaker – commenta il dott. Saverio Iacopino, Coordinatore nazionale del dipartimento di Aritmologia di GVM Care & Research, gruppo ospedaliero di cui fa parte Maria Pia Hospital – e, considerata la giovane età della paziente e la disponibilità di un innovativo device, piccolissimo e senza fili (leadless), abbiamo optato per l’impianto di Micra AV.

Il MICRA AV è il più piccolo pacemaker senza fili mai realizzatoe, grazie alla possibilità di sincronizzare il ventricolo con l’atrio, ne consente l’utilizzo per una popolazione ancora più ampia rispetto ai modelli precedenti.

“L’introduzione del nuovo mini-pacemaker nella pratica clinica rappresenta una pietra miliare nella storia dell’elettrostimolazione cardiaca – commenta il dott. Saverio Iacopino, che già nel 2015 è stato tra i primi medici in Italia ad aver impiantato il più piccolo pacemaker all’epoca disponibile (la versione precedente del Micra) –. Si conferma un’altra sfida tecnologica che ha già permesso di cambiare la percezione del paziente verso l’intervento. Infatti, la persona a cui viene impiantato il nuovo pacemaker non subisce tagli e non ha fili nel cuore, l’avanguardia tecnologica a beneficio del paziente”.

L’installazione del pacemaker senza fili avviene grazie ad un’iniezione del device attraverso una vena femorale per giungere fino al cuore. Il MICRA AV è particolarmente indicato per pazienti che presentano pause patologiche del cuore o con blocchi atrio-ventricolari e necessitano di stimolazione ventricolare guidata dall’atrio.

L’intervento, riuscito nella sua complessità generale, ha permesso il ritorno della paziente alla sua vita quotidiana in breve tempo.

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