Gennaio 2019- Pagina 4

Le pmi piemontesi vanno all’estero

Al via il Tour Internazionale per portare le aziende oltralpe. Dopo la SIB di Casablanca del novembre scorso, la prossima tappa è BUDMA a Poznan dal 12 al 15 febbraio

 Per le imprese italiane del comparto costruzioni la crisi non è finita, sono passati dieci anni e la ripresa non è ancora arrivata. La situazione è molto chiara, la chiave per la sopravvivenza è il mercato estero.

 

Per le piccole e medie imprese italiane del settore delle costruzioni, in particolare quelle specializzate in componenti tecnici dell’involucro edilizio – serramenti e porte, portoni e chiusure tecniche, tende e schermatura solare, lattoneria accessori e coperture metalliche -, non sempre l’internazionalizzazione è un processo facile. Richiede conoscenze specifiche in campo amministrativo, legale e organizzativo di cui non tutti dispongono. Ancor prima, bisogna trovare il modo di farsi conoscere all’estero e prendere contatto con operatori del settore costruzioni: installatori qualificati, rivenditori, grossisti ed importatori, architetti, progettisti, ingegneri, riviste di settore, istituzioni e associazioni per portare all’attenzione la propria expertise, quell’unicità e quel saper fare tipico del made in Italy capace di mixare qualità, design e sicurezza.

 

Da questa esigenza quattro associazioni di categoria insieme a FINCO, la loro Federazione di riferimento  (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione), è nata CASEITALY, un format innovativo per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane dei componenti tecnici per l’involucro edilizio volto a promuovere efficacemente le aziende stesse, i loro valori, i loro prodotti e servizi. “Non possiamo più permetterci di raccogliere ancor troppo debolmente la potenzialità dei mercati internazionali, che da un lato richiedono le specifiche e i contenuti dei nostri prodotti, ma dall’altro non riescono a venirne in contatto in modo sistematico ed efficace. Noi vogliamo colmare questo gap in modo concreto. Portare le piccole e medie aziende italiane all’estero è la nostra missione che si traduce non solo in un aumento di fatturato, ma vuol dire anche salvaguardia di posti di lavoro e facilitare l’occupazione sul nostro territorio”, dichiara Laura Michelini – Presidente CASEITALY.

 

Queste le motivazioni che hanno portato tre aziende del Piemonte a entrare nel progetto CASEITALY: Armo Spa di Collegno (TO), leader del mercato italiano nella fabbricazione di tavole elevatrici a pantografo, pedane di carico e portali isotermici (www.armoweb.it); Florida Tende Srl di Verbania (VB), produttrice di tende da sole, coperture per esterno e pergole utilizzando materiali di design per l’outdoor (www.floridatende.it); Unimetal di Idrocentro Spa di Torre San Giorgio (CN), opera da anni nel settore della produzione di coperture civili, industriali, agricole e della lattoneria (www.unimetal.net).

 

Il progetto CASEITALY, grazie al sostegno del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico Italiano) e attraverso ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), ha dato il via a un grande International Tour che ha l’obiettivo di mettere in contatto diretto le aziende italiane affiliate con il target estero di riferimento.

 

Il Tour è partito nel 2018 con la R+T di Stoccarda per poi proseguire nel marzo scorso alla FENSTERBAU di Norimberga. Dal 21 al 25 novembre 2018, CASEITALY è stata alla SIB di Casablanca dove lo stand italiano è stato visitato, tra gli altri, dal Primo Ministro e il Ministro dell’Urbanistica del Regno del Marocco e da quello della Costa d’Avorio. Presenti anche l’Ambasciatrice italiana in Marocco, il Console italiano a Casablanca e la Direttrice dell’ufficio ICE a Casablanca. Ma gli incontri non sono stati solo di carattere politico, bensì sono stati sviluppati contatti con diversi buyer provenienti non solo dal Marocco, ma anche da Senegal, Ghana, Angola ed Etiopia. “Abbiamo organizzato più di 250 incontri tra operatori esteri del settore e aziende afferenti a CASEITALY, un risultato senz’altro importante – dichiara la Presidente di CASEITALY, Laura Michelini. Siamo in attesa di conoscere a breve le ricadute commerciali di questa importante operazione”.  Molto ci si aspetta ancora dalle prossime tappe del Tour: a Poznan (BUDMA) dal 12 al 15 febbraio 2019 sono già previsti incontri con operatori, oltre che polacchi, provenienti da Croazia, Romania, Lettonia, Albania e Turchia. Poi si prosegue con Barcellona (CONSTRUMAT) dal 14 al 17 maggio 2019 e Parigi (BATIMAT) dal 4 all’8 novembre 2019.

