Fino al 28 settembre nel Museo e nella chiesa di San Francesco di Cassine, suggestivo borgo della provincia di Alessandria tra il capoluogo ed Acqui Terme, è visitabile un’importante mostra di arte antica (orario: sabato e domenica dalle ore 16 alle 19), ‘Pittori del Rinascimento e del Barocco – in collezioni private piemontesi e lombarde’.
La mostra prende in considerazione alcuni dipinti, di collezionisti private a partire dal Rinascimento, un periodo che, in tutte le sue varie scuole e versioni, si nutrì del cosiddetto “umanesimo”, cioè di una concezione del mondo prevalentemente incentrata – sulla scorta della rivalutazione e dello studio della cultura classica. Ne derivò una nuova visione della vita e, di conseguenza, si rinnovò profondamente anche il linguaggio, letterario o figurativo che fosse.
Successivamente si fece strada il Barocco, una stagione culturale che dilatò i settori dell’indagine figurativa e dischiuse nuove prospettive nei diversi ambiti della religiosità, del paesaggio, della natura morta, nelle scene di vita e di costume, influenzando profondamente l’arte anche oltre i confini della nostra penisola.
L’esposizione tratta una eterogenea rassegna di quadri di grandi maestri genovesi come Luca Cambiaso, Bernardo Strozzi, Orazio De Ferrari, pittori caravaggieschi, piemontesi, lombardi, veneti. Ne costituisce l’emblema la tavola del Cristo benedicente di pittore leonardesco lombardo del secondo decennio sec. XVI, opera esposta in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, in cui, anche Cassine, ne celebra il ricordo con questo evento. Curatore della mostra è Sergio Arditi, vice sindaco ed assessore alla cultura, autore di una pregevole, quanto articolata, introduzione alla stessa.
Massimo Iaretti
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