Ieri sera a Madrid gli uomini di Sarri hanno offerto una prestazione convincente, specie nel secondo tempo, quando la gara si è trasformata in una partita sanguigna, intensa, bellissima.
Giusto lo 0-0 alla fine del primo tempo: la Juve inizia bene spingendo molto, cerca di sfruttare la velocità di Ronaldo – molto ben marcato, comunque – e ha un paio di occasioni con Pjanic (sventola da fuori area al 34′, deviata) e Matuidi, che al 44′ si trova una buona palla sui piedi, ma la prende malissimo e ne esce un tiraccio innocuo. I padroni di casa, agguerriti, cercano di sfruttare il fattore campo e fin dai primi minuti impegnano Szczesny non poco. Alla mezz’ora, la partita è piacevole, con continui cambi di fronte, anche se a mettersi in evidenza sono più le difese che non i reparti offensivi. Il secondo tempo inizia alla grande per i bianconeri, che passano in vantaggio al 47′ st con una bellissima azione corale: lancio di Bonucci da dietro per Higuain, che s’invola sulla sinistra e fa partire un prezioso assist sul quale si avventa Cuadrado, che sbuca da dietro e la mette in rete con un bel tiro sotto l’incrocio: 0-1 Juve.
Fatto il gol, il colombiano si scatena, sarà il migliore in campo: al 53′ st ad esempio, parte da lui una bella azione dalla destra, scarica la palla su Danilo che però non alza la testa e non vede CR7 ben appostato in centro area, quindi il suo tiro risulta troppo basso e il portiere avversario può intercettarlo. La Juve, galvanizzata dal vantaggio, cresce e sviluppa un ottimo gioco, tanto che al 65′ st arriva il raddoppio: azione che stavolta transita da Ronaldo, arriva ad Alex Sandro (la cura Sarri pare averlo rinvigorito…) che sforna un assist per il capoccione di Matuidi sul quale Oblak nulla può. Ma l’Atletico, si sa, è squadra rognosa: nonostante le due reti subite non si arrende e accorcia subito le distanze al 69′ st, quando, sugli sviluppi di una punizione, Savic beffa Szczesny di testa. Al 72′ st la Juve ha un’occasione d’oro per andare sull’1-3, ma Higuain pecca di egoismo e non la passa a CR7 libero davanti alla porta, mentre il suo tiro viene parato da Oblak.
Nel frattempo, Sarri sostituisce Khedira con Bentancur e Higuain per Dybala, che al 79′ st si rende protagonista di una buona azione, ma la difesa avversaria ci mette una pezza. Nel finale la Juve cerca di contenere le sfuriate dell’Atletico, che vuole rabbiosamente il pareggio e alla fine lo ottiene: all’89’ st, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Herrera anticipa tutti e segna di testa. Nel recupero, Ronaldo s’inventa un’azione strepitosa partendo dalla sinistra, ne scarta tre ma il suo tiro rasoterra finisce a lato di un niente: peccato davvero. La partita finisce sul 2-2, la Juventus recrimina (e non poco, visto che sono altri due goal presi su palle inattive…) ma dobbiamo sottolineare quanto c’è stato di buono, e cioè una prestazione convincente, a tratti spettacolare, giocata con grinta e carattere: considerando la difficoltà del fattore campo e il tenore dell’avversario, si può essere soddisfatti.
Ovunqueecomunque#finoallafine
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