Nell’ambito dei servizi ordinari di presidio e controllo del territorio in aree ad alta concentrazione criminale, caratterizzate da condizioni di degrado, continua l’attività della Polizia di Stato tesa a prevenire episodi di illegalità
In tale contesto, negli ultimi giorni, nel quartiere Barriera Milano gli agenti del Commissariato di zona e dell’UPGSP hanno arrestatp ben 5 persone per reati connessi allo spaccio.
Nella sera di sabato 25, agenti della Squadra Volanti, impegnato in servizio di controllo del territorio fra via Scarlatti e via Montanaro, notavano 2 individui sospetti stazionare all’angolo fra le due vie, facendo dei segni col capo ad alcune autovetture in transito. Ad un certo punto, si avvicinava a loro un terzo uomo, italiano, che, dietro la cessione di una banconota, riceveva da uno dei due stranieri una pallina, celata all’interno del cavo orale. Gli agenti fermavano sia l’acquirente che i due probabili pusher, sequestrando a carico del primo una dose di crack ed a carico degli altri 2 quasi 300 € di denaro. Inutile il tentativo dei pusher di spacciarsi per minorenni: la loro età era già stata verificata negli scorsi mesi, con accertamenti radiologici il cui esito era stato chiaro. I due, originari del Gambia e della Zambia, uno dei quali ha in atto il divieto di dimora nel Comune di Torino, sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e false dichiarazioni sull’identità personale. Altri 3 arresti del Commissariato Barriera Milano: sono tutti cittadini senegalesi, maggiorenni, sorpresi a spacciare nella zona corso Giulio Cesare, civici 168/160, corso Novara e corso Palermo. Uno di essi, in particolare, era colpito da un ordine di carcerazione per l’espiazione di un cumulo di pene di oltre 2 anni per reati inerenti agli stupefacenti. A loro carico sono stati sequestrati 460 grammi di eroina ed 8 involucri di cocaina, nonchè circa 1000 € in contanti, verosimile provento dell’illecita attività. Un quarto cittadino senegalese è stato, infine, denunciato per ricettazione, poiché trovato in possesso, durante il controllo di un circolo privato sito in via Baltea, di una carta d’identità palesemente contraffatta.
Nella mattinata di venerdì 24, agenti della Polfer di Alessandria, in servizio di scorta sul treno regionale Genova-Torino, hanno arrestato in flagranza, all’altezza della stazione di Novi Ligure, un italiano, 34enne, che – infastidito dalla richiesta della capotreno di esibire il titolo di viaggio – la spintonava contro i sedili e, una volta sceso sulla banchina, continuava ad inveire ad alta voce. La pattuglia, intervenuta su segnalazione di un passeggero, interveniva e bloccava l’uomo. L’arrestato, pluripregiudicato residente nel milanese, già noto alle forze dell’ordine, veniva anche denunciato per interruzione di pubblico servizio, poiché si verificava un ritardo del treno di 28 minuti. La capotreno formalizzava al Settore operativo di Porta Nuova a Torino la denuncia. E il giorno successivo l’autorità giudiziaria convalidava l’arresto.
M.Iar.
Elisa e l’indie rock delle Shonen Knife
Gli appuntamenti musicali della settimana
Lunedì. All’auditorium del Lingotto arriva Elisa già “sold out”. Al Bongioanni di Sommariva Bosco, suona il folksinger Jonny Kaplan. Al Jazz Club è di scena il quartetto SLWJM.
Martedì. Al Jazz Club si esibisce Gionata. Al Blah Blah suona l’arpista Kety Fusco.
Mercoledì. Per “Novara Jazz” al circolo xxv aprile si esibisce il quartetto del pianista Mario Zara. Al Blah Blah sono di scena le giapponesi Shonen Knife.
Giovedì. Al Cafè Neruda si esibisce il Jazzonia Ltd Sextet. Al Blah Blah suona Hugo Race. Per “Novara Jazz” al Broletto si esibisce il trio Libero Motu e il duo Elephank Project.
Venerdì. Al Pala Alpitour è di scena Ultimo. Per “Novara Jazz” al birrificio Croce di Malto, suona il contrabbassista Luca Pissavini e il trio III Considered. Al Caffè Neruda si esibisce il quartetto Il Sogno di Pablo.
Sabato. Al Blah Blah suonano i Glitter Wizard. Per la rassegna “Mods MayDay” all’OffTopic, sono di scena i nostrani Statuto, i Mads e Rudi, i Five Faces, i Made e i Coys. Per “Novara Jazz” alla basilica di San Gaudenzio si esibisce il sassofonista Francesco Bigoni, a casa Bossi l’Italian String Trio, al Broletto gli Animanz insieme a Juanita Euka.
