Il testimone interrogato dai carabinieri ha tracciato un identikit dell’assassino di Stefano Leo, il giovane di 33 anni ucciso nei giorni scorsi ai Murazzi da un feroce assassino che gli ha tagliato la gola con un coltello. L’uomo che ha parlato con gli inquirenti ha detto che mezz’ora prima del delitto, quello che poi si sarebbe rivelato l’omicida, descritto alto circa un metro e ottanta, forse nordafricano, era seduto su una delle panchine lungo il viale che costeggia il Po, e temendo di essere fotografato (forse perché spacciatore di droga) si è lamentato violentemente con il passante. Dunque un possibile pusher che potrebbe avere ucciso Stefano per lo stesso motivo: il timore di essere immortalato con un cellulare. L’assassino sarebbe comunque stato inquadrato dalle telecamere della zona. I funerali del giovane si terranno domani nel Biellese.
Recenti:
Jannik Sinner ha vinto anche questa volta. Batte Carlos Alcaraz nella finale torinese e trionfa come
La Digos ha arrestato uno studente diciottenne, attivista dei collettivi studenteschi per i disordini scoppiati in
La Regione Piemonte ha stanziato 3 milioni di euro per realizzare 92 interventi di manutenzione idraulica
Presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino Arrivato dalla Somalia a Torino, un bimbo di 13
“Lo sai che… La truffa si camuffa!” è il claim della campagna di comunicazione promossa dal