 

Appendino in difficoltà, tra il Pd con il fiato corto e la terza età di Giachino

Chiara Appendino è al tramonto della sua esperienza amministrativa? Forse, ed  è una delle poche che non l’ha capito. O (più verosimilmente) sta facendo melina a centro campo aspettando e sperando che qualcosa di nuovo accada. Per essere giovane ha già imparato il mestiere “parla tanto ma fatti nulla”. Non è che la sua giunta sia da meno. Lei, prodiga, ha già cambiato due assessori. Mettendosi dalla parte della ragione per scaricare su di loro eventuali rimbrotti per le sue negligenze. Appunto, un vecchio trucco che ha già funzionato con Giordana ed il suo addetto stampa diventato capo di gabinetto e “fuggito” all’estero. Il Pasquaretta che per sport si faceva pagare le fatture dal Salone del Libro.  Loro che sono diversi. Talmente diversi che possono fare ciò che agli umani non è concesso. Così per ben due volte la prima cittadina manda il suo vicesindaco Montanari a rappresentare la città in cortei No global e no Tav. Cortei contro il sistema. Poi per sgomberare il Moi invoca l’applicazione delle leggi ottenendo garbati no alla collaborazione da Sergio Chiamparino. Chi la fa l’ aspetti, si direbbe. La Corte dei Conti la ammonisce: i conti del Comune non tornano ed ora lei non sa che pesci prendere. Bisognerebbe fare ulteriore cassa. Ma bisogna vendere ciò che è disponibile subito. Lungaggini burocratiche lo impediscono e soprattutto se a Torino non c’ è sviluppo economico è difficile se non impossibile vendere a privati. Con la decrescita infelice infiocchettata con i No il risultato finale è certo: verso il fallimento del Comune. Le promesse dei suoi amici pentastellati romani sono  solo chiacchiere. E ci si mettono anche i No Tav valsusini che vogliono fare una lista alle regionali, non fidandosi. Così lei chiede aiuto a Salvini per il Moi . Non ne esce, e come il semaforo di Prodi nella satira di Guzzanti sta ferma. Ma sono i conti che non stanno fermi e più il tempo passa più lei e i suoi sodali in consiglio comunale ne rispondono dal punto di vista patrimoniale. Dettagli che fanno però la differenza. Nel campo avverso grande effervescenza e dinamismo. Chiampa incassa l’appoggio di Pizzarotti,  sindaco di Parma. Piaccia o non piaccia è un bel colpo. Il Pd non vuole confluire in liste civiche ma chiaramente ha il fiato corto. E il giovane segretario Furia rilascia dichiarazioni di testimonianza. Tante truppe  dietro non ci sono. Le pasionarie presentano il simbolo Onda. Non si sa mai, mentre Giachino vuole fare una sua lista civica di centrodestra. Finalmente il primo di qualcosa. Anche qui non c’è niente di nuovo, è il suo momento e lo sfrutta fino in fondo. Ma alla fine  deve essere grato ai pentastellati: senza la loro ignavia non avrebbe avuto una terza età per la politica. Sinistra sbrindellata un po’ di qui e un po’ di là. Anche qui nulla di nuovo sotto il sole.  Complessivamente tutto sotto controllo? Direi proprio di no. Siamo curiosi di ciò che avverrà. Soprattutto su alcuni punti. Se i No Tav si presenteranno, di quando valgono elettoralmente. Dubitiamo che affrontino questa prova. Del resto nove su dieci, gli  Italiani sono a favore. Non c’è partita e i  risultati della commissione tardano, una perdita di tempo che costerà alla collettività. Penali e ritardi avranno un costo. Intanto  sembra che il fenomeno dei gilet gialli francesi si stia sgonfiando, una similitudine con la nostra situazione italiana. In Francia estrema destra ed estrema sinistra si sono messi insieme per protestare. In Italia pentastellati e leghisti sono al governo insieme da quasi un anno, il diavolo e l’ acqua santa., l’opposto dell’opposto e quando i riflettori si spengono litigano si tutto. Così nel nostro piccolo il Moi rimane lì occupato e  la Tav si farà. Fortunatamente Matteo Salvini ci rallegra un po’ e si porta al ministero un consulente di campagne elettorali statunitense , guru niente popò di meno che di Trump e compromesso con il Russian gate. Considerato un artista nel confezionare notizie false. Motivazione della consulenza? Siamo amici .Ed immediatamente ci sovviene una domanda: allora perché non vi vedete in una piola? Nessuno vuole sindacare che  cosa sa e vuole. Ma  se il Ministro dell’Interno, segretario leghista che non perde occasione per incontrare i capi di Stato sovranisti ed è (giusto per gradire) anche vice presidente del Consiglio,  tiene in ostaggio nel mare disperati della terra e vuole sgomberare i centri per l’ accoglienza… bene, allora la preoccupazione diventa terrore. Sta diventando anche una questione di rispetto della democrazia? Abbiamo paura di sì. Visto che l’informazione ed il sapere sono  alla base delle scelte per e nelle democrazie. Ma (forse) per chi è in una eterna campagna elettorale queste considerazioni sono un dettaglio. Ora abbiamo tanta ammuina e tante parole ma pochi fatti, alcuni dei quali negano la nostra proverbiale umanità.  Si noti che  nessun ma proprio nessun cittadino è intervenuto in soccorso dei naufraghi. Come i cittadini che abitano vicini ai campi d’accoglienza si sono lamentati per la presenza dei profughi. Taluni dei quali sbigottiti hanno dichiarato: sono tre anni che aspettiamo una risposta. Ma il nostro Fregoli inamovibile continua nel fare comizi, non proprio la principale attività del Ministro dell’ Interno. Ancora una domanda. In Italia non esiste una legge che obbliga, organizzandoli, i richiedenti asilo in attesa di lavorare. Ci sono encomiabili ma particolari esempi più diffusi nelle piccole località. Sono decenni che si aspetta una legge in proposito. Colpevoli i governi recenti ma sicuramente, ora che è passato un anno, colpevole questo attuale. È ritorna il sospetto. Tav  e immigrazione: si preferisce l’ immagine alla sostanza. In una eterna campagna elettorale che dovrebbe terminare a maggio. Dovrebbe.  Ne siamo speranzosi ma non convinti che avverrà. Se le ferite non si curano diventano cancrena e poi si deve amputare. Mai metafora è più calzante per i nostri tempi. Con l’aggravante che si sostiene  di essere in via di guarigione peggiorando, invece,  la malattia del malato. Cioè l’Italia, cioè Torino.
Patrizio Tosetto