Domenica. Al Civico di Chivasso per la rassegna “Jazz Around You”, suona il trio del batterista Tony Match con il sassofonista Scott Hanilton. Per “Novara Jazz” nella Sala del Compasso si esibisce la cantante Sane Huijbregts e il trombonista Michael Steinman, ospite al Broletto della Erios Junior Jazz Orchestra.
Venezia (Italia), Dubrovnik (Croazia), Brno (Repubblica Ceca), Kecskemét (Ungheria), e Cracovia (Polonia), le cinque città coinvolte nel progetto, sono state mappate per individuare i prodotti più rappresentativi del patrimonio gastronomico locale. Brno ha scelto la mela Panenské Ćeské, una varietà particolarmente resistente e saporita, dotata di ottima conservabilità e adatta al consumo diretto. La Croazia punta sulla Malvasia di Dubrovnik, un vino bianco secco e delicato, ottimo da abbinare al pesce bianco, e il sale di Ston, prodotto nella salina più antica e meglio conservata di tutta Europa. Kecskemét, nota come il “frutteto dell’Ungheria” grazie alla peculiare struttura del suolo e all’abbondante luce solare di cui gode, ha selezionato l’albicocca Hankovszky, la più pregiata tra le molte varietà locali; molto versatile nella gastronomia ungherese e spesso utilizzata per la produzione di conserve, è anche l’ingrediente della famosa pálinka all’albicocca, il tipico distillato simbolo di Kecskemét, conosciuto in tutto il mondo. Per quanto riguarda Cracovia, la scelta è andata sull’Obwarzanek krakowski, una ciambella realizzata in pasta di pane, bollita e cosparsa di semi di papavero, sesamo o formaggio prima della cottura in forno; questo tipico di snack, molto noto e diffuso nella città, viene tradizionalmente acquistato dai carretti dei venditori di strada. Venezia invece, tra i suoi tanti prodotti, presenta la schia della Laguna, un piccolo crostaceo di colore grigio, servito generalmente fritto e accompagnato con polenta bianca; dall’antico vitigno Dorona viene prodotto l’omonimo vino abbinato alla schia.
Per testare le innovative soluzioni di tipo partecipativo concepite per la promozione del patrimonio gastronomico negli spazi pubblici, le cinque città hanno lanciato le azioni pilota che nel corso di quest’anno raggiungeranno gli abitanti, gli studenti delle scuole e i turisti, coinvolgendoli in diverse attività.
• Il prossimo autunno, Venezia ospiterà i Venice Food Days, per scoprire il sapore autentico della città e promuovere la cucina e i prodotti locali, in collaborazione con i principali attori della gastronomia locale.
• Col programma Learn to taste the diversity of South Moravia, Brno punterà a promuovere i sapori regionali della Moravia meridionale attraverso attività per bambini, spettacoli e mercati, elaborando menù stagionali per le scuole, realizzando un catalogo dei prodotti locali e organizzando sessioni d’incontri con i produttori per preparare piatti tipici.
• City Breadwinners sarà la manifestazione gastronomica, multimediale e multisensoriale al cuore delle attività di Dubrovnik; durerà tutto l’anno con lo scopo di valorizzare i produttori di cibo presentando il patrimonio gastronomico della città.
• In Ungheria, il Kecskemét Green Market ospiterà formazioni per i contadini e i produttori e diverse attività di educazione alimentare, cucina, degustazioni, visite guidate e incontri con i produttori locali.
• Cracovia presenterà invece la manifestazione Culinary Krakow: Heritage on the plate. L’iniziativa darà la possibilità di immergersi nel patrimonio gastronomico della capitale grazie a uno speciale tour, diversificando in tal modo l’offerta turistica della città e incoraggiando i visitatori a scoprire nuove zone meno conosciute.
Ma non finisce qui: ogni città europea potrà adottare il metodo sviluppato dalle cinque città coinvolte nel progetto SLOW FOOD-CE per promuovere il proprio patrimonio gastronomico. Per condividere esempi, consigli e corsi di formazione on line, è stata lanciata la piattaforma Food Paths Network,a cui possono accedere tutte le città interessate all’adozione di un approccio comune per la tutela e lo sviluppo del patrimonio gastronomico locale.
