Bello questo Derby, sanguigno, vissuto da entrambe le squadre con grande intensità dal primo minuto all’ultimo. Vince la Juve per l’unico errore commesso dai granata, ovvero lasciare libero Higuain in area, che ha potuto così servire l’assist vincente per la zampata di De Ligt.
Per il resto, le due squadre si sono affrontate sin dall’inizio a muso duro, spazi stretti da una parte e dall’altra, continui cambi di fronte, il duello Cuadrado-Belotti che ha fatto da leitmotiv per tutta la partita, a braccetto con le parate di Sirigu, il migliore dei granata con parate decisive.
Nella Juve, da segnalare la prestazione dell’olandese De Ligt, non solo per il goal nel suo primo Derby, ma anche – e soprattutto – per le ottime chiusure, per una sempre maggior autorevolezza dimostrata con buone iniziative, tipo il lancio lungo per Cuadrado all’8‘ e il tiro in porta su cross di Ronaldo al 45’, che ha impegnato Sirigu non poco.
Tra i migliori dei bianconeri anche Cuadrado – entrato ottimamente nel ruolo di terzino destro – e Pjanic, autore di alcune deliziose aperture per CR7, con il quale ormai si trova a memoria; peccato che la serata di grazia di Sirigu abbia impedito a Ronaldo di girare in rete un rasoterra al 42′ e poi al 56′ st, su contropiede ben innescato da Dybala.
Serata da gregario dunque per il portoghese, che comunque si dà da fare con sponde per i compagni da cui nascono interessanti triangolazioni con Pjanic, Dybala e Cuadrado.
All’11‘ l’episodio contestato: sul corner per il Toro, la palla finisce sul braccio di De Ligt, ma il VAR dice che non è rigore perchè dalle immagini si vede chiaramente che il difensore olandese prova ad evitare il contatto con la palla, ritraendo il braccio all’indietro. Con il nuovo regolamento non si guarda più all’intenzionalità, ma si valuta se l’aumento dell’ingombro determinato dal braccio avvenga in modo innaturale o meno: e qui è invece evidente che è stato naturale.
Al 36′ grandissima occasione per il Toro per passare in vantaggio, su bella iniziativa di Belotti, ma la palla arriva a Meitè, che da due passi la manda alta sulla traversa.
A questo punto la Juve preme sull’acceleratore, ed il finale del primo tempo è tutto dei bianconeri, con tentativi a rete di CR7, Bonucci di testa al 43′ sugli sviluppi di una punzione e De Ligt allo scadere, ma Sirigu para tutto il parabile e si va negli spogliatoi sullo 0-0.
La ripresa vede le squadre meno arrembanti, si allungano e si gioca su spazi un pochino più larghi; al 52′ st viene fischiato un fuorigioco di Bernardeschi, rimane il dubbio.
Sarri capisce che c’è bisogno di forze fresche e inizia le sostituzioni: al 58′ st dentro Higuain e fuori Dybala (comunque buona prestazione), ed al 66′ st fa entrare Ramsey per Bernardeschi, purtroppo ancora in ombra; ottimo impatto sulla partita per l’argentino e il gallese, che danno subito una scossa alla gara: il gioco della Juve si velocizza ed al 69′ il Pipita impegna Sirigu in una gran parata sulla sua girata al volo.
Subito dopo arriva il vantaggio bianconero: lasciato solo in area di rigore, Higuain serve una palla d’oro a De Ligt, che di destro insacca, stavolta nulla può il portiere granata.
Il Toro però non ci sta, e appena un minuto dopo impegna Szczesny con un bel tiro di Ansaldi dalla destra; dalla parte opposta, l’asse Ramsey-Higuain produce una ghiotta occasione al 72′ st, ma Sirigu sventa ancora una volta.
Ai tentativi del Toro di sfondare – Belotti e Zaza pressano i difensori bianconeri – , la Juve oppone scambi Cuadrado-Ronaldo-Higuain, che fruttano calci d’angolo e azioni prolungate in avanti, con buon palleggio.
All’84’ occasionissima per Ramsey, che si trova solo davanti a Sirigu ma il portiere granata esce di piedi, negandogli il goal.
Il finale di partita è tutto del Torino, alla disperata ricerca del pari, ma De Ligt e Bonucci chiudono ogni varco; al 93′ st i granata segnano, ma è fuorigioco netto, e il risultato non cambia più.
Ovunqueecomunque #finoallafine
Rugiada Gambaudo
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