La birra, una delizia da bere (con moderazione)

“Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra” dichiara appassionatamente Homer Simpson

La cervogia, suo nome originario, è una tra le bevande alcoliche più antiche e conosciute, come diceva un anonimo, una invenzione paragonabile alla ruota, chi l’ha inventata è un saggio, affermava invece Platone.

Le sono state dedicate citazioni, pensieri, affetto ma soprattutto tempo, momenti di ristoro, intervalli di recupero, occasioni per allentare. Chi non sogna una birra per rilassarsi a fine giornata, o di questi torridi tempi, per rinfrescarsi e rinfrancarsi? Inoltre è utile sapere che la birra può essere utilizzata anche in cucina, nelle pastelle, negli impasti per le torte e in alcune ricette tradizionali può sostituire perfino il vino o il brodo. In un anno ne beviamo circa 30 litri a testa e gli estimatori sono soprattutto di giovane e mezza età, le donne la apprezzano particolarmente e in compagnia aggiunge valore all’incontro creando un rituale allegro e spensierato. Altro consumo ne ha testate una trentina tra lager (a bassa fermentazione con aromi di cereali, malto, miele e più alcoliche) e pils (con aromi resinosi e floreali, in genere più amare) e ha stilato una classifica di qualità in base ad alcuni parametri come la gradazione alcolica, l’acidità, il colore, la torbidità. La Menabrea, storica birra del biellese, ha superato brillantemente tutte le prove di laboratorio e di assaggio meritandosi il bollino del miglior test. Le altre italiane giudicate di qualità ottima sono la Peroni, la Poretti 4 luppoli, la   sarda Ichnusa e la Padavena. In lista altre buonissime birre molto popolari prodotte nel nostro paese e all’estero. (www.altrocumsumo.it/birre). Oltre alla valutazione che ne certifica la qualità e ne esalta le caratteristiche, si aggiungono a questa interessante ricerca alcuni spunti di riflessione che ci spingono principalmente ad un utilizzo parsimonioso e alla responsabilità, ma anche ad invalidare alcune infondate credenze legate al suo impiego che possono risultare dannose come, per esempio, il fatto che la birra aiuta la digestione, che si può bere in gravidanza o che si può usare come crema solare, niente di più falso! Non possiamo non dedicare uno spazio infine ad un segmento del mercato della birra sempre più apprezzato: la produzione artigianale . Moltissimi sono infatti i birrifici indipendenti, che non pastorizzano né microfiltrano la birra, e il fenomeno è in continuo aumento tanto da crearne una vera e propria catalogazione. Altra caratteristica di questa produzione non industriale è la creatività, si sperimentano infatti nuovi sapori creati dall’utilizzo di prodotti come le castagne o la frutta.

 

Maria La Barbera

 

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