Il processo d’appello per l’amianto alla Olivetti, vicenda per la quale in primo grado, nel 2016, il Tribunale di Ivrea si era pronunciato con 13 condanne, le più elevate – di 5 anni e due mesi – per i fratelli Carlo e Franco De Benedetti ha preso il via al Palagiustizia di Torino. In primo grado le assoluzioni furono quattro. I pg Laura Longo, Francesca Traverso e Carlo Maria Pellicano hanno fatto richiesta per l’acquisizione dei documenti trasmessi dai pubblici ministeri di Ivrea in relazione all’inchiesta Olivetti bis. Si tratta di carte dell’archivio Telecom che, secondo i magistrati certificherebbero la presenza in azienda di talco contaminato, dimostrando come le problematiche fossero note anche ai livelli gerarchici aziendali più alti. La difesa, informa l’agenzia Ansa, ha sollevato il caso del Quaderno della Salute sull’amianto, realizzato dal Ministero della Sanità nel 2012. Uno degli autori sostiene che un passaggio per accertare le responsabilità degli imprenditori nei vari processi per malattie professionali celebrati in Italia è stato modificato a sua insaputa. Ma per la procura generale si tratta di una “questione irrilevante”. L’udienza è stata aggiornata al 14 febbraio.
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