Aprile 2018- Pagina 13

Il Jazz come vitamina

All’Ospedale Sant’Anna la comunità jazzistica torinese ha dato gratuitamente un’adesione massiccia all’operazione “Vitamine Jazz”, dalle finalità culturali e sociali. Sono già avvenuti quarantacinque interventi fra le corsie da parte di più di novanta fra i migliori jazzisti torinesi. L’operazione prosegue ed è auspicabile che l’impegno di chi ha finora partecipato  (quasi un piccolo festival) sia ricordato anche durante tutto il TJF. L’operazione ha avuto inizio a ottobre 2017. Ecco la programmazione dettagliata degli interventi dei JAZZ BLITZ al S.Anna destinati a un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione, previsti nella settimana del TJF e che purtroppo non sono stati inclusi nella presentazione ufficiale del Festival:

LUNEDI’ 23 aprile                        ORE 10,30 SALA 3° PARADISO

                                                    Concerto aperto al pubblico Via Ventimiglia 3

                                                     ” Standard jazz”

                                                     Fabio Giachino pianoforte

                                                     Giulia Damico    voce

MARTEDI’ 24 aprile                   ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                     ” Traditional jazz”

                                                    Gianni Santoro chitarra

                                                     Fulvio Vanlair flicorno

                                                     Dante Arnoldi sax

GIOVEDI’ 26 aprile                     ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                    ” Brasilian Jazz “

                                                    Elisa Molino voce

                                                    Carlo Masoero chitarra

                                                     Luciano Pasian contrabbasso

Il regista Raimondo Cesa, autore del progetto “Vitamine Jazz” spiega: Quando con la Fondazione abbiamo pensato a questa nuova iniziativa non credevamo sicuramente ad un’affluenza così massiccia, gli interventi da quando è partito il progetto sono ormai quasi 50. Come prima cosa vorrei ringraziare la Comunità jazzistica Torinese che ha accolto con sensibilità ed entusiasmo l’appello da me lanciato a nome della “Fondazione Medicina a Misura di Donna” per l’ospedale Sant’Anna di Torino. Oltre novanta artisti jazz, con diverse formazioni, dall’autunno del 2017, stanno invadendo pacificamente con la loro musica l’ospedale, abbracciando l’ingresso, accompagnando le cure al day hospital oncologico, dando il benvenuto alle nuove vite (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi). Stiamo assistendo ad un’invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città”.

La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare e’ condivisione continua. Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni. Credo a quasi tutti voi sia capitato di assistere ad un concerto jazz dal vivo, i musicisti sono estremamente attenti alla reazione del pubblico facendo di conseguenza reagire i loro strumenti. In psicologia sociale ce’ una definizione “evento comportamentistico interpersonale” che può servire a definire il rapporto che si instaura fra i jazzisti ed il pubblico. L’emozione è fondamentale, la tensione costruttiva insieme al pubblico porta alla creazione musicale che si propaga fra i musicisti e che si schiude a tutte le contaminazioni. Chi suona crede nella possibilità di comunicare qualcosa di reale, quando questo succede viene favorita una relazione significativa. Vengono aperti nuovi canali di comunicazione non verbale, avviene una sinergia, un processo di sintonizzazione che tende a stimolare risposte fisiche e psicologiche. E’ arrivato all’Ospedale Sant’ Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture. Composizioni originali e improvvisazioni, nelle quali le sonorità jazzistiche si alternano ad atmosfere mediterranee e sudamericane, con toni caldi e dolci, portano le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere.

