Digiuno inteso non solo dal cibo, ma anche dalle fatiche e dai pensieri. E allora digiuno anche come atto di “libertà”. Una pausa che vogliamo prenderci per uscire da quella convulsione, da quei meccanismi che sembrano imbrigliarci, stritolarci e dominare le nostre vite, il fatto di alimentarsi eccessivamente per 365 giorni all’anno, crea molte forme di malattia. Il digiuno è una pratica millenaria che ritroviamo in tutte le culture tradizionali e che originariamente rappresenta un atto magico-ritualistico- simbolico di integrazione con il Cosmo, con le leggi ed i ritmi della Natura. Il digiuno e il mezzo che la natura utilizza per liberare il corpo dai tessuti malati, dagli eccessi alimentari e dagli accumuli di scorie e tossine. La regolarità costante nel prender cibo, sia che l’organismo ne abbia bisogno veramente oppure no, e una calamita per il corpo. Gustare il cibo va bene, ma esserne schiavi e il veleno della vita. L’unico modo per raggiungere la salute e la felicita è saggiamente, quello dell’autocontrollo. Essere padroni di sè stessi, in modo da non venire sopraffatti dai sensi, e una delle più grandi benedizioni che si possono avere. Credo che forzare il proprio organismo a digiunare significhi andare contro natura, quindi bisogna imparare il giusto modo di digiunare, fate funzionare la mente, essa si dimostrerà efficace in tutte le cose. Anche le patologie più gravi si possono risolvere mettendo a riposo l’organismo. La malattia non e che l’unico modo che il nostro organismo possiede per parlarci, per avvisarci di qualcosa, per dirci che la nostra vita, ha bisogno ogni tanto di una pausa. La saggezza del corpo ci toglie l’appetito, e noi dovremmo seguire questi messaggi, ascolta il tuo corpo. La disintossicazione e semplicemente il processo di rimuovere tossine, veleni e sostanze estranee che impediscono il corretto svolgimento delle funzioni che ogni organismo deve svolgere al fine di rimanere in perfetta salute, importante e anche modificare per qualche periodo l’alimentazione quotidiana, eliminando cibi inquinanti o proteine animali o carboidrati raffinati o cibo cotto in eccesso, può portare risultati degni di nota e miglioramenti nello stato di salute sia fisico che mentale. Vi accorgerete che gli organi sensoriali si affinano, l’odorato sarà più sensibile, gli occhi diventano più chiari e brillanti, la vista e l’udito miglioreranno e con la rialimentazione ci si accorgerà di una migliore sensitività gustativa; in generale, ci si sentirà più tranquilli e rilassati e le facoltà mentali, si potenzieranno. Alimentarsi senza nutrirsi, o addirittura sovra-alimentarsi, espone a rischi per la salute e per questo motivo una corretta educazione alimentare a partire dall’infanzia e quanto mai auspicabile e necessaria, impariamo quali sono i cibi “amici della salute” e quali le buone abitudini da apprendere e trasmettere alle future generazioni.
***
Quello che il digiuno fa, in realtà, è dare al corpo la possibilità di riposare, mettendo in pausa gli organi digestivi.Fisiologicamente durante un digiuno il corpo diventa molto attivo.Il digiuno e una pratica millenaria che ritroviamo in tutte le culture tradizionali e che originariamente rappresenta un atto magico-ritualistico-simbolico di integrazione con il Cosmo, con le leggi ed i ritmi della Natura. Ogni volta che caricate il vostro sistema digestivo con troppo cibo, la forza vitale si brucia. Credo che dedicare un giorno ogni settimana alla totale astensione dal cibo non solo non faccia male, ma aiuti a formare il carattere, a manifestare una scelta etica e a proteggere la propria salute, digiunare lo conferma l’oncologo Umberto Veronesi nel saggio La dieta del digiuno.Nelle settimane che precedono il digiuno si consiglia di mangiare più frutta e verdura cruda per rifornire al massimo i tessuti di vitamine e minerali, si devono abbandonare gli eccitanti come il caffe, il te, lo zucchero bianco, il cioccolato, l’alcol, i condimenti, i cibi di origine animali se fanno parte della nostra alimentazione e bere quanto si desidera durante la giornata,in quanto aiuta a combattere il senso di fame, ma in generale non più di 2 litri, ottimi gli infusi d’erbe; importante dormire fino a quando non ci si sveglia spontaneamente perché si ha cosi la possibilità di riposare bene e di sentirsi meglio. In tali condizioni sarà più facile programmare il primo giorno mantenendo il buon umore e l’entusiasmo. L’auto-convincimento e un atteggiamento positivo, non è improbabile cosi che si possa uscire da un digiuno con un appagante senso di “pienezza” e di “gratificazione”, con la consapevolezza e l’orgoglio di aver affrontato qualcosa di impegnativo e forse per qualcuno di particolarmente difficile o di esserci riusciti, non solo “sopravvivendo” all’ esperienza, ma addirittura acquisendo una nuova, più vera e più ampia percezione di sé e della realtà. Intraprendi anche tu questo cammino, verso la salute.#Lifeisfood
.
Ilaria Chionetti Pininfarina
Studio di consulenza in Medicina Psicosomatica tel 011/50000
Giornalista e scrittrice, consulente in nutrizione e comportamento alimentare