La Regione fa ricorso contro il decreto sicurezza

L’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, comunica che domani mattina, giovedì, alle 8,20, sarà nell’ufficio postale all’interno del tribunale di Torino per inviare, insieme all’avvocato della Regione, Giovanna Scollo, il ricorso contro la legge sicurezza alla Corte Costituzionale. Alle 12, poi, nella sala giunta della Regione Piemonte, in Piazza Castello 165 si terrà una conferenza stampa, con l’avvocato Ugo Mattei, per spiegare gli estremi e i tempi del ricorso. Il Piemonte si aggiunge così ad altre Regioni di centrosinistra che hanno deciso di presentare ricorso.

“#Salvini non mollare”, gazebata sabato e domenica

Sull’onda dell’hashtag “#Salvini non mollare” con il quale La Lega compatta rimarca il totale sostegno alle politiche del Ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini, sabato 2 e domenica 3 febbraio in molte piazze i militanti della Lega si mobiliteranno con una gazebata ed una raccolta firme in segno di solidarietà al “Capitano” che per il caso della nave Diciotti alcuni magistrati vorrebbero processare con l’accusa di sequestro aggravato dei 177 migranti a bordo. Salvini rischia da 3 a 15 anni di carcere, solo per aver difeso i confini dell’Italia e per aver fatto il proprio dovere, sostengono i suoi elettori. La Lega fa sapere che sarà fondamentale il sostegno di tutti. #SALVINI NON MOLLARE. Consulta l’elenco per trovare il gazebo più vicino.

Prorogata al 4 febbraio l'iscrizione al Premio InediTO

Grazie al montepremi (aumentato a 7.000 euro senza incidere sulla quota d’iscrizione), i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, la produzione, la diffusione radiofonica e sul web, partecipando a rassegne, festival, fiere

