Il tour dei portoni

Passeggiare per le vie di Torino è un vero piacere, strade eleganti, edifici storici con meravigliose corti, il verde dei parchi, la signorilità di un passato carico di storia e cultura. Ogni scorcio, ogni particolare rappresenta una ricchezza che non può sfuggire all’occhio del visitatore ma anche al torinese innamorato della propria città.

 

Camminando per Torino ci si appassiona, ci si ferma ad osservare i particolari e la passeggiata diventa una vera a propria scoperta.Una attrazione del capoluogo piemontese che affascina e incuriosisce sono i suoi raffinati portoni: non solo entrate di palazzi più o meno noti, ma vere e proprie opere d’arte.

 

Alcuni sono molto famosi come il Portone del Diavolo di Palazzo Trucchi di Levaldigi risalente alla fine del 1600, decorato con fiori, frutta e naturalmente il diavolo in centro, legato a leggende di magia nera, il Portone del Melograno a San Salvario, bellissimo con le sue foglie verdi e frutti rossi e magnifico esempio di stile liberty,   quello neogotico di Palazzo dei Draghi, nel quartiere di Cit Turin, decorato con incredibili particolari come i draghi alati simbolicamente legati al ruolo dell’Italia dopo il conflitto mondiale.

 

Questi appena citati sono quelli più celebri ma a Torino ve ne sono ancora moltissimi da vedere e ammirare: a Piazza Solferino 11, Via Sacchi 54, Corso Vittorio Emanuele 46bis alcuni portoni di Aureliano Dughera per esempio e ancora tanti altri girando per il centro, Cit Turin, Crocetta.Non solo monumenti da guida turistica ma capolavori che si intrecciano con la vita di tutti i giorni, gente che esce e che entra, vite comuni, amore per una città incantata dove la magia, il fascino e la meraviglia appartengono a tutti.

 

Maria La Barbera

 

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