 Giovedì 18 ottobre alle ore 17, nella Sala “Viglione” di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15),  il Centro “Pannunzio” ed il Consiglio regionale del Piemonte organizzano un Convegno dedicato al ricordo di Alfredo Frassati in occasione del 150° anniversario della nascita. Interverranno i giornalisti Marcello Sorgi e Jas Gawronski, nipote di Frassati; Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte; Pier Franco Quaglieni, storico contemporaneista,
Giovedì 18 ottobre alle ore 17, nella Sala “Viglione” di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15),  il Centro “Pannunzio” ed il Consiglio regionale del Piemonte organizzano un Convegno dedicato al ricordo di Alfredo Frassati in occasione del 150° anniversario della nascita. Interverranno i giornalisti Marcello Sorgi e Jas Gawronski, nipote di Frassati; Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte; Pier Franco Quaglieni, storico contemporaneista,  direttore generale  del Centro “Pannunzio”. Presiederà Nino Boeti, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nato a Pollone nel 1868, Frassati si laureò in Giurisprudenza all’Università di Torino, approfondendo in seguito i suoi studi in Germania.  Collaboratore del quotidiano “La Gazzetta Piemontese”, ne divenne in breve tempo comproprietario e direttore cambiandone il nome
direttore generale  del Centro “Pannunzio”. Presiederà Nino Boeti, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nato a Pollone nel 1868, Frassati si laureò in Giurisprudenza all’Università di Torino, approfondendo in seguito i suoi studi in Germania.  Collaboratore del quotidiano “La Gazzetta Piemontese”, ne divenne in breve tempo comproprietario e direttore cambiandone il nome  in “La Stampa” e diventandone nel 1902 unico proprietario. Appoggiò costantemente l’opera politica di Giolitti e fu contrario all’intervento dell’Italia nel 1915 nella I Guerra Mondiale. Abbandonata la direzione del giornale nel 1920 perché nominato Ambasciatore a Berlino, si dimise dalla carica all’avvento del fascismo e
in “La Stampa” e diventandone nel 1902 unico proprietario. Appoggiò costantemente l’opera politica di Giolitti e fu contrario all’intervento dell’Italia nel 1915 nella I Guerra Mondiale. Abbandonata la direzione del giornale nel 1920 perché nominato Ambasciatore a Berlino, si dimise dalla carica all’avvento del fascismo e  quasi contemporaneamente fu costretto a cedere il quotidiano a Giovanni Agnelli. Libero Docente di Diritto e Procedura penale all’Università di Torino. Senatore del Regno dal 1913,dopo il 1945 fu componente della Consulta Nazionale e Senatore di diritto della Repubblica nella prima legislatura.  Finì la sua carriera giornalistica ,collaborando al “Corriere della Sera” di Mario Missiroli. Morì a Torino il 21 maggio 1961.
quasi contemporaneamente fu costretto a cedere il quotidiano a Giovanni Agnelli. Libero Docente di Diritto e Procedura penale all’Università di Torino. Senatore del Regno dal 1913,dopo il 1945 fu componente della Consulta Nazionale e Senatore di diritto della Repubblica nella prima legislatura.  Finì la sua carriera giornalistica ,collaborando al “Corriere della Sera” di Mario Missiroli. Morì a Torino il 21 maggio 1961. 
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