“Gli esiti dello studio sullo sviluppo di nuove stazioni intermedie sulla linea ferroviaria ad alta velocità in Piemonte, commissionato dalla Regione Piemonte a SITI e al Centro Studi e progetti innovativi di RFI, saranno presentati entro la metà del mese di gennaio 2019”. È quanto annunciato in aula dall’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, nel rispondere alle interrogazioni a risposta immediata dei consiglieri Benito Sinatora (Lega Nord) e Federico Valetti (M5S) che hanno chiesto aggiornamenti sullo stato della ricerca, avviata a giugno scorso, a seguito di un tavolo tecnico che ha visto il coinvolgimento anche dei Comuni interessati dalla linea ferroviaria (Chivasso, Gassino, Bollendo, Cavagnolo, Balocco, Novara, Ivrea, Santhià, Asti, Biella, Novara, Vercelli). “Scopo della ricerca – ha puntualizzato Balocco – è quello di valutare da un lato le reali esigenze trasportistiche dei territori compresi tra Torino e Milano, dall’altro, qualora ci fosse uno spazio tecnico e commerciale per una o più fermate intermedie, individuare la localizzazione migliore in base al bacino di utenza oltre che ai costi e benefici. La ricerca, finanziata da Compagnia di San Paolo per un totale di 90 mila euro, è suddivisa in due fasi: la prima, analizza il sistema attuale e la simulazione di scenari di intervento, la seconda sull’analisi e il confronto tra le alternative esaminate. Rispetto al cronoprogramma annunciato ci sarà un lieve slittamento dei tempi di consegna dei dati, a causa del ritardo con cui i questionari di RFI sono stati distribuiti ai soggetti interessati e alla scarsa collaborazione da parte di Trenitalia e di NTV a fornire i dati di traffico della direttrice, considerati riservati e non divulgabili”.
“Fino a oggi alcuna comunicazione è stata data in merito ai risultati dello studio, sia parziali che finali – hanno sottolineato i consiglieri Sinatora e Valetti – ci chiediamo come mai la Regione Piemonte, che pure ritiene i collegamenti ferroviari AV a livello nazionale ed internazionale strategici per lo sviluppo del territorio regionale, non si adoperi con la stessa sollecitudine in questo progetto che permetterebbe l’utilizzo della linea ferroviaria Torino-Milano ad aree importanti come il Canavese e il Monferrato, per il rilancio della loro economia oggi fortemente in crisi. Una prima fase di presentazione dello studio era infatti prevista per ottobre 2018, con conclusione a gennaio 2019. Oggi i tempi sono decisamente slittati anche a causa del mancato contributo della Regione”.
Durante la sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Alfredo Monaco (Scelta di rete civica per Chiamparino) sulla deroga al divieto di circolazione veicoli diesel; di Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) e Gianluca Vignale (Movimento nazionale per la sovranità) sul vaccino antipneumococco e meningococcico; di Angelo Bona (Forza Italia) sul cronoprogramma per la realizzazione della Conca di navigazione di porto della Torre; di Valter Ottria (Liberi e Uguali) sulla soppressione dei collegamenti ferroviari della dorsale adriatica dal basso Piemonte; di Paolo Mighetti (Movimento 5 Stelle) sul pagamento delle rate spettanti per i servizi di trasporto pubblico locale alle aziende esercenti il servizio; di Davide Bono (Movimento 5 Stelle) sullo stato della gestione sanitaria accentrata in regione Piemonte.
(foto: il Torinese)
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