Torino e i libri

In attesa del Salone con il  gruppo facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”

 

Torino, Maggio: una meta ed una data, il Salone Internazionale del Libro, evento che da ormai più di trent’anni ci trasporta in un’atmosfera diversa dal quotidiano. In quei pochi giorni (dal 10 al 14 maggio) il mondo dei lettori emerge con prepotenza, esce dallo spazio personale per diventare pubblico, visibile e condiviso. Ancora di più quest’anno, perché sarà presente tutta l’editoria italiana, i grandi gruppi e gli editori indipendenti; ci saranno come sempre eventi culturali e presenze importanti. Torinesi e Piemontesi si riconfermano persone di grande sensibilità culturale, e questo viene avvalorato anche dalla presenza, nel gruppo Facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri” , di un grande numero di iscritti, che pongono la sola Torino fra le prime città d’Italia (con oltre 2300 partecipanti). Una presenza, fra l’altro, molto attiva ed interessata, non solo alle opere di autori storici piemontesi come Luigi Gramegna, Cesare Pavese, Primo Levi, Beppe Fenoglio, Fruttero e Lucentini, per citarne solo alcuni, ma anche agli emergenti contemporanei, troppo numerosi per citarli tutti, che hanno evidentemente trovato un pubblico attento e preparato. Così i lettori piemontesi del gruppo Facebook, con i loro post ed i loro consigli, hanno permesso agli altri iscritti di conoscere autori e libri meno noti, legati al territorio e alle tradizioni della propria cultura. In tutto ciò è evidente ed innegabile che una simile divulgazione, basata esclusivamente sull’esperienza ed i pareri dei lettori, senza alcun interesse editoriale o economico, possa arricchire altri lettori, che potranno conoscere usi, costumi, storia di un territorio altrimenti lontano, grazie ai libri di Alessandro Perissinotto o di Margherita Oggero e di Luca Baggio, senza dimenticare Massimo Gramellini, Alice Basso o Sebastiano Vassalli, e qui mi fermo scusandomi con gli scrittori che non ho citato, suggeriti dagli iscritti al gruppo.Proprio grazie a questi suggerimenti è possibile venire in contatto con realtà poco note, un commento o una recensione possono incuriosire o lanciare un’idea, aprire una finestra su un paesaggio nuovo ma già selezionato, scremato, con indicazioni di letture, generi, ambientazioni che permettono una selezione critica alla fonte. Una selezione però basata su opinioni, gusti, idee di persone non legate al mondo dell’editoria, che esprimono le proprie valutazioni liberamente e senza secondi fini; magari ingenuamente, con semplicità, oppure con grande competenza, ma sempre e solo per amore della lettura. Ho vissuto alcuni anni a Torino, mi è rimasta nel cuore e credo che conoscerla e riconoscerla attraverso le parole dei suoi scrittori potrà essere un viaggio emozionante.

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Multato “chef” egiziano: friggeva pannocchie in piazza San Carlo

Era un vero e proprio  barbecue, allestito in piazza San Carlo, il salotto di Torino. L’aveva piazzato un quarantenne egiziano, poi  fermato  dalla Polizia Municipale. Gli agenti erano intervenuti a seguito della segnalazione di un venditore abusivo in piazza, ma l’uomo stava preparando le pannocchie grigliate di granturco solo per sé e i suoi amici. E’ stata sequestrata l’attrezzatura e comminata una multa al “cuoco” improvvisato.

 

(foto: il Torinese)