Il progetto
Il progetto SLOW FOOD-CE ha dato vita a un modello replicabile in grado di valorizzare i cibi tradizionali così come i produttori, le razze e i semi, le tecniche di lavorazione artigianali, il folklore, il paesaggio culturale e le risorse naturali che nutrono il patrimonio gastronomico comune dell’Europa centrale. Il progetto ha portato a una nuova alleanza tra le cinque città di Venezia, Dubrovnik, Brno, Kecskemét e Cracovia. Il principale obiettivo è il miglioramento delle capacità degli attori locali nella tutela e promozione del patrimonio immateriale del cibo, in una prospettiva di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Le cinque città coinvolte sono i luoghi ideali per sviluppare il concetto di “nuova gastronomia” promosso da Slow Food: un approccio multidisciplinare al cibo, che riconosce le forti e profonde connessioni tra gli alimenti, il pianeta e le persone.
*Al progetto SLOW FOOD-CE aderiscono 10 partner di 5 paesi dell’Europa centrale impegnati a costruire insieme una metodologia comune per l’identificazione e la promozione delle risorse culturali legate al patrimonio gastronomico. Italia (Slow Food, città di Venezia, Università delle scienze gastronomiche) Croazia (Agenzia per lo sviluppo della città di Dubrovnik, Assosciaizone Kinookus)
Repubblica Ceca (Autorità del turismo della Moravia meridionale, Slow Food Brno)
Ungheria (Municipalità di Kecskemét, Kiskunság Tradition-bound, Artisans and Tourism Association)
Polonia (Municipalità di Cracovia) Partner associati – 7 partner associati supportano i partner del progetto per il coinvolgimento di attori e soggetti interessati e nella diffusione dei risultati del progetto: il Consiglio per il turismo di Ston (HR), la città di Dubrovnik (HR), la città di Brno (CZ), l’Organizzazione del turismo della Malopolska (PL), l’Accademia di educazione fisica e turismo di Cracovia (PL), l’Istituto europeo di storia e culture del cibo (FR), Europa Nostra (NL).
Il tour della decrescita
Dopo il successo dei primi tre Bike Tour nel Centro e nel Sud Italia, quest’anno il Movimento per la Decrescita Felice si sposta più a Nord: dal 26 maggio al 2 giugno la comitiva MDF di una quarantina di ciclisti viaggerà dalla Val Susa a Savona, dove il 1° giugno in occasione della Giornata Mondiale della Decrescita ci saluteremo con un grande evento. In mezzo varie tappe e tanti incontri: a Venaus conosceremo il Movimento NO Tav,a Torino saremo ospiti della Cavallerizza Reale, conosceremo il progetto del panificio cooperativo Panacea, e poi ancora Alba e Millesimo, per conoscere alcune tra le realtà italiane più resistenti e resilienti che, dal basso, si battono per il cambiamento, la sostenibilità e il futuro di tutti noi.
Viaggiare lento e a basso impatto ambientale, riscoprire antichi borghi, tradizioni, culture e colture, diffondere l’eco-turismo, la mobilità sostenibile, il viaggio come momento di conoscenza, incontro e scoperta, sono solo alcuni dei temi che si affronteranno durante questo cammino e di cui ci si farà promotori. Durante i chilometri percorsi si avrà la possibilità di ammirare bellissimi paesaggi, visitare piccoli borghi nascosti, incontrare persone del luogo e approfondire le conoscenze attraverso workshop, conferenze, aperitivi e spettacoli teatrali.
Come da tradizione al fianco di MDF c’è Altri Mondi Bike Tour, una banda di artisti/ciclisti che gira l’Italia che resiste, che risponde ai conflitti ambientali, che tutela le proprie bellezze naturali, portando con sè il loro spettacolo di divulgazione scientifica giocosa sull’intelligenza delle piante, società e comportamenti degli animali e ipotesi di vita su altri pianeti. Uno spettacolo sulla sostenibilità ambientale per avere un altro punto di vista sul Pianeta e sull’Umanità.
Oltre a Altri Mondi Bike Tour ancora una volta ci sarà ènostra, fornitore elettrico cooperativo, a finalità non lucrativa, che vende ai propri soci solo elettricità rinnovabile proveniente da impianti sostenibili, fotovoltaici, eolici e idroelettrici con garanzia d’origine, prediligendo realtà di produzione legate alle comunità locali e favorendo la crescita della quota di energia da fonti rinnovabili. E poi ancora: L’Alveare che dice Sì! un progetto di filiera corta basato sull’economia partecipativa in cui si privilegia l’incontro tra consumatori responsabili e produttori informati, al fine di ridurre al minimo gli sprechi e favorire scambi diretti, prodotti locali, entrate dignitose per chi produce, prodotti di qualità per chi acquista. Ma soprattutto: rapporti di conoscenza e fiducia.
