Nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, presso la sala polifunzionale di Toceno, uno dei sette comuni della Valle Vigezzo, si é svolta la cerimonia di premiazione del “Premio Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna”.
Tanti i premiati sia italiani sia svizzeri per le quattro sezioni ( narrativa, poesia, giornalismo ed emigrazione). Tra i premiati il nostro collaboratore Marco Travaglini, (nelle foto mentre riceve il premio) primo classificato nella sezione dedicata al giornalismo e il professor Giorgio Cheda, dell’Università di Friburgo, per il suo impegno nelle ricerche sull’emigrazione ticinese. Il pomeriggio è stato allietato dai canti del gruppo Amici della Montagna. Il premio internazionale, giunto alla decima edizione, è dedicato a due figure importanti della montagna di confine tra il nord del Piemonte e il cantone elvetico del Ticino. Il nome di Andrea Testore ( 1855- 1941) maestro, letterato, saggista è legato soprattutto alla realizzazione della Ferrovia Vigezzina della quale fu il primo e il più determinato promotore. Fu anche tra i primi a promuovere lo sviluppo turistico dell’area, a fondare la Società Operaia di Mutuo Soccorso, la Società Elettrica Vigezzina per cui la valle dei Pittori è stata una delle prime valli dell’arco alpino a dotarsi di luce elettrica. Plinio Martini, del quale ricorreva il quarantennale della scomparsa, è stato uno degli scrittori più conosciuti ed amati della Svizzera italiana.
Nato e cresciuto a Cavergno in Valle Maggia, in una famiglia di modeste condizioni,ottenuto il diploma di maestro alla Magistrale di Locarno, Martini ha sempre insegnato nella sua valle difendendone, appassionatamente, in diversi articoli, il patrimonio storico e civile. Il suo libro più importante, Il fondo del sacco (1970), è un’opera impregnata di passione civile, che racconta il fallimento di un’illusione collettiva, nutrita sin dall’Ottocento da migliaia di emigranti ticinesi, di trovare fortuna oltreoceano.
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