Mario Soldati gourmet

Il Centro Pannunzio, nel sessantesimo anniversario dalla messa in onda della serie televisiva “Viaggio nella valle del Po alla ricerca dei cibi genuini” di e con Mario Soldati che fu suo presidente per vent’anni, promuove un incontro dal titolo “Mario Soldati, un viaggio lungo 60 anni: la valle del Po fra televisione, letteratura e cibo”. Interverranno Luca Bugnone, giornalista del Gambero Rosso; Elisabetta Cocito dell’Accademia Italiana della Cucina e Monica Mercedes Costa, studiosa di cultura materiale, dirigente del Centro “Pannunzio. “Seguirà un aperitivo in tema di cibo e vini del territorio (della valle del Po).Ingresso libero. Dichiara il Vice Presidente del Centro “Pannunzio prof. Pier Franco Quaglieni che fu amico assiduo di Soldati: “Renderemo omaggio all’unico, vero creatore della “cultura del cibo” in Italia ,tanto prima e con  tanta raffinata cultura in più  rispetto agli oggi  idolatrati Petrini e Farinetti.

E’ a Soldati che si devono le intuizioni che hanno saputo  far mescolare cibo, cultura, vino, arte. Soldati parlava della famosa salama da sugo di Ferrara perché voleva parlare dell’Ariosto ai suoi telespettatori. La valle del Po non era la rozza Padania, ma la culla di un civiltà italiana cresciuta lungo il fiume, una civiltà di  montanari, contadini, pescatori ma anche  fatta di grandi scrittori.

Torino era per Soldati la città del Risorgimento e del cioccolato, come Bardonecchia era la località di villeggiatura dove c’erano le trote di torrente, ma  dove aveva incontrato Benedetto Croce, innamorandosi di una sua figlia. Per Soldati, autorevole componente dell’ Accademia  italiana della cucina fondata nel 1952  dai suoi amici Orio Vergani e Dino Buzzati, la cultura del cibo e del vino diventava tout-court cultura.

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