È stata prorogata al 4 febbraio l’iscrizione al Premio InediTO – Colline di Torino che compie 18 anni, diventa maggiorenne e raggiunge la maturità! Il concorso letterario organizzato dall’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO), nato nel 2002, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, ha l’obiettivo di premiare autori affermati e nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, ed è l’unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica), in lingua italiana e a tema libero. Grazie al montepremi (aumentato a 7.000 euro senza incidere sulla quota d’iscrizione), i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, la produzione, la diffusione radiofonica e sul web, partecipando a rassegne, festival, fiere. Inoltre, verranno assegnate menzioni agli autori promettenti e i premi speciali “InediTO Young” in collaborazione con Aurora Penne, “Borgate Dal Vivo”, e tra i nuovi quelli intitolati ad “Alexander Langer” e a “Giovanni Arpino” in collaborazione con la Città di Torino, nonché il premio “InediTO RitrovaTO” con la Città di Alba che sarà conferito a un’opera inedita di uno scrittore non vivente. Il concorso talent scout diretto dal cantante e scrittore Valerio Vigliaturo, che accompagna gli autori nel mondo dell’editoria e dello spettacolo (come testimoniato dai vincitori lanciati in queste edizioni), la cui partecipazione è gratuita per minori, detenuti e diversamente abili, ha coinvolto migliaia di iscritti da tutta Italia e dall’estero (Usa, Europa, Australia, Asia), a conferma anche della dimensione internazionale acquisita. Il prestigio è caratterizzato dalla qualità delle opere premiate, dal riscontro dei media e dalle personalità che hanno formato il Comitato d’Onore e che hanno ricoperto il ruolo di presidenti e di giurati (tra i quali Paola Mastrocola, Umberto Piersanti, Luca Bianchini, Andrea Bajani, Aurelio Picca, Davide Ferrario e Morgan). Da questa edizione la super giuria sarà presieduta dalla scrittrice Margherita Oggero e formata da: Maurizio CucchiPaolo LagazziDavide RondoniDario Salvatori, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Paolo Di PaoloMelania GiglioAndrea ZirioEnrico RemmertGaia Rayneri, Vito CioceLinda MesserklingerLeonardo CaffoTindaro Granata nonché dai vincitori della passata edizione. A maggio al Salone del Libro di Torino si terrà per la prima volta solo la presentazione dei finalisti e successivamente a giugno la premiazione con il coinvolgimento di ospiti illustri (tra i quali hanno partecipato alle scorse edizioni Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali e Giuseppe Catozzella).  Il premio è inserito da diverse edizioni nella manifestazione Il Maggio dei libri promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e ottiene il contributo della Regione Piemonte, del Consiglio regionale del Piemonte e delle città di Chieri e Moncalieri, il patrocinio della Città di Torino, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e della città di Chivasso, Alba (CN) e da questa edizione di Rivoli, il sostegno della Fondazione CRT e di Legacoop Piemonte, la sponsorizzazione di Aurora Penne. I partner sono il Premio Lunezia, il Festival di Poesia “Parole Spalancate”di Genova, il M.E.I.(Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, Film Commission Torino Piemonte, il Festival di Letteratura “I luoghi delle parole” di Chivasso (TO), il Festival “Borgate dal Vivo”, l’agenzia L’Altoparlante, l’agenzia letteraria Edelweiss, nonché da questa edizione la piattaforma digitale eLegacy, l’associazione teatrale Tedacà e l’UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei). Media partner sono «Leggere:tutti», «Torino Magazine», «Corriere di Chieri», «News Spettacolo», «Radio GRP» e «Radio U.G.I.» (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini, cui sarà devoluto parte del ricavato delle iscrizioni). 

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Per info sul bando www.premioinedito.it

Prorogata al 4 febbraio l’iscrizione al Premio InediTO

Grazie al montepremi (aumentato a 7.000 euro senza incidere sulla quota d’iscrizione), i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, la produzione, la diffusione radiofonica e sul web, partecipando a rassegne, festival, fiere

