Gli agenti del Commissariato di Rivoli hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino italiano. Tale misura è un aggravamento di quella a suo carico in precedenza.
A carico dell’uomo, infatti, a fine del 2018, era stata emesso un divieto di avvicinamento alla persona offesa per le condotte maltrattanti nei confronti della coniuge e del figlio minore e per i ripetuti atti persecutori della quale era stata vittima la moglie, durante la fase di separazione. Tra i diversi comportamenti persecutori, l’uomo in una circostanza aveva anche confezionato un atto pubblico falso proveniente apparentemente dal Tribunale di Torino al fine di ottenere un tentativo di riconciliazione. Nonostante il divieto di avvicinamento, l’uomo ha continuato a perseguitare la donna recandosi più volte nei luoghi da lei frequentati e dal loro figlio. In una circostanza, la donna aveva rinvenuto sulla propria autovettura un uccello morto con la testa quasi decapitata appoggiato sul cofano dell’auto. La stessa mattina, la vittima era stata avvicinata e insultata dal coniuge. I comportamenti persecutori reiterati e l’inottemperanza del divieto di avvicinamento hanno portato all’aggravamento della misura cautelare.
M.Iar.
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