Caterina sta attraversando un periodo difficile della sua vita. La separazione dal marito causata dalla scoperta di un tradimento. Lui la tradiva con la sua collega e amica. Fino a quel momento, fino a quel giorno, non si era mai messa in discussione, tutto amava come doveva andare, quel file non doveva aprirsi, quel fallimento non era previsto.
Non aveva passioni particolari Caterina, non aveva avuto bisogno di averle, lei viveva in simbiosi con quell’uomo, la sua vita era uno specchio. L’imprevisto trauma emotivo la porta a riconsiderare da un’altra prospettiva la sua vita.
Rabbia, frustrazione, desolazione, solitudine, la attanagliano, fino a quando un giorno, fuori città scopre una grotta, un luogo ameno, abbandonato…, poco sicuro e pieno di misteri. E’ dentro questa grotta che Caterina inizia un percorso interiore che la porterà a scoprire emozioni che non conosceva, verità che aveva ignorato. Sarà proprio da qui che lei inizierà a fare pace con il suo passato e raggiungere una piena consapevolezza di sè.
Giulia Fagiolino ha uno stile asciutto, lineare, diretto, essenziale. Senza dubbio, nel suo modo di scrivere, l’autrice ha sentito l’influenza degli scrittori che più ha letto e amato: “Per citare tre opere direi Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen; Camera con vista di E.M.Forster e Cuore di Tenebra di Conrad. Nello specifico, i libri della Austen mi hanno sempre attratto, descrivono un mondo tanto diverso dal nostro, ma al tempo stesso familiare. Mi piace la personalità dei protagonisti che è centrale in tutti i suoi romanzi. Così come per Forster che con il suo Camera con vista arriva all’apice del suo romanticismo. Conrad con Cuore di tenebra descrive molto l’interiorità del protagonista. Non a caso vi ho preso spunto per scrivere il mio romanzo. Tornando allo stile, mi piace molto quello di Jane Austen, come racconta, come incuriosisce…e anche lo stile di Dacia Maraini, diretto, fluido.” In Quel giorno c’è anche qualcosa di autobiografico: “C’è sicuramente la voglia di andare avanti e di affrontare le difficoltà. Penso che la società di oggi abbia bisogno di stimoli positivi – incalza Giulia Fagiolino – siamo nell’epoca dei social network, quindi tutti dovrebbero essere molto aperti al mondo, al domani. Invece paradossalmente la società di oggi è sempre più chiusa e si nasconde dietro realtà virtuali fondate solo sull’apparenza. Il mio romanzo va un po’ controcorrente, è come se dicesse apritevi al mondo, affrontate la vita rimanendo sempre voi stessi.”