È stata prorogata al 4 febbraio l’iscrizione al Premio InediTO – Colline di Torino che compie 18 anni, diventa maggiorenne e raggiunge la maturità! Il concorso letterario organizzato dall’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO), nato nel 2002, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, ha l’obiettivo di premiare autori affermati e nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, ed è l’unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica), in lingua italiana e a tema libero. Grazie al montepremi (aumentato a 7.000 euro senza incidere sulla quota d’iscrizione), i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, la produzione, la diffusione radiofonica e sul web, partecipando a rassegne, festival, fiere. Inoltre, verranno assegnate menzioni agli autori promettenti e i premi speciali “InediTO Young” in collaborazione con Aurora Penne, “Borgate Dal Vivo”, e tra i nuovi quelli intitolati ad “Alexander Langer” e a “Giovanni Arpino” in collaborazione con la Città di Torino, nonché il premio “InediTO RitrovaTO” con la Città di Alba che sarà conferito a un’opera inedita di uno scrittore non vivente. Il concorso talent scout diretto dal cantante e scrittore Valerio Vigliaturo, che accompagna gli autori nel mondo dell’editoria e dello spettacolo (come testimoniato dai vincitori lanciati in queste edizioni), la cui partecipazione è gratuita per minori, detenuti e diversamente abili, ha coinvolto migliaia di iscritti da tutta Italia e dall’estero (Usa, Europa, Australia, Asia), a conferma anche della dimensione internazionale acquisita. Il prestigio è caratterizzato dalla qualità delle opere premiate, dal riscontro dei media e dalle personalità che hanno formato il Comitato d’Onore e che hanno ricoperto il ruolo di presidenti e di giurati (tra i quali Paola Mastrocola, Umberto Piersanti, Luca Bianchini, Andrea Bajani, Aurelio Picca, Davide Ferrario e Morgan). Da questa edizione la super giuria sarà presieduta dalla scrittrice Margherita Oggero e formata da: Maurizio CucchiPaolo LagazziDavide RondoniDario Salvatori, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Paolo Di PaoloMelania GiglioAndrea ZirioEnrico RemmertGaia Rayneri, Vito CioceLinda MesserklingerLeonardo CaffoTindaro Granata nonché dai vincitori della passata edizione. A maggio al Salone del Libro di Torino si terrà per la prima volta solo la presentazione dei finalisti e successivamente a giugno la premiazione con il coinvolgimento di ospiti illustri (tra i quali hanno partecipato alle scorse edizioni Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali e Giuseppe Catozzella).  Il premio è inserito da diverse edizioni nella manifestazione Il Maggio dei libri promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e ottiene il contributo della Regione Piemonte, del Consiglio regionale del Piemonte e delle città di Chieri e Moncalieri, il patrocinio della Città di Torino, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e della città di Chivasso, Alba (CN) e da questa edizione di Rivoli, il sostegno della Fondazione CRT e di Legacoop Piemonte, la sponsorizzazione di Aurora Penne. I partner sono il Premio Lunezia, il Festival di Poesia “Parole Spalancate”di Genova, il M.E.I.(Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, Film Commission Torino Piemonte, il Festival di Letteratura “I luoghi delle parole” di Chivasso (TO), il Festival “Borgate dal Vivo”, l’agenzia L’Altoparlante, l’agenzia letteraria Edelweiss, nonché da questa edizione la piattaforma digitale eLegacy, l’associazione teatrale Tedacà e l’UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei). Media partner sono «Leggere:tutti», «Torino Magazine», «Corriere di Chieri», «News Spettacolo», «Radio GRP» e «Radio U.G.I.» (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini, cui sarà devoluto parte del ricavato delle iscrizioni). 

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Per info sul bando www.premioinedito.it

Non solo scuola di moda

E’ stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo corso di Arte e Moda Casale Monferrato di Cinzia Sassone

La titolare, con accanto la collaboratrice Iris Devasini ha illustrato lo spazio polifunzionale, contenitore di altre esperienze artistiche affini che sarà accanto all’identità formativa della scuola di moda, che già in questa settimana ha fatto partire due corsi. Tra gli intervenuti il critico d’arte, pittore e presidente della Consulta comunale cultura, Piergiorgio Panelli.

Massimo Iaretti

Per informazioni e contatti : tel 0142590395

Facebook: arteemoda Casale Monferrato

mail arteemoda.casalemonferrato@gmail.com

 

 

 

VENARIA, AL VIA IL MOVICENTRO

È dal 2004, quando si è ideato il progetto, che in città si parla di questa area, dedicata al futuro nodo di interscambio della mobilità cittadina. Un luogo di interscambio veicolare per i Venariesi e per coloro che giungono dalla Valli di Lanzo o dalla zona nord di Torino

Posizionato in viale Roma, di fronte alla stazione ferroviaria Gtt Torino-Ceres, collegamento su rotaia per l’aeroporto Pertini e per le Valli di Lanzo a poche centinaia di metri dal Centro Storico. Un cantiere diffuso che interessa una della porte in città, tra Altessano e via Mensa, direttrice pedonale che porta alla Reggia di Venaria.  La svolta arriva nel 2015, all’insediamento di questa Amministrazione comunale, quando il vecchio progetto era prevista per la stazione ferroviaria la realizzazione di un edificio multipiano che si sarebbe spinta a consumare suolo proprio sulla vicina Corona Verde, riorientando la progettazione nella direzione della semplificazione, della sostenibilità ambientale e della migliore aderenza ai concreti bisogni della comunità locale. Ora, il nuovo Movicentro, la cui consegna parziale del cantiere è avvenuta il 28 dicembre 2018, coinvolgendo quattro micro aree che complessivamente misurano circa 22.500 mq, prevedendo un tempo contrattuale di 240 giorni di lavorazione.

