Rubrica settimanale sulle novità librarie. A cura di Laura Goria
Claudia Casanova “Storia di un fiore” -Feltrinelli- euro 15,00
Quando si ha una passione profonda si maneggiaun’arma in più per difendersi dai duri colpi inferti dalla vita. Sicuramente l’amore viscerale per la botanica è l’ancora di salvezza della protagonista, la giovane Alba. Sfondo del romanzo è la Spagna di fine 800, nella splendida tenuta di campagna della famiglia Ruiz de Peñafiel, la Solariega, dove trascorrono le vacanze le sorelle Alba e Luisa. Dalla madre Mercedes hanno ereditato l’amore per la natura. Le ha cresciute incoraggiandole a trovare una loro strada nel mondo, anziché perdersi nei futili interessi delle loro coetanee.
Tra le mura domestiche vige l’idea che una donna possa avere un ruolo diverso dalla consueta “ama de casa” dedita solo a marito e figli. Alba e Luisa sono moderne e coraggiose; trascorrono le giornate nei campi dove cercano, osservano, raccolgono, catalogano e disegnano gli oggetti del loro amore. Alba, la maggiore, va alla ricerca di fiori, steli, foglie, semi e qualsiasi meraviglia possa arricchire il suo erbario. Luisa invece mette tutta la sua passione nella ricerca delle farfalle e avrebbe un futuro da entomologa. Alla delicata storia dell’amore di Alba per la natura, si aggiunge quella per il famoso botanico tedesco Heinrich Willkomm, ospite alla Solariega. Condividono l’amore per la scienza, si avventurano insieme nel verde e finiscono per trovarsi invischiati in una tenera passione proibita e segreta. Scoprono una nuova specie di fiore che Heinrich battezza “Saxifraga Alba” in onore della ragazza che ama, ma che deve abbandonare. Tra dolore, perdite finanziarie e drammi familiari, ancora molte cose accadranno. Scritto con delicatezza questo romanzo dal sapore antico è ispirato alla vita della botanica spagnola dell’800 Blanca Catalán de Ocón, vissuta a Teruel; a parte la storia d’amore per un botanico tedesco che è pura finzione letteraria.
Amy Tan “Dove comincia il passato” – Salani – euro 18.60
Amy Tan è una scrittrice statunitense di discendenza cinese e questo suo libro esplora la vita di una famiglia divisa tra oriente e occidente. E’ una sorta di memoir che prende l’avvio dalle storie contenute in una capsula del tempo: sette grandi scatole di plastica trasparente che racchiudono il passato della sua famiglia. Spulciando tra lettere, fotografie, documenti e cimeli vari, l’autrice -che a 8 anni scopre di essere tagliata per la scrittura- sguinzaglia bravura e fantasia e svela vicende, passioni, sofferenze e redenzioni che sono tanti “attimi di tempo congelato”. Ricostruisce un passato che comincia prima della sua nascita. A partire dalla Cina imperiale con il suo manto di decadenza, ma anche di fascino. Amy Tan ricompone la vita di sua nonna, nella Shangai del primo 900, quando rimasta vedova aveva poi sposato un uomo ricchissimo diventando una delle sue concubine. Morta infelice e giovane per aver ingerito dell’oppio, ha lasciato sola al mondo la sua bambina (figlia di primo letto) che ha solo 9 anni. E’ la madre della scrittrice, e anche la sua storia ha numerosi coni d’ombra. Cresciuta dal patrigno, a 18 anni sposa un uomo ricco e scivola in un matrimonio di un’ infelicità abissale. Il marito, dietro pubbliche conclamate virtù, nasconde un pozzo di nefandezze: giocatore d’azzardo dilapida la dote della moglie, la considera sua proprietà, la picchia selvaggiamente e la tradisce impunemente. Lei riesce a scappare con il suo amante e dalla loro unione nasce la scrittrice. In altre pagine Amy Tan scruta a fondo nel difficile rapporto con la madre, rivive il dolore delle tragedie che hanno segnato la sua vita, e finisce per comporre un mosaico che non lascia indifferenti.
Marco Buticchi “Stirpe di navigatori” -Longanesi- euro 22,00
Buticchi non sbaglia un colpo e si riconferma maestro dell’avventura, alla stregua di nomi blasonati come Wilbur Smith e Clive Cussler. Leggere il suo ultimo romanzo vuol dire viaggiare a spasso nei secoli, solcare mari tempestosi -tra Italia, Portogallo del 1700, Congo e Stati Uniti degli anni 60 del XX ° secolo- per arrivare ad oggi. E ritroviamo la coppia vincente formata da Oswald Breil e Sara Terracini. Proprio da lei scatta la trama perché mentre è a bordo del Williamsburg insieme al marito deve tradurre un antico diario, rinvenuto in un monastero di Lisbona. E’ stato redatto dal grande navigatore italiano Alessandro Terrasini, (cognome che la dice lunga sulla parentela con Sara).
Ed ecco che Buticchi vi catapulta nel 1755, quando il terremoto rase al suolo Lisbona, e vi trascina nelle incredibili peripezie di Alessandro. La sua nave è la Frelon e lui commercia in stoffe solcando i mari. A incrociare la sua rotta saranno personaggi bellissimi, come Padre Rafael o la contessina Elisa (ingiustamente accusata di matricidio) che fugge dallo zio e dalle sue mire di potere. Ma a smuovere ulteriormente le acque si mettono eminenze grigie, navi negriere, cattivi e assassini a iosa, e la ricerca del mitico tesoro del pirata Olivier Levasseur (realmente esistito nel XVIII° secolo).
Altro piano temporale -tra Congo, Parigi e Stati Uniti- troviamo due fratelli congolesi testimoni di qualcosa di sconvolgente: per questo costretti alla fuga per sopravvivere. Matunde e Kumi Terrasin riprenderanno le loro vite altrove, tra difficoltà e successi. Fino all’epilogo finale in cui i destini di tutti i personaggi finiranno per chiarirsi, incontrarsi o scontrarsi nel presente…
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