“Caporetto, 100 anni dopo”, convegno a Palazzo Lascaris

Uno storico con capacità comunicative straordinarie e un burocrate d’altri tempi impegnato volontariato: il docente universitario, scrittore e conduttore televisivo di Rai Storia Alessandro Barbero e l’ingegner Sergio Crescimanno, Segretario Generale del Consiglio regionale oggi in pensione ma attivissimo all’interno del Lions Club International, la più grande associazione di volontariato del mondo. Sono stati loro, ieri pomeriggio nell’Aula di Palazzo Lascaris, a Torino in via Alfieri 15, i protagonisti di un convegno che ha richiamato l’attenzione di oltre 150 persone. “Caporetto, 100 anni dopo” il titolo dell’incontro, organizzato dal Lions Club Pino Torinese, di cui Crescimanno è Presidente, e dal Club satellite Villarbasse.A introdurre il tema, Chantal Balbo di Vinadio, discendente diretta di Cesare Balbo, il grande uomo politico risorgimentale. “Caporetto”, la battaglia incominciata il 24 ottobre 1917 e conclusasi con le truppe austriache e tedesche attestate lungo la linea del Piave e 300 mila soldati italiani fatti prigionieri, nella storia militare italiana è diventato sinonimo di disfatta. “Una sconfitta che ha lasciato ferite aperte, che non si sono ancora rimarginate”, ha detto Barbero. Da cento anni la disfatta di Caporetto suscita le stesse domande: fu colpa di Cadorna, di Capello, di Badoglio? I soldati italiani si batterono bene o fuggirono vigliaccamente? Ma il vero problema è un altro: perché dopo due anni e mezzo di guerra l’esercito italiano si rivelò all’improvviso così fragile? Barbero ha offerto una ricostruzione della battaglia e di tutto lo scenario inedita e appassionante, frutto di anni di ricerca e di studio di documenti originali custoditi negli archivi storici di Stato.Crescimanno ha colto l’occasione per annunciare un importante evento per il prossimo 13 ottobre: Lions e Rotary poseranno presso la caserma Cernaia di Torino una campana appositamente forgiata per esaltare i principi della libertà e della pace da sempre fortemente sostenuti da entrambe le associazioni. “Un momento in cui l’associazionismo e le istituzioni militari e civili – ha precisato – sanciranno nuovamente un legame di fondamentale importanza per la nostra comunità”.

 

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