Dichiara il sindaco Roberto Falcone «Per la città è una opera strategica che i venariesi aspettano da tantissimo tempo e sulla quale abbiamo lavorato con grandissimo impegno sin da quando ci siamo insediati. Non sarà un pluripiano in cemento che consuma suolo, come era previsto all’inizio, ma sarà un parcheggio verde interamente votato alla sostenibilità ambientale. Sarà anche la riqualificazione di tutta l’area di fronte alla stazione, fino alla passerella di via Filzi, che tante volte i cittadini hanno segnalato come trascurata. I lavori saranno lunghi e, come si è già potuto vedere, ci saranno dei disagi e alcune modifiche ai servizi. L’obiettivo che realizzeremo sarà però davvero importante per tutti». Il Movicentro diventa una fondamentale struttura per rilanciare la città e il turismo e  la Reggia stessa, ora protesi verso un sistema di mobilità sostenibile che si interseca con la mobilità regionale. Tra le novità del nuovo progetto, vi è la valorizzazione della stazione ferroviaria Venaria, ora protesa verso la città, puntando decisamente anche sull’ingresso da via Fabio Filzi angolo corso Garibaldi, come nuovo accesso ai capolinea degli autobus che collegheranno le Valli di Lanzo e il Basso Canavese, in largo Garibadi (zona scuola Lessona) in collegamento con la ferrovia stessa. Inoltre, la riqualificazione della passarella sulla ferrovia, sempre accessibile da via Filzi, darà nuova vita alla stazione e alla fruibilità della mobilità ferroviaria. Una nuova rotonda in viale Roma angolo via Filzi permetterà agli autobus di linea di poter fare manovra, agevolando la viabilità.

Ma chi sono i soggetti promotori e in che cosa consiste questo nuovo progetto diffuso, che darà una nuova identità all’intera area?  I soggetti coinvolti nell’opera sono la Città di Venaria Reale, in qualità di stazione appaltante, la Regione Piemonte, proprietaria delle aree, la GTT Torino in qualità di concessionario della ferrovia, il C.I.P.E. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), per un investimento totale di € 4.909.236,09. I lavori saranno eseguiti dalla ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) tra le Società Bresciani Asfalti srl e Carpetecnica Group srl, entrambe di Torino. Afferma l’assessore ai Lavori Pubblici e MobilitàGiuseppe Roccasalva «L’idea iniziale è del 2004 e nel 2016 abbiamo convinto la Regione Piemonte a mantenere il finanziamento e a ripensare radicalmente il progetto. Questo Movicentro realizzerà principalmente un parcheggio di interscambio, ripensato rispetto alle nuove esigenze e opportunità in tema di sostenibilità e di mobilità (car sharing, ricariche elettriche) e con soluzioni compatibili con l’ambito del parco su cui insiste, perché abbiamo voluto che le superfici fossero permeabili. La nuova piazza della stazione, invece, metterà in collegamento l’edificio passeggeri con i binari. Le nuove funzioni di questa opera sono e saranno frutto di un bel lavoro condiviso tra il Comune, la Regione Piemonte e l’Agenzia per la mobilità Piemontese».

L’intero progetto è diviso in ambiti.

Ambito 1Il bosco-parcheggio: un esempio di verde multifunzionale.

Il parcheggio accoglierà 70 posti auto di cui 10 posti auto elettriche.

L’area comprende, al piano stradale di viale Roma, la piattaforma di interscambio: TPL, Venaria express, linee su gomma verso le Valli di Lanzo, Trenino per la Mandria (come da APQ reggia), bus di trasferimento lavoratori aree industriali di Venaria, oltre a diversi stalli per la sosta a raso (almeno 50).

Ambito 2: La Piazza Passante: uno spazio per la mobilità sostenibile e l’accoglienza dei viaggiatori.

La stazione ferroviaria attuale sarà interessata da un’operazione di restyling e valorizzazione al fine di renderla conforme alla nuova impostazione progettuale. Contestualmente, sempre sospesa sulla ferrovia, ma a Nord di viale Roma, sul sedime dell’edificio “stazione” ipotizzato nella versione di progetto originaria, si realizzerà uno spiazzo mantenendo gli opportuni passaggi per il raggiungimento delle banchine ferroviarie coperte con pensiline e il collegamento diretto (ascensore e scale) al nuovo di parcheggio (ambito 1). Intersecata da viale Roma, opportunamente segnalato e rimodulato come descritto di seguito, si configurerà quindi la “Piazza Passante”: una piattaforma pubblica ciclo-pedonale, funzionalmente destinata all’interscambio con i mezzi di traporto leggeri e innovativi (postazioni di nolo biciclette normali e a pedalata assistita, segway, punti di alimentazione elettrica, accesso ai binari…), al kiss/bike and ride, all’accoglienza dei viaggiatori e dei turisti garantita dall’elevato grado di tecnologia di supporto e dai servizi di base (servizi igienici, bar, biglietteria, edicola, ecc.): saranno pertanto inseriti sulla piattaforma alcuni appositi manufatti prevendo pensiline attrezzate, totem informativi lungo tutte le banchine.

