Successo di pubblico e folla di giovani e studenti al Palazzo Farnese di Piacenza per visitare la mostra “Annibale, un mito Mediterraneo”, aperta al pubblico fino al 17 marzo.
Un viaggio nella storia del Mediterraneo all’epoca delle guerre puniche attraverso le vicende di Annibale Barca (247-183 a.C.) che osò sfidare Roma, con la consulenza dello storico Giovanni Brizzi che ha curato l’esposizione. Nei sotterranei della residenza ducale piacentina, splendidamente restaurati, la ricerca storica si fonde con le nuove tecnologie. È così, attraverso videoinstallazioni, videowall e proiezioni sul grande schermo vediamo il condottiero cartaginese che attraversa le Alpi con i suoi 37 elefanti sotto una fitta nevicata che immerge gli stessi visitatori nel contesto storico della straordinaria avventura di Annibale che sconfiggerà i romani sul Ticino presso Vigevano e sul Trebbia nei pressi di Piacenza (entrambe nel 218 a.C.), al lago Trasimeno ( 217 a.C), a Canne in Puglia (216 a.C.), per poi essere sconfitto definitivamente a Zama (202 a.C.). Una lunga guerra, costata all’Italia forse 200.000 morti, insegnò a Roma la paura del nemico ma le fornì anche i mezzi e le tattiche da opporre ai futuri nemici per vincere le successive guerre in Oriente. Un viaggio nel tempo in cui il pubblico si trova letteralmente circondato dai guerrieri di Annibale e dai suoi elefanti in assetto da battaglia. Un itinerario affascinante che negli imponenti sotterranei di Palazzo Farnese si snoda tra preziosi reperti storici e artistici provenienti da enti culturali italiani e internazionali e oggetti di oltre 2000 anni fa che sembravano perduti e che invece rivivono in speciali teche olografiche. La storia di Annibale riporta al centro dell’attenzione lo stesso Mediterraneo, quel Mare Nostrum così importante e decisivo allora per i commerci, la cultura e la politica dell’intera Europa, tornato un elemento determinante nell’attuale periodo storico. Due sezioni della mostra ricostruiscono gli eventi geopolitici dell’epoca e quelli delle gesta di Annibale il cui volto è ritratto sulla moneta proveniente dalla Biblioteca nazionale di Francia. Nelle sezioni successive vengono approfonditi gli aspetti militari e strategici della seconda guerra punica con l’ausilio di suggestive rappresentazioni che vedono schierati Romani e Cartagenesi nelle principali battaglie, a cui si aggiunge una sala dedicata all’importanza strategica di Piacenza e della via Emilia. Non manca una sala dedicata alla famiglia di Annibale, con il padre Amilcare, i fratelli, il cognato Asdrubale, la formazione culturale greca e punica del giovane e il suo addestramento militare. Notevole è il bozzetto di Francisco Goya “Annibale vincitore che rimira per la prima volta l’Italia dalle Alpi” arrivato dal Museo del Prado di Madrid. La mostra, promossa dalla Fondazione Piacenza e Vigevano, dal Comune di Piacenza, dai Musei di Palazzo Farnese e dalla diocesi di Piacenza-Bobbio, resta aperta fino al 17 marzo, da martedì a giovedì (ore 10.00-19.00), venerdì, sabato e domenica (ore 10.00-20.00), lunedì chiuso. Un consiglio: dopo la mostra fate un salto in Duomo, sempre nel centro piacentino, e non perdetevi la salita sulla cupola della cattedrale di Piacenza dove è possibile ammirare da pochi metri di distanza gli affreschi del Guercino.
Filippo Re
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