La storia infinita del Moi

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

Torino ha un non invidiabile primato: il Moi é la più grande occupazione di stranieri clandestini di tutta Europa. Avete letto bene. di tutta Europa. Non accettandolo e credendolo ho verificato. Proprio così. Si stima più grande anche dell’analogo problema di Calais in Francia. E’ una immane tragedia con vaghe similitudini – addirittura – con i campi di concentramento nazista o i gulag sovietici. Si tratta di scempi disumani prodotti in un sistema democratico. Nelle dittature erano voluti e programmati. Nelle democrazie tollerati,  e attraverso la tolleranza di fatto incentivati. Un fenomeno che, come un mostro, si “libera” di chi vorrebbe controllarlo “mangiandosi” tutto ciò che lo circonda. Un cancro per chi ci abita e per tutta la città. Prima domanda: ma non era cominciata l’evacuazione? Sì, ma non terminata e la criticità si é ripresentata. Le cantine sono state rioccupate. Si dice che siano ottocento persone. Ma nessuno può esserne sicuro, perché è terra di nessuno. Non c’ é Stato. E si suppone che il sopruso la faccia da padrone. Chi doveva sovrintendere il progressivo ricollocamento degli occupati è stato minacciato impedendogli di finire il suo lavoro. Tutti o quasi tutti clandestini e i soliti anarcoidi sobillatori. Dopo i cinque casi di Tbc è comprensibile la Prevedibile la forte  preoccupazione tra i residenti della zona degli  ex mercatoti generali. Istituzioni pubbliche? Dopo i proclami sono totalmente assenti. Presidente e consiglieri di quartiere sono lasciati soli nella gestione dell’ emergenza. Non e credibile in una o due giornate ipotizzare lo sgombero. Ma pure non é credibile non fare. Bisogna iniziare lo sgombero e progressivamente finirlo, è inutile cercare il consenso dei occupanti. Mi sembra una questione simile allo  smantellamento dei campi rom. Una settima fa in via San Benigno,  barriera di Milano. Tante parole ma un nulla di fatto. Assessori competenti che accusavano il governo di non intervenire. Cittadini esasperati da furti ed inquinamento. Solo parole che nascondono inerzia. Inerzia linfa vitale per questo male che si sta mangiando tutto e tutti.

SANITA’, TRONZANO (FI): “SOPRALLUOGHI A SORPRESA NEGLI OSPEDALI TORINESI PER DARE VOCE AI CITTADINI”

“L’attività d’Aula in Consiglio regionale serve se la stessa riesce a dare risposte concrete ai cittadini. Partendo da questa convinzione ho iniziato questa settimana una serie di sopralluoghi a sorpresa nei principali nosocomi presenti in provincia di Torino. L’obiettivo é dare voce ai problemi e alle segnalazioni dei cittadini”. Ad annunciarlo Andrea Tronzano, vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte

Spiega l’esponente regionale: “Ho iniziato dalla questione dell’Oftalmico. Volevo infatti comprendere se lo ‘spezzatino’ della nostra eccellenza monospecialistica, ordinato da Saitta e dal centrosinistra, stia funzionando. Per questa ragione ho visitato i reparti di Oculistica attivati sia al San Lazzaro sia al San Giovanni Bosco. In entrambi i casi ho registrato numerose perplessità da parte dei cittadini presenti, i quali denunciano le difficoltà logistiche conseguenti a una distribuzione non centralizzata per questa specialità. Non comprendono l’organizzazione del nuovo sistema sanitario e sinceramente trovano gli spazi sacrificati, seppure in buone condizioni”.

Conclude Tronzano: “E’ mia intenzione approfondire ancora il tema. L’ospedale monospecialistico é il futuro non il passato. In ogni parte del mondo esiste ed é considerato una eccellenza, solo qua in Piemonte riusciamo a disfare quanto di buono prodotto negli anni passati. Forza Italia supporterà sia a livello di gruppo consiliare sia a livello di partito i cittadini torinesi. Con il segretario di partito Davide Balena abbiamo in mente una serie di iniziative volte a raccogliere le istanze dei cittadini e tramutarle in proposte politiche da sottoporre al Consiglio Regionale”.

Elicottero per spegnere i focolai sul Musinè

In fiamme da ieri il Musiné, il monte a pochi chilometri da Torino, all’imbocco della Valle di Susa. Per spegnere i focolai (stamane le operazioni erano ancora in corso) è stato impiegato anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha effettuato  lanci d’acqua. Sulla montagna il lavoro delle squadre si è reso  complicato a causa delle fiamme sviluppatesi in zone impervie. Il fumo provocato dall’incendio era visibile anche a Torino.