Ambito 3: La rete: le connessioni funzionali, ecosistemiche e infrastrutturali.

Il Movicentro assumerà il ruolo di nodo vitale situato all’interno di una rete di luoghi e attività piuttosto articolata. Per assolvere questo compito, il progetto prevede una serie di interventi che garantiscano in primo luogo la connessione tra le diverse parti del sistema sia urbano sia ecologico: è previsto un ampliamento della sezione stradale di viale Roma per permettere la sosta e la manovra degli autobus e la connessione con la rete delle piste ciclabili a partire dalla stazione e dal Parco di Altessano (Corona Verde), anche al fine di garantire un’agevole accessibilità sia alla Reggia sia al Parco La Mandria. Afferma l’assessore all’AmbienteMarco Allasia «Un parcheggio di interscambio vuol dire meno auto a favore di una mobilità sostenibile e quindi meno inquinamento. Questo Movicentro, in particolare, che si differenzia dagli altri perché non consuma suolo, aiuterà e promuoverà in modo attivo lo sviluppo della mobilità dolce con bike box, car e bike sharing, colonnine di ricarica  elettrica. La scelta di non consumare suolo e ridurre i posti auto sposa coerentemente tutte le posizioni che Venaria Reale ha difeso sul tema della qualità dell’aria e che finalmente è arrivata sul piano nazionale». Una zona in completa trasformazione che vedrà 60 parcheggi per auto su un unico livello, nella zona verde fronte stazione, 13 stalli per car sharing, auto elettriche con relative colonnine di ricarica, e 6 per taxi e veicoli per i diversamente abili. Il “bikebox” con 50 spazi per le biciclette, 25 per i motoveicoli e 40 dedicati al bike sharing (20 con pedalata assistita). È compreso nei lavori, anche un ampliamento di viale Roma, per quanto riguarda la sezione stradale, per permettere la sosta e la manovra degli autobus e la connessione con la rete delle piste ciclabili che collegano la stazione dei treni GTT al parco della Corona Verde, alla Reggia e al parco La Mandria.

(CS)

Omaggio a Gonin. Enrico e Francesco, artisti piemontesi dell’Ottocento

Esposte a Torino anche due copie della “Quarantana” del Manzoni, illustrata da Francesco Gonin

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Fino al primo febbraio

Pittore ed incisore, fra le figure di maggior spicco dell’Ottocento artistico piemontese, Francesco Gonin (Torino, 1808 – Giaveno, 1889) raggiunse la notorietà a livello nazionale, e non solo, accettando l’invito di Alessandro Manzoni (intermediario il genero dello scrittore milanese, Massimo D’Azeglio) di illustrare l’edizione definitiva dei suoi “Promessi Sposi”, la cosiddetta “Quarantana”, ripulita sotto l’aspetto linguistico – dopo che i panni erano stati “sciacquati in Arno”– e   pubblicata a dispense dal 1840 al 1842. Di quell’edizione del primo esempio in assoluto di romanzo “storico” della letteratura italiana, impreziosita e arricchita di illustrazioni a firma del torinese Gonin (che, in certo senso, sottrasse il lavoro a Francesco Hayez cui Manzoni pare avesse inizialmente pensato di affidare   l’incarico), due copie originali sono esposte nella mostra a lui dedicata, insieme al fratello Enrico, anch’egli abile litografo e sensibile cultore del paesaggio romantico, negli spazi della “Galleria Spagnuolo” di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, che promuove la rassegna. “Renzo e Lucia, don Abbondio e la monaca di Monza, don Rodrigo e Perpetua, gli umili personaggi narrati dal Manzoni hanno un volto grazie a Gonin”, sottolinea a ragione Arabella

