Fondo pensione: perché ti conviene

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Di questi tempi molti lavoratori si domandano se avranno mai una pensione. Se si ha la fortuna di avere un lavoro a tempo indeterminato, si potranno avere una pensione dignitosa e dei fondi pensione, o dei Pip (piani pensionistici individuali). Ma vediamo se sono davvero convenienti.

 

Il Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) ha pubblicato un’inchiesta da cui si evince che 3 lavoratori su 100 hanno aderito ai fondi pensione. Il dato sconfortante è quello relativo al numero dei giovani che hanno aderito, è infatti molto basso. Forse a causa degli stipendi bassi e del lavoro precario.

 

Cosa sono i fondi pensione

I fondi pensione possono essere chiusi o aperti. I primi sono legati al contratto collettivo di lavoro, quindi ogni settore ha il suo fondo. Se un lavoratore dipendente vuole aderire, non deve fare altro che sottoscrivere il fondo relativo alla sua categoria.

I fondi aperti sono destinati a tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti.

Esistono infine i Pip, che non sono dei fondi veri e propri ma un tipo di assicurazione con finalità pensionistiche. Chiunque può sottoscriverli visitando Assicurazionivita.net.

 

Fondi pensione: perché convengono?

Per avere un’idea chiara della convenienza dei fondi pensione non c’è che da utilizzare uno dei tanti simulatori online gratuiti. Inserendo i dati necessari potremo avere una chiara idea di quanto si può mettere da parte con i fondi pensione.

Alla fine dei conti, ciò che ne viene fuori è che, se non è stato sottoscritto nessuno dei due fondi, si avrà da parte il 13,6% in meno rispetto ad un fondo aperto ed il 27,7% in meno rispetto a un fondo chiuso. Quindi, alla fine dei conti, con i fondi pensione ci si garantisce una vecchiaia più serena a livello economico. Ma i vantaggi non finiscono qui perché bisogna aggiungere i bassi costi di gestione e le agevolazioni fiscali che vedremo a breve.

 

Fondi pensione: si pagano meno tasse

I contributi che vengono versati nei fondi pensione, aperti o chiusi che siano, sono deducibili con un tetto annuo massimo di 5.164,57 euro. Di conseguenza scendono l’imponibile e le tasse da pagare. Certo, ci saranno da versare le tasse sul Tfr e sui contribuiti deducibili, ma questo ha una tassazione agevolata che va dal 9% al 15%. Si tratta comunque di percentuali più basse rispetto all’aliquota con cui viene tassato il Tfr lasciato in azienda.

 

Fondi pensione: si può chiedere un anticipo?

Forse i più non lo sanno, ma è possibile chiedere un anticipo sul denaro accumulato nel proprio fondo, proprio come succede con il Tfr. È necessario però essere iscritti al fondo da almeno 8 anni se si chiede l’anticipo per acquisto o ristrutturazione di immobili, o per chiedere fino al 30% del denaro per qualsiasi altro motivo. Se invece si tratta di spese sanitarie, si può chiedere prima degli 8 anni.

Se si dovesse cambiare lavoro, si passerà dal fondo della vecchia categoria e quello della nuova categoria, perché i contratti collettivi sono diversi. A questo punto i aprono due scenari: o si riscatta il fondo per, eventualmente, reinvestirlo, oppure si chiede il trasferimento del denaro da un fondo all’altro. In entrambi i casi potrebbero passare diversi mesi in quanto restituzione e trasferimento non sono immediati.

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