 

(foto: Vigili del Fuoco – archivio)

Aperture (e chiusure) dei Musei Reali

Domenica 22 aprile i Musei Reali rimarranno chiusi a causa della carenza di personale, a eccezione di Palazzo Reale, il cui abituale percorso sarà accessibile con biglietto ridotto (6 Euro). Proseguiranno invece regolarmente le visite organizzate in collaborazione con l’Associazione amici di Palazzo Reale, con l’apertura dell’Appartamento della Regina Maria Teresa e del Secondo Piano di Palazzo Reale. Il percorso comprende gli Appartamenti dei Duchi d’Aosta e dei Principi di Piemonte. Le visite si terranno esclusivamente in gruppi massimo 25 persone alle ore 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 (intero 6 Euro per il Secondo Piano; 4 Euro per l’Appartamento della Regina Maria Teresa; non è necessaria la prenotazione).

I Musei Reali saranno aperti in occasione del ponte della Festa della Liberazione da lunedì 23 a mercoledì 25 aprile compresi. Rimarranno invece chiusi giovedì 26 aprile, ma per questa giornata, in via straordinaria, sarà possibile visitare gratuitamente (con accesso contingentato ai caveaux) in Biblioteca Reale La cucina di buon gusto. La mostra si inserisce all’interno del programma di avvicinamento al Bocuse d’Or Europe OFF 2018 e costituisce un viaggio tematico intorno al cibo per mostrare l’arte della buona tavola a corte attraverso l’esposizione di rari e preziosi ricettari dal Seicento all’Ottocento, porcellane e argenti reali, disegni, manoscritti e i più celebri trattati culinari del Settecento.

I Musei saranno altresì aperti per il ponte della Festa dei Lavoratori lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio, con chiusura mercoledì 2 maggio.

Durante tali festività (ponte del 25 aprile e del 1 maggio), la mostra Frank Horvat. Storia di un fotografo rimarrà sempre aperta al pubblico con i consueti orari.

 

Assoluti Indoor, Elena Bertocchi e Giovanni Tocci protagonisti

Si è conclusa la prima giornata del Campionato Italiano Assoluto Open di tuffi e alla piscina Monumentale hanno brillato Elena Bertocchi e Giovanni Tocci, entrambi classe 1994, tesserati per l’Esercito e, rispettivamente, per Canottieri Milano e per Cosenza Nuoto. I due azzurri, bronzo iridato dal metro ai Mondiali di Budapest del 2017, sono saliti sul primo gradino del podio al termine delle rispettive finali. Elena Bertocchi ha vinto la gara dal trampolino 3 metri, con 301,30 punti davanti a Laura Bilotta (Fiamme Oro/Cosenza Nuoto) e Chiara Pellacani (MR Sport Fratelli Marconi), argento e bronzo con 255,60 e 243,25 punti. Giovanni Tocci ha invece chiuso con 417,85 punti, precedendo Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene) e Francesco Porco (Fiamme Oro/Cosenza Nutoto), secondo e terzo con gli score di 391,75 e 355,15.

Elena Bertocchi ha condotto una gara solida e senza errori, facendo la differenza con gli ultimi due tuffi – doppio salto mortale e mezzo rispettivamente rovesciato carpiato e ritornato raggruppato – nei quali ha raccolto parecchi 7,5. Buona partenza di gara sia per Laura Bilotta, prima nelle qualifiche del mattino, sia per Chiara Pellacani, in testa dopo due tuffi. Quest’ultima, atleta laziale classe 2002 e campionessa europea Junior di specialità nel 2017, ha poi commesso un errore nel suo terzo salto (il triplo e mezzo avanti carpiato) mentre la campionessa europea Junior del 2014 ha perso terreno nel quarto (doppio e mezzo rovesciato carpiato).

La Bertocchi, campionessa europea nel 2017 a Kiev e recentemente prima ai Campionati Open ucraini disputati proprio a Kiev, si è detta contenta per la prestazione e per essere nuovamente a Torino, “città appassionata di tuffi”. Nell’ultima gara della giornata – il trampolino 3 metri sincro – ha poi conquistato un’altra medaglia d’oro in coppia con Chiara Pellacani (268,29). Le due azzurre, alla prima stagione insieme nel sincro, hanno preceduto sul podio Laura Anna Granelli e Elettra Neroni (237,42), argento, Lucia Zebochin e Giulia Rogantin (230,34), bronzo.

