IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / La ministra dell’ Interno che ha ben poco dell’inflessibile prefetto di una volta – pensiamo al prefetto Mori – ha affermato che in autunno ci saranno gravi disordini e in tempi più recenti ha annunciato nuovi sbarchi che sarà difficile controllare. L’ottimismo leibniziano di Conte è contraddetto dalla sua ministra.
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Solo i democratici stanno al gioco del presidente del Consiglio che è quello da un lato di spaventare le persone con un nuovo periodo stato di emergenza e dall’altro di narcotizzare i cittadini con la promessa di aiuti che non arrivano e che non servono a far ripartire l’economia.
Non si può più tacere il disastro a cui stiamo andando incontro. Assistiamo ad un nuovo assalto delle ONG che ci scaricano Irresponsabilmente migranti positivi al virus che ci creano ulteriori gravi problemi sanitari e distruggono l’immagine turistica, rimasta fino a ieri sicura, delle Regioni meridionali con un incalcolabile danno. La trattativa europea è interrotta e il viaggio del premier nelle capitali europee non ha fatto che registrare il bassissimo credito europeo e internazionale che ha l’Italia, anche lasciando a casa il ministro degli Esteri come ha fatto Conte. Siamo a metà luglio e il Paese è a un punto di non ritorno con un’ informazione asservita a quello che potrebbe diventare un regime. La classe politica – tutta – sta rivelando, ancora una volta, la sua pochezza e la sua totale mancanza di senso dello Stato. Sono tutti pronti a far fuori i Benetton che ebbero dal Pd concessioni autostradali scandalose ,senza sapere a chi affidare la gestione delle autostrade. Certo ha gravi colpe, ma in un regime democratico normale,esse vanno accertate dalla Magistratura e non dal governo o dai partiti. Questo è un governo ancora peggiore di quello di qualche mese fa quando si preoccupò solo di aumentare le tasse e colpire il contante in nome di una vecchia demagogia della peggiore sinistra e del populismo grillino. Oggi il Governo è preda di un onanismo proprio dei principianti con un presidente del consiglio che da mediatore vorrebbe diventare protagonista, se non l’uomo solo al comando come Renzi. Neppure il ricorso al voto è possibile perché bisogna attendere i risultati del referendum sul numero dei parlamentari e una nuova legge elettorale che ridefinisca i collegi. Siamo una democrazia bloccata che non sa decidere e soprattutto non sa o non vuole far funzionare le istituzioni, in primis il Parlamento. Un aspetto pericolosissimo e del tutto inedito nella storia repubblicana dove De Lorenzo e Sogno vennero accusati di golpe inesistenti. Questo governo è una mina vagante per la democrazia italiana. C’è chi si chiede dove siano finite le sardine considerate i difensori della democrazia per antonomasia. Sono tornate nelle acque del mare ,lasciando le piazze assolate vuote. Era chiaro il loro intento partigiano ed elettoralistico. Infatti oggi tacciono. E tacciono vilmente nel momento del “patriae tempore iniquo“, come diceva Lucrezio quando stava morendo la Repubblica nell’antica Roma , un autore che le sardine non hanno mai letto. Loro sanno solo parlare a slogan.
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