Ultimo, ma non ultimo, Italia che cambia, un viaggio, un sito, un racconto reale e virtuale nato per incontrare e conoscere chi ha preso la propria vita in mano, senza aspettare che qualcuno agisse al suo posto.
“Insomma, più che partner parliamo di amici, compagni di viaggio, – dicono i promotori – in linea con tutto ciò che il Movimento della Decrescita Felice da sempre afferma e pratica: la consapevolezza che il cambiamento sia quotidiano e personale e che la rivoluzione più importante sia quella che ha inizio nelle proprie abitudini, negli stili di vita, nei consumi sobri e nel piacere della condivisione”.
Mille sfumature al Valentino
Il parco del Valentino tra mille sfumature. La foto è di Liviu Cozac
AGGIORNAMENTO
L’affluenza alle elezioni regionali del Piemonte alle ore 19 è del 51,81% con i dati di 695 comuni su 1.181 totali. Risultato in linea con la precedente tornata, quando votò il 51,90.
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I dati del Viminale indicano che l’affluenza alle regionali del Piemonte alle ore 12 è del 20,6% (era stata del 20,57% alla precedente tornata elettorale) in relazione ai dati di 943 sezioni su 1.181.
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Oltre alle elezioni per la Regione e il Parlamento europeo, in Piemonte domenica 26 vanno al voto tre capoluoghi di provincia: Vercelli, Biella e Verbania. Alle urne altre 16 città con oltre 15mila abitanti, dove e’ possibile il ballottaggio, e 807 Comuni di medie, piccole e piccolissime dimensioni, due terzi dei 1.181 Comuni piemontesi. Tra i piu’ importanti con i tre capoluoghi di provincia, Casale Monferrato, Chieri, Collegno, Alba, Bra, Rivoli, Settimo Torinese e Novi Ligure. Per la prima volta voteranno gli elettori di sette nuovi Comuni, nati da recenti fusioni o incorporazioni: Gattico-Veruno in provincia di Novara, Lu e Cuccaro Monferrato (Alessandria), Quaregna Cerreto e Valdilana (Biella), Val di Chy e Valchiusa (Torino), e Valle Cannobina (Vco). Gli elettori in Piemonte sono circa 3,5 milioni.
QUALCHE INFORMAZIONE IN PIU’
Seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica di in tutto il Piemonte. Alla chiusura inizia lo spoglio delle Europee. Poi alle 14 di lunedì quello per le Regionali e, a seguire, per le Comunali. Quattro i candidati alla presidenza della Regione, l’ultima del Nord ancora a guida centrosinistra. Sergio Chiamparino è sostenuto da Pd, Luv, i Moderati, + Europa, Piemonte del si, Demos e Italia in Comune. Il centrodestra presenta l’eurodeputato di Forza Italia Alberto Cirio, sostenuto anche da Lega, FdI, Udc e lista civica Si Tav, Piemonte nel cuore. Il consigliere regionale Giorgio Bertola è il candidato del Movimento 5 stelle, il professore Valter Boero del Popolo della Famiglia.
Arrestato il giovane rapinatore di farmacie
Il 5 aprile scorso, un cittadino di origine rumena entrava in una farmacia del quartiere San Secondo, mentre un suo connazionale, rimaneva all’esterno con funzioni da palo. Approfittando di un breve momento in cui i dipendenti della farmacia si trovavano lontani dal bancone per servire dei clienti, il giovane, chinatosi in modo da non farsi vedere, asportava dalla cassa la somma di 250 € e si allontanava velocemente.
Gli agenti del Commissariato San Secondo intervenivano sul posto ed acquisivano le immagini della telecamera di videosorveglianza, attraverso le quali individuavano l’autore: si tratta di un minorenne, già pregiudicato per la medesima tipologia di reati, residente al campo nomadi di via Germagnano.
Dopo circa un mese, il personale del Commissariato presente in Questura per motivi di servizio, riconosceva il giovane, che in quel momento si trovava in stato d’arresto per un furto con destrezza.
Nella circostanza, gli veniva contestato anche il furto in farmacia dello scorso 5 Aprile. A quel punto, il giovane ammetteva le proprie responsabilità. Pertanto, è stato anche denunciato per furto in concorso in trascorsa flagranza.
