Il “caso” Renzi alla Festa de L’Unità

Festa dell’Unità di Torino, sempre più in alto e, come il bolero di Ravel, ecco la quasi mistica apparizione di Matteo Renzi. Anche per Torino come per l’Italia ci pensa Lui. È abituato ad essere un uomo solo al comando
Con un piccolo dettaglio : non mi risulta che sia lui al comando. O forse mi sbaglio. Continua Lui a comandare. Semplicemente. Talmente importante che sarà il nostro Matteo colui che concluderà la Festa. Giovedì tocca a Maurizio Martina .Bravo parlamentare che passava li per caso e gli hanno chiesto di fare il segretario del Pd. Matteo Renzi più importante di Maurizio Martina. Del resto il “Toscanaccio”. Avrebbe detto : Martina chi? E giù polemiche all interno del Pd. Solita divisione. antirenziani e filorenziani. I primi : meglio che stia zitto. I secondi: mica è colpa solo sua la sconfitta elettorale. Colpa no, responsabilità si. Quando faccio notare che in altri paesi democratici, sia in campo progressista che conservatore cambiano sapete che succede? Mi dicono che forse mi intento di sport ma non sicuramente di politica. Non hanno ragione sullo sport , forse hanno ragione sulla politica. Ma io insisto con le domande: perché il partito continua nel perdere consensi elettorali? Risposta immediata : colpa di Salvini e Di Maio. Sommessamente faccio notare che é loro mestiere tirare l’acqua al proprio mulino. Di Maio non conosce geografia e Storia ( vero ). E Salvini e tanto ma tanto cattivo ( un po’ meno vero) . Caro PD, gli elettori non vi dovrebbero votare perché gli altri sono peggiori. Dovrebbero votarvi perché voi siete i migliori. E non mi sembra che inserire all’ ultimo momento l’ex segretario del partito sia stata una ” gallata”. Ulteriore domanda : chi l’ ha deciso? Il mistero si infittisce. Giornalisti e mezzi di informazione hanno già i titoli dei loro articoli. Confronto a distanza tra Martina e Renzi. E nel confronto a distanza il sicuro vincitore sarà Matteo Renzi. Decisamente più dinamico. In tutto più eclettico, produttore e conduttore di Film su Firenze.  E una fulgida carriera da conferenziere, come il suo amico modello e Tony Blair che ha economicamente fatto un grande balzo in avanti passando da presidente del Consiglio inglese a conferenziere. Gira e rigira, la lingua batte sul dente che duole. Sconfitto, Blair si é ritirato dalla vita politica attiva diventando altro. Lui no.  Il nostro Matteo perentorio: non vi libererete di me. Che vuoi che sia portare il Pd dalle europee al 41% al 18 delle politiche. E perdere un referendum costituzionale, e le elezioni amministrative . Cosucce trascurabili   Come é dato non sapere chi di Torino gli ha chiesto di esserci. Il segretario Mimmo Carretta? Perché non dirlo prima? Ha subito? Mi hanno detto che oramai non si capisce più nulla dentro il Pd. Tutto è possibile. Anche che si sia autoinvitato. Anzi, per l’ esattezza che l’ abbia deciso lui. Il perché è presto detto: comandavo e continuo a comandare io. Lo stupore continua ad essere massimo. Se  va bene a quelli del Pd…. Eppure io non mi capacito come quelli del partito possano accettare tale situazione.  Con una mia certezza finale: se il popolo non voterà più Pd la colpa non di Salvini o Di Maio.  La colpa é quella del PD.  Gia i miei nonni semplicemente sostenevano chi e causa del suo male pianga se stesso.
Patrizio Tosetto
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