La memoria della deportazione incisa nella pietra. Per il quinto anno saranno accolte a Torino le pietre d’inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demnig. Martedì 22 gennaio dalle 9.30 alle 16 verranno posate 15 pietre in 10 luoghi diversi della città, dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti, parteciperà alla posa pubblica della pietra d’inciampo dedicata a Vittorio Staccione alle ore 12-12.15, in via San Donato 27 (Circoscrizione 4). Il progetto, patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, è promosso dal Museo Diffuso della Resistenza di Torino in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, il Goethe Institut Turin e l’Associazione nazionale ex deportati (Aned) sezione Torino. Gli Stolpersteine sono un monumento diffuso e partecipato, ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. L’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta dalla vittima. Ogni targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte o scomparsa. In tutta Europa sono state posate più di sessantamila pietre; a Torino, con le pose di quest’anno, saranno presenti nel territorio cittadino 108 pietre.
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