Vercelli è da sabato 23 marzo al centro di un evento culturale di dimensione, non solo locale o nazionale, ma addirittura internazionale. Nell’ambito delle celebrazioni per gli ottocento anni della posa delle prime due pietre dell’Abbazia di Sant’Andrea, voluta dal cardinale Giala Bicchieri, è esposta nell’Arca (l’ex chiesa di San Marco sull’omonima piazza) una delle tre copie esistenti della Magna Charta Libertatum, documento scritto in latino che il re d’Inghilterra, Giovanni Senzaterra, fu costretto a concedere ai baroni del regno, suoi diretti feudatari, il 15 giugno 1215. E questo è uno dei primi documenti in cui si riconoscono i diritti umani. La pergamena, giunta a Vercelli sotto scorta, proveniente dalla cattedrale di Hereford fa parte della mostra ‘La Magna Charta-Guala Bicchieri e il suo lascito”. L’evento – cui se ne accompagnano altri con mostre ed esposizioni diffuse al Museo Francesco Borgogna, al Museo Camillo Leone, a Museo del Tesoro del Duomo e all’Archivio di Stato di Vercelli, legati alle figure del cardinale, di Sant’Andrea e della Vercelli del Duecento, periodo caratterizzato da un’eccezionale importante culturale della città eusebiana – vuole essere appunto un omaggio al cardinale Guala Biocchieri che il 19 febbraio 2019 diede l’avvio alla costruzione del Sant’Andrea uno dei primi esempi di gotico in Italia e perché il prelato ebbe un ruolo di primo piano nella sua vicenda, in quanto come legato pontificio alla corte inglese e tutore del giovane re Enrico III, fu il supervisore del documento, ponendo il suo sigillo sia nella riconferma della Carta del 1216, sia in quella riconfermata nel 1217, che è la versione esposta a Vercelli. La mostra propone anche il ‘baule da viaggio’ del cardinale, in prestito dal Museo di Palazzo Madama a Torino e gli splendidi smalti di Limoges, oltre ad oggetti, ritratti, codici e documenti inediti. La presentazione alla città di Vercelli è avvenuta in una cerimonia che si è tenuta nella sua cornice naturale, l’Abbazia di Sant’Andrea. A fare gli onori di casa ai molti vercellesi e rappresentanti di enti ed istituzioni che hanno permesso la realizzazione dell’evento c’era il sindaco Maura Forte che ha evidenziato l’importanza che assume in ambito culturale una simile iniziativa e anticipato di voler stringere legami più stretti con Hereford. Tra i relatori ci sono stati l’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’assessore regionale alla cultura Antonella Parigi, il vice ambasciatore della Gran Bretagna. Da ricordare, infine, il particolare sostegno ottenuto dalle Fondazioni bancarie, Cassa di risparmio di Vercelli, Cassa di risparmio di Torino e Compagnia San Paolo.
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Massimo Iaretti
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