(foto archivio)
Verso Torino-Lazio: il Toro alla caccia dei tre punti
Da “spareggio” per l’Europa League a gara dal significato ridimensionato. In sintesi, questa è stata la “metamorfosi” della partita di domenica (inizio alle ore 15) tra il Toro e la Lazio. La vittoria dei capitolini in Coppa Italia, infatti, ha proiettato il sodalizio bianco-celeste in Europa League: in caso di sconfitta nella finale della Coppa nazionale, invece, “quelli che hanno portato il calcio a Roma” avrebbero dovuto conquistarsi la qualificazione europea mediante il campionato, cioè battagliando col Torino per la settima posizione. Tutto finito, dunque, per il Toro? Attualmente sì, ma resta la possibilità d’accesso all’ex Coppa UEFA, qualora il Milan mancasse la qualificazione alla Champions League e rinunciasse (per i noti problemi) alla partecipazione all’Europa League: il sogno europeo torinista, quindi, non è ancora sopito. Comunque, il Torino ospiterà la Lazio con l’intento di riscattare la brutta sconfitta di Empoli, in modo da accomiatarsi al meglio dai suoi sostenitori. Il sodalizio del presidente Urbano Cairo è stato protagonista di una stagione più che positiva: sempre in corsa per la qualificazione europea (arrivando addirittura a poter cullare il sogno della Champions), due sole sconfitte in trasferta, massimo punteggio raggiunto da quando la vittoria vale tre punti (cioè da 1994-’95), vittorie di prestigio (con Inter e Milan, entrambe piegate al “Grande Torino”) e prestazioni “da Toro” che hanno rinsaldato il legame tra la squadra e i suoi tifosi. I granata meritano d’essere salutati con un grande applauso da tutto lo stadio, sperando che la stagione 2019-’20 inizi il prima possibile, cioè coi preliminari di Europa League. Torino-Lazio sarà l’ultima gara per Emiliano Moretti, che appende gli scarpini al chiodo dopo ventun anni di carriera (sei dei quali al Torino) e 600 presenze totali da professionista, destinate a diventare 601 domenica: professionista esemplare, merita (senza voler nulla togliere agli altri “alfieri” torinisti) un applauso supplementare. Entrerà nello staff dirigenziale del Torino: farà sicuramente bene anche in tale veste.
Giuseppe Livraghi
Polfer, controlli ai convogli merci pericolosi
A dieci anni dal terribile incidente di Viareggio, avvenuto la notte del 29 giugno 2009, nella memoria collettiva il trasporto di merci pericolose su rotaia è sempre un motivo di inquietudine. Di qui, per via di una maggiore sensibilità, gli attenti controlli che vengono effettuati dalla polizia ferroviaria. E proprio la settimana scorsa è stata interamente dedicata ai controlli ai convogli ferroviari che trasportano merci pericolose, finalizzate a prevenire situazioni che possano pregiudicarne la sicurezza nelle fasi di partenza, transito e arrivo.
I controlli nelle stazioni, predisposti dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, hanno visto impegnato il Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta nelle province di Torino, Alessandria e Verbania, dove insistono scali ferroviari adibiti alla sosta, composizione dei convogli con carrozze attrezzate al trasporto di merci pericolose, nonché raccordi con aziende di settore.
Agenti degli Uffici Polfer e della Squadra Amministrativa compartimentale, appositamente formatu in un settore che richiede elevate competenze tecniche e specialistiche, ha ispezionato 138 carri merci molti dei quali provenienti o diretti all’estero, in controlli preventivi effettuati prevalentemente prima della partenza dei treni, così da consentirne il viaggio in sicurezza, evitando di procedere all’interruzione in corsa ed alle successive complesse operazioni, come avviene invece in caso di criticità riconducibili a perdite e fuoriuscite del materiale trasportato.
Nello scalo di Alessandria smistamento, 28 i carri controllati di cui 7 trasportanti sostanze altamente tossiche, nello scalo merci di Orbassano 7 carri controllati e a Domodossola , nello scalo Domo 2, 103 carri ispezionati.
Le sanzioni amministrative comminate sono 12 ed hanno interessato 37 carri cisterna in totale, 36 carri attrezzati per il trasporto di lubrificanti, per irregolarità nella chiusura di sicurezza, mentre 1 carro per fuoriuscita e leggera colatura della sostanza tossica trasportata.
L’importo complessivo delle sanzioni è stato di euro 62.000 tra trasportatori e speditori, alcuni dei quali stranieri.
I servizi della Specialità proseguiranno nelle prossime settimane per verificare il rigoroso rispetto delle norme del Regolamento Internazionale che disciplina il trasporto di merci pericolose in ambito ferroviario.
Massimo Iaretti