Più incerta la gara maschile dal metro, vinta da Giovanni Tocci autore di un’ottima prova eccezion fatta per il quarto tuffo, ben eseguito ma macchiato da una penalità per aver interrotto il presalto. Terzo dopo quell’errore, il vicecampione europeo di Londra 2016 ha cambiato marcia negli ultimi due salti – il triplo e mezzo avanti raggruppato e il doppio e mezzo ritornato raggruppato – ottenendo vari 9 e 8,5 e conquistando la vetta della classifica.

“Sono contento per il titolo e perché ho buone sensazioni nonostante sia solo l’inizio della stagione” ha dichiarato il vincitore, “questo mi fa ben sperare in vista delle prossime gare internazionali, in particolare gli Europei (Edimburgo, 6-12 agosto)”. Alle sue spalle Francesco Marsaglia, secondo anche nelle qualifiche dietro Tocci; terzo Francesco Porco, che nella volata finale ha avuto la meglio su Adriano Rusla Cristofori e Gabriele Auber, a lungo sul podio virtuale della gara.

Gli Assoluti di tuffi proseguono  con le gare dal trampolino 1 metro femminile e 3 metri maschile e con la piattaforma sincro maschile e femminile. Come oggi le finali saranno trasmesse in diretta su Rai Sport + HD a partire dalle 17.

Stefania Tassi, “Hielo”. Tra romanzo e realtà il passo è breve

“Mi chiamo Stefania Tassi, abito a Grosseto e, avendo da poco lasciato il lavoro, ho deciso di dedicare più tempo a quella che da piccola, consideravo una delle mie tante passioni-miraggio: la scrittura. Però i sogni si avverano solo grazie alla costanza e alla forza di volontà … sempre da piccola, uno dei miei sogni ricorrenti era quello di trovare, una notte, sotto la mia finestra, un bellissimo cavallo bianco. Sogni di bambina? Forse … ma anni dopo, avrei incontrato Sharii, la cavalla della mia vita, che ringrazio, per avermi infuso coraggio, sensibilità, empatia e tutta quella forza che mai avrei creduto di possedere: se riesco a convincere un essere che pesa quintali, posso convincere me stessa ad uscire dal guscio. Ho scritto il mio primo libro “Cetrioli alti” in un numero limitato di copie, in occasione della nascita della mia nipotina. Volevo raccontarle i miei primi anni di vita, i ricordi, le filastrocche e le nanne che cadenzavano le mie giornate, corredate dai miei disegni e da vecchie foto. Sono stata tanto incoraggiata da tutti i lettori, occasionali e non, che ho ripreso la penna in mano, stavolta decisa a pubblicare le prossime opere. “Il Corridoio del Vescovo” edito da Booksprintedizioni nel 2017, è un thriller ambientato in Maremma, la mia terra, nel quale vengono a galla i segreti sepolti dal troppo dolore di una famiglia anomala.  Il secondo, “Hielo”, pubblicato a febbraio, è un romanzo scaturito da un mio recente viaggio in Argentina. Grazie a due accompagnatori meravigliosi che vivono in quella terra, forte e sfacciatamente bella, ho potuto immergermi nei luoghi, nella vita delle persone e nella storia violenta e triste. Ho percorso a cavallo la Estepa Patagonica, ho camminato sul ghiacciaio unico al mondo, ho respirato le arie struggenti del tango e de Las canciones comprometidas, mi sono commossa di fronte al Sacrario dei caduti alle Malvinas. Tutta questa bellezza, tutta la passione e l’incanto, li ho portati con me e trasferiti sulle pagine di “Hielo”. Tra romanzo e realtà il passo è breve. Ho scelto di pubblicare “Hielo” tramite Streetlib in self publishing; l’ho seguito come un niño, e come l’ultimo nato, lo amo profondamente”.

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