Cifani, curatrice con Franco Monetti della mostra; sono volti, figure e paesaggi (quelli del territorio lecchese, del lago e dell’alto Lario) diventati realmente indelebili nell’immaginario di un esercito infinito di lettori, icone senza tempo – e non solo letterarie – cristallizzate nella raggiera di spadine in argento fissate a fermare i capelli di Lucia, non meno che negli ampi colletti e nelle maniche a sbuffo alla moda spagnola del tempo, o nei larghi cappelli di feltro con piume di struzzo di don Rodrigo e nelle verdi reticelle che raccoglievano le chiome dei “Bravi” con i baffi arricciati e il ciuffo all’ingiù sulla fronte, per meglio nascondere il viso truffaldino. Ancora oggi è questo per noi il mondo di Lucia Mondella e Renzo Tramaglino; un mondo narrato da Gonin attraverso illustrazioni di rigorosa e realistica precisione di segno, che a Giaveno (buen retiro del pittore nei suoi ultimi

anni) sono diventati “dipinti murali” realizzati sulle case del borgo vecchio e documentati in mostra a Palazzo Lascaris attraverso pannelli e filmati ideati dall’Associazione Pics – Proprietari immobili del centro storico di Giaveno. Fra dipinti, acquerelli e disegni inediti dei fratelli Gonin, va in primis segnalato per la struggente delicatezza dell’immagine e della vicenda umana il “Ritratto di Erminia Provana del Sabbione con il figlio Luigi Casimiro” eseguito da Francesco Gonin nel 1846, un anno dopo la morte (a soli 24 anni) della nobildonna sposata al Conte di Giletta e Caselette Carlo Alberto Cays e di cui in mostra è anche esposta una treccia di capelli biondi tenuti da fiocchi di seta azzurra e riposta in una teca di cuoio che in copertina riporta un’immagine ad acquarello della giovane Erminia. Accanto, altri ritratti di membri della nobiltà piemontese (di intensa interpretazione pittorica quello del 1851 dedicato al “Conte Giuseppe Provana di Collegno” che fra il 1822 e il 1831 indossò più volte la fascia di sindaco della Città di Torino) e due grandi tele commissionate sempre nel 1851 a Francesco Gonin dal Duca di Genova e rappresentanti, in un’epica armonia di corpi armi e cavalli lanciati al galoppo, la “Battaglia di Torino” del 1706 contro gli eserciti ispano-francesi e il più pacato e sacrale “Te Deum in Duomo dopo la battaglia” e la vittoria, cui seguì per voto del Duca Amedeo II la costruzione della Basilica di Superga. In rassegna, anche documenti e filmati sugli affreschi pressoché sconosciuti ideati da Francesco per l’Eremo di Belmonte di Busca (Cuneo), mentre fra i prestiti eccellenti è di grande impatto emozionale la tela del 1844 che immortala fra suggestive trame di luce e ombra “L’eroica morte del carabiniere a cavallo Giovanni Battista Scapaccino – 1834”, proveniente dal Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma. Ad arricchire e a completare il percorso espositivo (pur se un po’ defilate), sono infine le incisioni raffiguranti “I castelli del Piemonte” realizzate dal maggiore dei fratelli Gonin, Enrico (Torino, 1799 – Torino, 1870), apprezzato vedutista, e acquerellate in dodici esemplari (di proprietà del Consiglio Regionale) dalla pittrice di Bene Vagienna Adriana Costamagna. Nota importante: la mostra ha dato anche modo di approfondire gli studi sugli affreschi realizzati da Francesco Gonin all’interno del Palazzo della Prefettura, in piazza Castello a Torino; affreschi che sabato 19 gennaio prossimo saranno eccezionalmente visibili al pubblico.

Gianni Milani

“Omaggio a Gonin. Enrico e Francesco, artisti piemontesi dell’Ottocento”

Palazzo Lascaris – Galleria Spagnuolo, via Alfieri 15, Torino; tel. 011/57571 o www.cr.piemonte.it

Fino al primo febbraio

Orari: dal lun. al ven. 9/17

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Foto
– Francesco Gonin: “Lucia Mondella” (da: eccolecco.it)
– Francesco Gonin: “Renzo Tramaglino” (da: eccolecco.it)
– Francesco Gonin: “Ritratto di Erminia Provana del Sabbione con il figlio Luigi Casimiro”, olio su tela, 1846
– Francesco Gonin: “Ritratto del Conte Giuseppe Provana di Collegno”, olio su tela, 1851
– L’inaugurazione della mostra con il presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti
Le  foto relative ai disegni di Lucia e Renzo sono tratte da: eccolecco.it

Nuove condizioni per Emil Audero: 20 milioni alla Juve

Il corrispettivo è stato fissato in 20 milioni di euro

Nuove condizioni per il  riscatto di Emil Audero. Ora per il portiere di proprietà della Juventus prestato  alla Sampdoria, la squadra genovese ha l’obbligo invece dell’opzione,  raggiunti gli obbiettivi sportivi, di acquisire il calciatore in via definitiva. Il corrispettivo è stato fissato in 20 milioni di euro. A fronte dell’impegno della Sampdoria i bianconeri hanno rinunciato al diritto di contro-opzione.