Gli appuntamenti della “Domenica di carta”

Domenica 13 ottobre nell’ambito della iniziativa istituzionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, anche la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, in collaborazione con la sua Associazione Amici ABNUT, apre eccezionalmente le porte del suo auditorium Vivaldi e della sala mostre per

LA DOMENICA DI CARTA 2019

13 ottobre orario 10,30 – 18

Piazza Carlo Alberto 5/A

2 mostre speciali e 2 presentazioni di libri con accompagnamento musicale

 

  • – Ore 11 “ANDARE PER FORTEZZE E CITTADELLE di Paola Bianchi, che ne parla con Carlo Tosco, Politecnico di Torino, e Franco Cravarezza, Direttore del museo Pietro Micca.

Suggestioni musicali a cura di Vanja Contu (arpa) e Maria Valentina Chirico (voce e harmonium).

 

  • – Ore 15,30 “MUSICISTI IN UNIFORME” con l’autore Enrico Ricchiardi ne parlano Cristina Santarelli, Emanuele Manfredi e Maurizio Benedetti.

Con la presenza di: Gruppo storico Marsaglia 1693, Gruppo storico Pietro Micca della Città di Torino, Gruppo storico Reggimento La Marina, Gruppo storico 23 marzo 1849.

Musiche proposte da Venti Sonori (dir. Francesca Odling), ensemble di fiati degli allievi del Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino. Conduce la presentazione Michele D’Andrea.

 

  • – 10,30 – 18 “LE MOSTRE”

 

Spartiti e testi di musica” a cura della Nazionale, una ricca selezione di preziosi e rari manoscritti e libri a stampa tratti dai suoi importanti fondi musicali.

Eccezionalmente sarà esposto anche il diario manoscritto nel 1706 da un protagonista anonimo della difesa di Torino nell’assedio “Journalier de la campagne dans le Piemont de l’année mille sept cent six et de la levée du fameux siege de Turin Capitale de Son Altesse Royale de Savoye”,.

 

La misura del tempo”, personale di pittura dell’artista Caterina Cucco, una ampia e interessante raccolta di dipinti della sua produzione, scelti dal critico d’arte Angelo Mistrangelo.

 

Ingresso libero e gratuito

 

INFO: E-mail bu-to.eventi@beniculturali.it e info@abnut.it

Siti: www.bnto.librari.beniculturali.it e www.abnut.it

 

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APPROFONDIMENTI SULLE PRESENTAZIONI

 

ANDARE PER FORTEZZE E CITTADELLE (Il Mulino, aprile 2019)

Forte, fortezza, casamatta, rocca, bastione, cittadella: il paesaggio della penisola è ricco d’innumerevoli strutture difensive sopravvissute a secolari, talvolta millenarie, fasi di riadattamento e riutilizzo. In esse cogliamo il sedimento tutto italiano di architettura e storia militare, ma anche di scienza, arte, cultura e società. Dall’Orlando furioso al Deserto dei Tartari, tanti luoghi del nostro immaginario evocano queste fortificazioni. L’itinerario che ci propongono queste pagine spazia da costruzioni molto antiche (Castel Sant’Angelo) e medievali (San Leo, Castello Sforzesco) a fortezze spagnole (Castel dell’Ovo a Napoli), contro i pirati (Trapani e Ustica in Sicilia), alpine (Fenestrelle), risorgimentali (Gaeta, Peschiera), fino a quelle più recenti del Novecento, senza dimenticare la Cittadella di Torino del 1572, la cui storia è ricordata anche con il manoscritto esposto e scritto da un protagonista anonimo della difesa di Torino nell’assedio del 1706.

Le fortezze e le cittadelle sono il simbolo di un potere, ma anche manifestazione raffinatissima della nascente cultura umanistico-rinascimentale. Con l’uso sempre più ampio delle armi da fuoco, l’Italia si trovò ad essere terreno privilegiato di innovazioni straordinarie nelle tecniche di fortificazione.

L’autrice, Paola Bianchi, insegna Storia moderna nell’Università della Valle d’Aosta. Tra i suoi libri: «Sotto diverse bandiere. L’internazionale militare nello Stato sabaudo d’antico regime» (Angeli, 2012), «Storia degli Stati sabaudi» (con A. Merlotti, Morcelliana, 2017); per il Mulino ha curato «Guerra ed eserciti nell’età moderna» (con P. Del Negro, 2018).

 

MUSICISTI IN UNIFORME.

L’evento è organizzato e presentato dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte. Frutto di una poderosa ricerca archivistica è un affresco insolito e suggestivo su due secoli di musica militare sabauda: formazione, vicende, uniformi, organici, strumenti e repertori dei soldati con lo spartito dalla fine del Seicento al 1870.

Un pomeriggio dentro la storia per ricreare – con musiche dal vivo, immagini, filmati, divise storiche e curiosità – le atmosfere, i suoni e la quotidianità dell’Armata Sarda.

L’evento approfondisce la pubblicazione di “Musicisti in uniforme: l’arte dei suoni nell’esercito sabaudo” di Enrico Ricchiardi (Lucca, LIM, 2019).

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