Le mille cartoline di Henry Cole, l’inventore degli auguri

natale augurinatale bimbiPreoccupato di non aver tempo per scrivere le annuali lettere natalizie, chiese all’amico  pittore di disegnargli un cartoncino che contenesse messaggi familiari e caritatevoli

I cartoncini di Natale, con frasi d’augurio e belle immagini, vennero pensati e prodotti ( almeno quelli “ufficiali”) nel 1843 quando l’uomo d’affari inglese Sir Henry Cole, che lavorava alle poste britanniche, commissionò al disegnatore e amico John Callcott Horsley , la realizzazione di mille cartoline natalizie da inviare ai propri amici. Preoccupato di non aver tempo per scrivere le annuali lettere natalizie, Cole chiese all’amico  pittore di disegnargli un cartoncino che contenesse messaggi familiari e caritatevoli. Forse non se ne resero conto sul momento ma si trattava di un classico prodotto della società consumista, dell’ era industriale, della mancanza di tempo, delle cose fatte in serie. E accadeva in un anno particolare. In quel 1843 il trentenne Wagner rappresentò il suo primo lavoro: un potente melodramma intitolato “l’Olandese volante”. Intanto Giuseppe Verdi, alla Scala, mandava in scena la prima dei Lombardi alla prima crociata. Il successo fu strepitoso soprattutto per il celebre “coro dei lombardi”, che venne adottato come canto patriottico, in chiave anti-austriaca. E’ l’anno del primo stabilimento balneare riminese, mentre a Milano nasceva la prima stazione ferroviaria sul modello di quelle inglesi: quella di Porta Tosa, capolinea della  ferrovia Milano-Venezia. La rivoluzione industriale muoveva i primi passi in Italia, partendo dal Biellese e dal Verbano. A settembre usciva il primo numero del magazine “The Economist” mentre si accendevano qua e là movimenti di protesta sociale e d’indipendenza. L’ Inghilterra s’incamminava nell’età  vittoriana ( la Regina Vittoria, sul trono da sei anni, ne compiva  ventiquattro) ,epoca di splendore politico e culturale e di cambiamenti sociali.  Tornando ai biglietti d’auguri, Horsley scelse di disegnare una famiglia, composta da elementi di varie generazioni e intenta a festeggiare il Natale con un brindisi a base di punch (suscitando non poche polemiche e rimostranze) , recante la scritta a lettere maiuscole “A Merry Christmas and a Happy New Year to You” (ovvero l’augurio di “Un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo”). Le cartoline, ognuna delle quali misurava 8,5 x 14,5 cmfurono  litografate presso la  londinese Jobbins of Warwick Court  e colorate da un pittore professionista, un certo Mason. Lo stesso Cole , futuro fondatore e direttore del primo museo del design, le acquistò per uno scellino l’una , firmandole “Felix Suddenly”, cioè “improvvisamente felice”. La nascita degli auguri natalizi coincise o quasi con quella del francobollo, tant’è che il britannico penny black  – emesso il 6 maggio 1840 con il profilo della Regina Vittoria –  fu il primo esempio di carta-valore  ad essere destinata all’affrancatura della corrispondenza. Ma questa è un’altra storia.

 

Marco Travaglini

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